INDESCRIVIBILE - Damiano David - Måneskin

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DIVERSI MESI DOPO..

Di tempo ne era passato, Angelica era ritornata a Roma appena il giorno prima. Aveva passato la notte a casa di Jacopo e Damiano. 

L'indomani avrebbero avuto l'ultima data del tour, a Roma. Dove tutto era iniziato, Angelica non stava nella pelle, non voleva perdersi quell'ultimo concerto. Ma il cantante non era totalmente d'accordo con lei.

In quell'ultimo periodo la vedeva un po' stanca, ed essendo vicina alla data che le aveva fissato il medico non voleva sottoporla ad ulteriore stress.

Erano arrivati a Roma a tarda notte, avevano preso l'aereo subito dopo il live dei quattro, che avevano preferito trascorrere la notte ognuno nelle proprie case, il cantante un po' per abitudine, un po' per l'orario aveva preferito tenere Angelica con sé.

-Jacopo m'ha detto che ha portato tutto a casa tua, qua ce sta solo qualcosina- Le spostò i capelli dal viso.

Lei sorrise al tocco caldo e delicato del ragazzo.

Aveva gli occhi chiusi, ma era perfettamente sveglia.

Si era da poco stesa su quel letto e incredibile ma vero sentiva il profumo di Damiano inciso sulle lenzuola, nonostante non entrasse in quella stanza da parecchio tempo.

Lui l'aveva raggiunta qualche minuto più tardi, dopo aver recuperato una bottiglia d'acqua.

-Fortuna che ci hanno pensato loro- Sussurrò avvicinandosi al ragazzo che la strinse in un abbraccio.

Erano pochi i centimetri che li separavano, lui anche in quella situazione si trovava più in alto rispetto alla sua ragazza.

Si abbassò leggermente, quel tanto che gli permettessi di trovarsi viso a viso con lei.

Inaspettatamente, dal nulla.. lui posò le sue labbra sulle sue.

Nonostante fosse sorpresa non si lasciò sfuggire l'occasione, gli posò delicatamente una mano sul viso, sentiva la poca barba pungerle la pelle delle mani.

Il cantante tentò di avvicinarla, ma purtroppo la loro piccola non glielo permetteva.

-Ti amo- Sussurrò asciugandosi una lacrima.

-Anche io ti amo- Sorrise il ragazzo stringendola in un abbraccio.

Non poteva essere più fortunata di così, le cose si erano sistemate e finalmente era arrivata al termine della gravidanza, anche se era un pochino impaurita dal parto.

-Ho trovato una casa- Sputò improvvisamente.

-Cosa?- Angelica lo guardò.

Lui annuì sorridendo.

-Pensavi davvero che avremmo vissuto separati?-

-No, certo che no... ma non hai avuto il tempo materiale per farlo-

-Ci hanno pensato tuo padre, Jacopo e Nica- Rise.

-Quindi dovrei preoccuparmi- Rise anche lei.

-No, l'ho vista anche io.. la mia idea sarebbe quella di prenderla, volevo prima farla vedere a te però- Le accarezzò il viso.