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-Non puoi non aver mai ascoltato una sua canzone, è impossibile- Era sbalordito.

-Ti dico di non sapere chi sia questo tizio, illuminami Dam- Rise lei.

-Come stracazzo fai a non sapere chi è Vegas Jones!?- Alza il tono, ma è pur sempre divertito.

-Te lo giuro, ti ho detto che per quanto mi piaccia non ho molte occasioni per ascoltare della musica, ai miei piace, ma ad Andrea no, e stiamo quasi sempre insieme- Alzò le spalle lei.

-Come vi siete conosciuti?- Chiese lui curioso.

-Le nostre mamme sono amiche da parecchio tempo, era l'unica persona che fino a quel momento mi era stata vicina, che mi avesse mai amato, che avesse trovato qualcosa di bello in me- Disse lei guardando la sabbia.

-Tu sei davvero bella, e non c'è bisogno che te lo dica il tuo ragazzo, che te lo dica io, o qualsiasi altra persona. Perché lo sei sempre, anche quando nessuno te lo dice. Le persone avranno sempre da ridire, ti giudicheranno sempre. Ognuno di noi è perfetto, così come mamma l'ha fatto.- Angelica si perse completamente nel discorso di Damiano. 

Anche se rise insieme a lui per l'ultima frase.

Il cuore le prese a battere molto più velocemente quando lui le disse che la trovava bella. 

Arrossì e questo al ragazzo non sfuggì, anche se decise di non dire nulla lo stesso.

Avevano appena finito di mangiare i rispettivi panini, quando il cantante tirò fuori una birra, che aveva dimenticato nel sacchetto. 

Porse la bottiglia in vetro alla ragazza che aveva di fianco, lei lo guardava come se avesse voluto scavare nel suo passato, per conoscere qualche altra parte di lui che ancora non conosceva.

Lui la guardava con gli occhi di chi ha capito che si sta affezionando troppo velocemente, ma non è intenzionato a mollare la presa.

La paura di Damiano era dettata da una precedente scottatura, non voleva ripetere l'esperienza, anche se sapeva che tra Lucrezia e Angelica c'era moltissima differenza.

Angelica era una ventata d'aria fresca, una di quelle ragazze di cui non avrebbe mai pensato potesse interessarsi, particolare, semplice, che sapeva di quotidianità e di bellezza pura.

Con Lucrezia le cose erano state diverse, si erano conosciuti ed in poco tempo erano già fidanzati, avevano bruciato tutte le tappe e per la prima volta Damiano si rese conto di non avere le redini della situazione ben salde fra le mani.

Nonostante il grade amore che lui aveva provato per quella ragazza, lei lo aveva tradito e abbandonato.

-Birra?- Chiese in modo retorico credendo di conoscere già la risposta. 

-Si, grazie- Angelica pronunciò quelle parole con tale disinvoltura che il moro accanto a lei rimase stupefatto per qualche secondo. 

La guardò sorridendo e gli porse la bottiglia. 

-Non abbiamo bicchieri..- Si giustificò quando la ragazza lo guardò.

Lei annuì semplicemente, le avrebbe creato imbarazzo bere dalla stessa bottiglia di Damiano, almeno era quello che credeva. Ma le venne così naturale che nemmeno se ne accorse. 

Tornarono a parlare, ridere e prendersi in giro, senza stavolta toccare argomenti di rilevante importanza.

Damiano restava sempre più stupito dal cambiamento repentino di Angelica, continuava a ripetersi che nella vita di quella ragazza mancavano gli affetti. Altrimenti non si spiegava quella strana situazione.

Damiano non aveva fatto niente di speciale, aveva cercato solo di renderla felice e di farle passare una giornata diversa. Come facevano allora, le persone che erano al suo fianco da sempre a farla chiudere così tanto?

Il ragazzo era intenzionato a scoprirlo, ma senza essere troppo invadente, sapeva che anche la ragazza aveva dei limiti. 

Mentre i due si godevano in tranquillità il pomeriggio, senza pensieri e senza troppe preoccupazioni, Andrea in casa sua aveva invitato un paio di ragazze.

Era stressato per l'accaduto di quella mattina Angelica non poteva comportarsi in quel modo con lui, non poteva accettarlo.

Andrea era sempre stato un bravo ragazzo, Angelica lo amava per questo, ma da un po' di tempo a questa parte aveva deciso di frequentare nuove amicizie.

La sua ragazza non era al corrente di nulla, forse troppo timida per chiedere qualcosa, oppure era sempre stata tenuta in una campana di vetro dal suo ragazzo. 

Lontana da tutti, in modo che nessuno potesse ferirla.

Forse era questo il problema, che tutti la vedevano una ragazza fragile e minuta da dover proteggere. Mentre Damiano e Victoria la vedevano per quello che era, una ragazza forte, e troppo insicura.

Quel pomeriggio, in casa di Andrea successe l'inevitabile. 

Forse troppo accecato dalla rabbia, o dal desiderio, quelle due ragazze lui le aveva usate, forse per ferire Angelica, oppure per provare a sé stesso che non aveva bisogno della sua ragazza per compiere certe azioni.

-Andrea cosa diavolo significa questo?- Virginia, la madre di Andrea era appena rientrata in casa, ritrovando quello scempio.

Le due uscirono dalla camera senza nemmeno rivestirsi e Andrea...

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora