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I giorni passavano, ed Angelica aveva ripreso le sue lezioni di basso regolarmente, nascondendo il tutto ad Andrea.

La cena a casa sua andò bene, come sempre, i genitori presero a chiacchierare e loro se ne stavano tranquillamente sul divano, solo che a differenza della altre volte Angelica non era molto tranquilla, mentre Andrea giocava a qualche stupido gioco sul suo cellulare.

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Quella mattina sua madre l'aveva convinta ad uscire con lei e la madre del suo ragazzo, per un po' di compere.

Non era molto contenta di trovarsi in quella situazione, a breve avrebbe dovuto lasciarle per raggiungere la sua scuola di musica, non poteva perdere troppo tempo dietro le chiacchiere della madre di Andrea.

Ad un certo puntò le squillò il cellulare, era Giuseppe, ed era strano il fatto che la stesse chiamando proprio in quel momento.

-Scusatemi- disse alle due donne prima di allontanarsi. Rispose al cellulare.

<<Angelica?>> la voce di Giuseppe era abbastanza bassa.

<<Si? Dimmi>> rispose velocemente.

<<Sono sotto casa tua, dove sei?>> chiede come se fosse la cosa più ovvia.

<<In centro con mia madre e la madre del mio ragazzo, cosa diamine ci fai a casa mia?>> chiese esterrefatta la ragazza.

<<Ti raggiungo non muoverti. Hai con te il tuo basso?>> chiese ancora.

<<Si, ce l'ho. Ma che succede?>> Chiede curiosa lei.

<<Bene, a fra poco>> riagganciò lui senza fornire alcuna spiegazione.

Angelica rimase immobile per qualche secondo. Realizzò appena quello che le era stato detto e corse da sua madre.

La trovò subito, chiedendole le chiavi dell'auto. Non poté spiegarle cosa stesse accadendo, ma mimò con le labbra la parola basso e subito sua madre capì.

Corse alla macchina e prese dal bagagliaio lo strumento. Riportò le chiavi a sua madre, e a quel punto la domanda sorse spontanea, e lei se lo aspettava, tanto da aver pensato ad una scusa durante il tragitto.

-Andrea mi aveva detto che non suonavi più- la guardò stupita.

-Infatti no, questo devo darlo ad una mia amica- Non era brava a mentire, ma sembrava essersela cavata.

La donna annuì sotto lo sguardo nervoso di Angelica e sotto quello rassicurante di sua madre.

Si allontanò velocemente da quella situazione molto imbarazzante e dopo qualche minuto riuscì a vedere la macchina di Giuseppe.

Durante il tragitto scambiarono pochissime parole, Angelica era abbastanza agitata, lui le aveva appena detto di aver organizzato una lezione diversa dalle solite.

Non le piacevano molto le sorprese, le mettevano agitazione. E già il fatto che doveva tenere nascoste le sue lezioni le dava parecchi grattacapi.

Arrivati Giuseppe la invitò a scendere dall'auto.

Angelica fece come gli era stato detto, ma aveva mille pensieri per la testa, fra cui la mamma di Andrea. Continuava a chiedersi se avrebbe mai creduto alla piccola bugia che gli aveva detto.

Angelica non voleva smettere di suonare, per nulla al mondo, ma allo stesso tempo non avrebbe voluto perdere il suo ragazzo. Ma in cuor suo sapeva che se l'avessero obbligata a scegliere avrebbe scelto la sua amata musica.

-Angelica allora? Andiamo oppure preferisci restare qui fuori ad ammirare il nulla?- Giuseppe la guardava sorridendo leggermente.

-Si eccomi, scusa- farfugliò lei.



Autrice: 

Questo capitolo lo dedico interamente ad Ethan (Anche se lui ancora non c'è come personaggio, e dovrete aspettare un po' per poterlo vedere). Buon compleanno tesoro bello. Auguro sempre il meglio a tutti voi. Vi meritate tanto, tantissima felicità e tantissimi traguardi raggiunti con successo. Vi auguro una vita di successi, e a te Ethan, in particolare, auguro di essere sempre te stesso, perché sei perfetto nelle tue imperfezioni. Auguri al nostro batterista preferito +19!

08/10/2019

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora