La mattina seguente...
Damiano fu il primo a svegliarsi, data la situazione scomoda in cui si trovava.
Angelica aveva faticato ad addormentarsi la sera precedente e lui era rimasto sveglio fino a quando lei non era finalmente riuscita a chiudere occhio.
Nonostante fosse andato a dormire tardi la sedia su cui si trovava non gli aveva permesso di trascorrere una buona nottata.
Aprì gli occhi lentamente, per abituarli alla luce della camera.
Non si mosse dalla posizione in cui si trovava, aveva poggiato la testa sul materasso la sera prima ed ora se l'era ritrovata sulle gambe della ragazza, che sembrava ancora dormire.
Si alzò e camminò un po' in giro per la stanza, giusto per sgranchirsi un po' le gambe.
-Buongiorno- Sussurrò stropicciandosi gli occhi.
-Ehi, come ti senti?- Si avvicinò a lei.
-Bene- Sorrise.
Lui non disse più niente e nemmeno Angelica. Aspettarono in silenzio che arrivasse l'infermiera per la colazione.
Damiano aveva bisogno di sapere se l'avrebbero fatta uscire quella mattina.
Nel frattempo al ragazzo arrivò una chiamata di suo fratello, che non aveva idea di dove si fosse cacciato.
Angelica non aveva con sé il cellulare, mentre Damiano la batteria quasi a terra.
Spiegò velocemente la situazione a Jacopo che li avrebbe raggiunti al più presto per accertarsi delle condizioni di salute della sua amica.
_______________________
Qualche ora dopo Angelica venne dimessa e Damiano insieme a Jacopo la portò a fare colazione in piccolo bar non troppo distante da casa.
Mentre la ragazza divorava il suo cornetto alla marmellata di arancia i due ne approfittarono per parlare, un po' distanti da lei, ma sempre tenendola d'occhio.
-Com'è successo?- Chiese il ragazzo incrociando le braccia al petto e guardando suo fratello.
-Ha discusso con Ines, non so il motivo per il quale le abbia raccontato di essere stata con me- Il ragazzo era fin troppo serio e preoccupato.
-Cosa ha fatto?- Cercò di tenere il tono basso.
-Lascia stare Jacopo- Anche Damiano incrociò le braccia.
-Comunque sta succedendo sempre più spesso ultimamente, è già capitato che rimanesse a dormire da noi per aver discusso con sua madre- Più che riferirlo a suo fratello sembrava pensare ad alta voce.
-Da quanto va avanti?- Sbuffò.
-Non lo so Dam, ci sono problemi a ritmo continuo da quando sei andato via- Sbuffò Jacopo.
-Poteva finire male... poteva cadere o sbattere la testa da qualche parte o..- Iniziò ad elencare.
-Ma non è successo- Lo fermò Jacopo.
-Si, perché c'ero io. Se fossi entrato con qualche minuto di ritardo lei..- Si interruppe non volendo pensare al peggio.
Jacopo capiva la preoccupazione di Damiano, l'indomani sarebbe dovuto partire e non avrebbe avuto il cuore leggero nel lasciare la madre di sua figlia, nonché la donna che amava in quella casa.
Ma d'altronde non poteva fare altro, non c'era modo secondo il quale Damiano potesse tenere sotto controllo la situazione.
-Ci siamo io e Nica, passeremo più tempo con lei- Provò il ragazzo.
-Va molto d'accordo anche con Alice e con qualche sua compagna d'università potremmo..- Damiano lo interruppe.
-Il problema è che non potete starle addosso di continuo Ja', ha comunque bisogno dei suoi spazi, soprattutto ora..- Chiuse gli occhi come per riflettere meglio.
Suo fratello non aveva idea di cosa proporgli, aveva finito tutte le alternative e a Damiano non ne andava bene neppure una.
Poi sembrò illuminarsi e sorridere. Forse ce l'aveva fatta.
Guardò suo fratello e andò a sedersi accanto alla sua adorata Angelica.
-Com'è?- Chiese sorridente.
-Incredibile il potere della gravidanza! Ho sempre odiato la marmellata di arance- Fece spallucce continuando a mangiare.
-Ne vuoi un po'?- Chiese voltandosi verso di lui.
-Credo che stavolta passerò- Sorrise lui.
In quel momento anche Jacopo si era seduto, difronte alla ragazza a guardava suo fratello.
-Devo parlarti- Diventò serio, ed anche la ragazza.
-Domani pomeriggio ho il volo di ritorno...- Lasciò la frase incompleta e bastò per fare incupire la ragazza.
-Stavo pensando..- Disse guardando suo fratello per poi riportare lo sguardo su Angelica.
Aveva la completa attenzione di entrambi, Jacopo sembrava aver capito qualcosa, lei cercava di restare concentrata sul ragazzo.
Ci fu qualche secondo di silenzio, in cui Damiano sembrava concentrato nel trovare le giuste parole per dirglielo.
-Perché non vieni con me?- La guardò negli occhi. Per quanto non volesse darlo a vedere il suo sguardo era terrorizzato dalla possibile reazione della giovane.
-Cosa?- Disse masticando.
Lui rise leggermente per lo stupore della mora, che di certo non si aspettava questa reazione, di punto in bianco poi.
Jacopo fece un mezzo sorriso, non aveva idea di cosa pensare, sarebbe stato un bene.. allontanarla un po' da sua madre e da tutto lo stress che ultimamente sembrava causarle Roma.
Ma allontanarla da suo padre... da Veronica, dalla sua routine e dalle sue compagne di corso... non sapeva quanto potesse essere giusto.
-Ho pensato che sarebbe meglio se staccassi un po' dalla tua routine, cambiassi un po' aria..- Cominciò prendendole una mano.
Lei fissò gli occhi sulla mano di Damiano, come se fosse l'ultima volta. Le sensazioni che provava quando lui la sfiorava sembravano amplificate in quel momento.
-Magari rivedere i ragazzi, passare un po' di tempo con loro, con me...- Angelica lo interruppe.
-Stare lontana da mia madre- Disse guardandolo.
-Anche- Ammise lui.
-Vuoi sul serio che venga con te? O me lo stai proponendo per..- Provò a terminare la frase, ma non glielo permise.
-Non ci pensare nemmeno. Se non avessi voluto non te lo avrei mai detto- Sussurrò avvicinandosi di più a lei.
-Va bene basta! Comincio a sentirmi di troppo- Alzò le braccia Jacopo, attirando l'attenzione dei due.
Entrambi risero all'affermazione.
-Riesci a prendere un biglietto anche per me?- Chiese lei senza mai perdere il contatto visivo con il cantante e nemmeno quello fisico.
-Vedo cosa posso fare, in caso partiamo con qualche giorno di ritardo- Era deciso e quella decisione piacque parecchio a lei, che per la prima volta dopo diverso tempo si sentiva protetta.
Ormai c'era Damiano lì.. tutto sarebbe andato bene.
Jacopo li guardò, non era solito essere sdolcinato, se non con la sua Alice, ma quei due, doveva ammettere, si amavano tanto.
Per quanto fossero testardi, per quanto potessero dire di non poter perdonare quegli errori, lui sapeva che non sarebbe stato così, sapeva che si amavano troppo per restare separati ancora a lungo.
AUTRICE:
Ehii! Perdonate l'assenza..
Approfitto di questo spazio autrice per fare un grande in bocca al lupo ai nostri ragazzi che domani sera si esibiranno sul palco dell'Ariston✨
STAI LEGGENDO
INDESCRIVIBILE - Damiano David - Måneskin
FanficOgni storia ha qualcosa da raccontare. Ogni racconto ha il suo perché, ha la sua ragione di esistere, ogni storia è un pezzo di vita. Questa è un pezzo della mia... Angelica è una ragazza di diciassette anni, con la passione per la musica ed un fida...