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Angelica rimase immobile per qualche secondo, quando si rese conto che non c'era nulla di male in quello che era successo quel pomeriggio. 

Damiano le aveva solo accompagnate al centro commerciale, ma allora perché si sentiva così in colpa?

-Si, ero con Victoria, ma al centro commerciale ci ha accompagnato un suo amico, probabilmente Victoria non ha la macchina, non lo so- Sussurrò la mora.

-Andrea si è molto arrabbiato- Aggiunse la madre sempre con lo stesso sorriso compiaciuto.

-Ma mamma ci ha solo accompagnate al centro commerciale- Angelica cercava di giustificarsi, non capendo se la madre fosse arrabbiata o meno.

-D'accordo, perlomeno è carino?- Chiese la madre, più per curiosità che per altro.

-Mamma!- Alzò la voce lei sgranando gli occhi.

Non erano domande da fare quelle. Lei era fidanzata e amava il suo ragazzo e per di più Damiano non era il suo tipo e anche se lo fosse stato a lui lei non piaceva.

-Dai Ange, sono tua madre, puoi dirmi tutto. Non c'è niente di male se lo trovi carino- Disse la madre sedendosi sul divano, accanto a sua figlia.

-Si è carino- Sbuffò lei, sentendosi spalle a muro. Anche se avesse mentito le sue guance l'avrebbero tradita, quindi, tanto valeva dire la verità.

La mora pur di evitare gli sguardi indagatori della madre prese ad apparecchiare la tavola, subito dopo cena sarebbe dovuta andare a studiare, dato che quel pomeriggio le era stato praticamente impossibile.


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Angelica si svegliò di buon umore, non sapeva nemmeno lei il perché, ma si sentiva bene, nonostante quello che era accaduto con il suo ragazzo.

Il suo primo pensiero quella mattina, per la prima volta in tre anni, non andò ad Andrea, ma a tutto quello che avrebbe potuto fare se avesse avuto il coraggio. 

Dopotutto lei non aveva scelto di essere timida, lo era e basta, ma si sentiva inferiore a qualsiasi altra ragazza. Non si sentiva all'altezza di Andrea, e lui molte volte non sembrava accorgersi delle mille insicurezze della sua ragazza.

Uscì di casa, i suoi genitori erano già andati via e la madre le aveva lasciato un bigliettino con su scritto che non sarebbe tornata per pranzo. 

Sai che novità pensò Angelica.

Arrivata dinanzi all'edificio scolastico vide Andrea, lui le lanciò uno degli sguardi peggiori, pieni di disprezzo, come se avesse fatto qualcosa di davvero brutto.

Angelica abbassò la testa per qualche secondo, ma per chissà quale motivo si ricordò le parole di Victoria, si ricordò i suoi atteggiamenti. 

Non voleva imitarla, voleva solo provare cosa significasse uscire dal suo guscio, almeno un pochino.

Alzò lo sguardo su Andrea, che era circondato dal suo gruppo di amici, Angelica notò con ben poco stupore che tutti la stavano guardando, ma in particolare si concentrò sullo sguardo del suo ragazzo, se lo poteva ancora definire così.

Per un momento fu tentata dal far finta di nulla ed andare via a testa bassa. Ma si rese conto che non era quello che voleva davvero, era stanca di essere considerata dagli amici del suo ragazzo, quella che non aveva il coraggio di guardare in faccia nemmeno il suo 'uomo'.

Andrea era stupito dal gesto di lei, anche perché sapeva bene che non lo avrebbe mai fatto, si chiedeva a questo punto cosa l'avesse spinta a questo gesto, che sapeva bene, per Angelica fosse molto difficile.

La mora andò via, senza dire una parola, ma allo stesso tempo era compiaciuta dal suo atteggiamento, era poco, questo sì, ma era pur sempre un piccolo passo avanti.

Quella giornata le sembrò molto più semplice da affrontare, in classe, in un modo o nell'altro aveva imparato ad essere meno impacciata, se la cavava molto bene, a dire il vero. 

Uscita da scuola, appoggiato ad un albero c'era Andrea, la ragazza doveva pur aspettarselo dopo gli sguardi lasciati in sospeso di quella mattina.

-Angelica- Andrea aveva la voce tipica di un ragazzo molto irritato.

-Andre..- La ragazza era un po' impacciata.

-Vedo che hai già perso la sfrontatezza di questa mattina..- Rise ironicamente, bloccandola con le spalle ad un muro lì vicino.

-Ti ho solo guardato stamattina- Man mano il suo tono di voce risultava sempre più basso.

Nel frattempo gli amici di Andrea si erano radunati lì vicino, non troppo, il giusto per  poter sentire qualche parola.

In quel preciso istante Angelica avrebbe voluto vedere Victoria spuntare da qualche parte. Avrebbe dato qualsiasi cosa per vederla lì nei dintorni. 

N/A

Salve a tutte/i. Credo che questa sia una delle poesie più belle di Vasco Rossi, ci tenevo particolarmente ad abbinarla a questo capitolo.

Detto ciò spero che la storia vi stia piacendo, grazie del sostegno❤️

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora