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-Comunque me sa che Vic t'ha preso pe' er culo- Disse Damiano dopo un breve silenzio. 

-In che senso?- Chiese confusa.

-Le prove le iniziamo alle sette stasera- Disse ridendo. 

-Oh- disse solo, era forse troppo imbarazzata per dire altro. 

Non se lo aspettava, forse doveva, ma non se lo aspettava. Si ricordò di avere il cellulare spento, e dimenticando completamente il motivo per cui lo fosse lo riaccese, cercando il contatto di Victoria. 

Appena acceso risultarono almeno una ventina di chiamate perse da Andrea, ma Angelica fece finta di niente. 

Aveva avvisato per messaggio i suoi che sarebbe stata fuori casa quella sera, i suoi non fecero storie quando la madre sentì pronunciare il nome della bassista.

-Vuoi bere qualcosa?- Damiano decise bene di prendere in mano la situazione. 

-Un po' d'acqua andrà benissimo- Disse un po' più tranquilla lei. 

Si sedettero entrambi sul divano, con il loro bicchiere d'acqua, nel silenzio più assoluto. Nessuno dei due parlava, ed era strano, perché Damiano aveva sempre qualcosa da dire.

Angelica improvvisamente si alzò, non sapeva neppure lei cosa ci facesse ancora in quella casa.

-Scusa, non dovrei essere qui, ho sbagliato, come al solito.- Disse raggiungendo la porta.

Damiano si alzò di scatto e con un balzo le prese il braccio, non aveva idea di cosa fosse successo nel giro di nemmeno tre secondi.

-Che diavolo stai dicendo?- Erano ormai a pochi centimetri di distanza.

Le mani di Angelica erano sul petto del ragazzo. E lui la teneva stretta a sé dalla schiena. Era strano ed Angelica era agitata, non sapeva cosa fare e neppure cosa stesse per dire.

-Niente è solo che...- Disse guardando verso il basso. 

-Cosa? Parlami, ti prego, non riesco mai a capire a cosa pensi- Lui la guardava intensamente.

-Non lo so Dam, sono confusa, mi sento strana, ed è un tipo di stranezza che non mi piace, non riesco a controllarla. Tu mi fai sentire diversa, nel senso buono e non capisco come diavolo riesci a farlo- Confessò, per poi guardarlo negli occhi.

-Mo dicevi prima che sei  'nnamorata pazza de me a tagliavamo corta no?- Lui la prese sul ridere e alla ragazza non andò giù.

Lei aveva finalmente deciso di aprirsi con lui, e aveva sbagliato anche.

Si liberò dalla stretta del cantante  uscendo dalla casa con gli occhi lucidi, lei ci aveva provato a fare un discorso serio con lui. Lui l'aveva delusa, prendendola in giro.

Lei aveva visto solo del buono in lui, ma in quel momento capì che di Damiano non sapeva un bel niente, se non il suo nome e cognome. 

L'avevano avvisata mille volte che le persone spesso ti deludono, e non sono mai come ti aspettavi che fossero.

Nella vita avrai più delusioni che soddisfazioni, ma quello che conta è come le affronterai.

Angelica arrivò a casa sua e si chiuse la porta alle spalle, rimase stupita trovando i suoi genitori in casa, di solito rientravano più tardi.

-Va tutto bene?- la madre la guardò.

-Si, ho solo discusso con Andrea, ma risolveremo presto, tranquilla- Sorrise cercando di scacciare le lacrime.

Non aggiunse altro.

-Non dovevi cenare fuori?- il padre la salutò con un caloroso abbraccio.

-Si. Avevo dimenticato... Il... I soldi, si i soldi.- Disse più che altro per convincere se stessa.

-Hai bisogno di qualcosa? - chiese la madre mentre preparava la cena.

-No, grazie-

Non poté fare altro che uscire di casa, un'altra volta.

Si sedette sul muretto di casa sua, sperando non facesse troppo freddo quella sera. In fin dei conti non aveva di meglio da fare che starsene fuori casa sua per qualche ora, almeno i genitori avrebbero pensato che fosse uscita.

Avrebbe evitato di rispondere alle chiamate di Victoria, non le andava di raccontarle cosa era successo.

Angelica si sentiva ferita, era già abbastanza insicura di suo. Damiano non faceva altro che renderla ancora più insicura con quel comportamento.

Proprio nel momento in cui pensò di andare a fare un giro si senti afferrare per un braccio.

Emise un grido di spavento e le venne tappata immediatamente la bocca. Si tranquillizzò a quel tocco, almeno un po'.

-Sh! Sono io- il ragazzo le tolse le mani dalla bocca e lei lo guardò stranita, non si aspettava che perseverasse.

-Che ci fai qua?- Chiese stupita, pensando che se ne fosse fatto una ragione.

-Mi pare ovvio no? Mica potevo lasciatte così...- Disse guardandola attentamente. Senza far trasparire troppe emozioni, come suo solito.

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora