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-Dove mi stai portando?- Sorrise guardando Damiano.

-In un posto che ti piacerà molto, promesso- Sorrise lui.

Il suo umore era cambiato nel preciso istante in cui era entrata nella macchina di Damiano, aveva lasciato tutto fuori da quel veicolo.

Erano passati da casa della ragazza per prendere il necessario per la notte, Damiano aveva già preso tutto, era già in programma di portarla a dormire fuori.

Dopo mezz'ora d'auto finalmente arrivarono a destinazione.

La ragazza si guardò intorno sorridendo, solo Damiano poteva farle un regalo così bello, la conosceva bene, e questo gli facilitava le cose, anche se ci teneva sempre a stupirla, anche nelle piccole cose.

Davanti a loro c'era una casa, non troppo grande, ma davvero molto bella, proprio di fronte alla spiaggia.

-Entriamo?- Disse lui prendendo i borsoni.

La ragazza annuì soltanto, era rimasta tutto il tempo a fissare quella casetta sul mare di Fregene.

-Tu sei pazzo, ti sarà costata una fortuna- La ragazza riprese a parlare finalmente, appena mise piede nel giardino non troppo grande, ma nemmeno piccolo.

-Tu non devi preoccuparti di questo- Rispose chiudendo il piccolo cancello alle loro spalle.

-Come no? Non voglio che tu spenda tanto- Lo guardò.

-Tranquilla e poi...l'ho comprata, quindi non devi preoccuparti di nulla- Disse ammiccando.

-Cosa?- Strillò la ragazza.

-Non è vero, cioè, si, l'ho presa con i miei genitori qualche mese fa, è grande abbastanza per una decina di persone, se ci stringiamo ovviamente.- Confessò lui.

Aveva avuto l'idea di portarla lì dopo il suo compleanno, avrebbero passato insieme ai ragazzi il giorno di capodanno. Ma poi ci aveva ripensato, per lui ancora non era abbastanza. 

Aveva così pensato di prendere due biglietti per Parigi, avrebbero passato il capodanno lì e poi l'avrebbe portata a disneyland paris. Ma questo la ragazza ancora non lo sapeva, le avevano soltanto detto che avrebbe fatto un piccolo viaggetto con Damiano.

Che aveva faticato tantissimo per convincere i genitori della ragazza. Il padre era ancora in dubbio sulla decisione presa prevalentemente dalla moglie.

Damiano aveva capito che era più semplice convincere la madre di Angelica piuttosto che il padre, che non conosceva nemmeno tanto bene, difatti la donna una volta convinta del fatto che Damiano si sarebbe sempre preso cura di sua figlia gli disse che ci avrebbe pensato lei.

Angelica scosse la testa all'affermazione del ragazzo.

-Va bene, il giardino te lo faccio vedere domani che ce sta n'po de luce magari- Era già entrato in casa.

Angelica lo seguì.

Chiuse la porta alle sue spalle e guardò Damiano, mancavano meno di cinque minuti alla mezzanotte.

Damiano lasciò per terra le borse con gli indumenti, accanto al divano e raggiunse Angelica che non aveva nemmeno guardato l'interno della casa, era troppo concentrata su di lui.

La prese in braccio, provocandole un brivido lungo la schiena. Lei per riflesso portò le sue mani intorno al collo del ragazzo.

-Andiamo di sopra?- Sussurrò mentre la baciava sul collo.

Lei annuì ansimando leggermente stringendo le braccia intorno alla sua nuca.

Non era la loro prima volta quella, ma per Angelica, ancora una volta, sembrava così, conosceva il corpo di Damiano, ma sembrava riscoprirlo ad ogni carezza, ad ogni bacio.

Si sentiva a casa, quando Damiano la guardava negli occhi, dicendole che era la cosa più bella che gli fosse capitata.

Si sentiva a casa, quando lui la stringeva, quando le chiedeva se le stesse facendo male, se stesse bene.

Quando si preoccupava di lei sotto tutti i punti di vista.

Si sentiva a casa perfino quando facevano l'amore, forse si sentiva a casa specialmente in quel momento, perché le insicurezze, le paure, la vergogna, spariva tutto, c'erano solo lei, Damiano e il loro amore. 

Non c'era spazio per altro.

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora