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Non ci fu modo di convincerlo del contrario, Damiano aveva deciso che l'avrebbe riaccompagnata a casa.

I sensi di colpa che provava erano insistenti e non lo lasciavano nemmeno per un secondo, non l'avevano mai lasciato.

Ma adesso era diverso, tra quattro mesi sarebbe diventato padre e non riusciva più a guardare Angelica come una volta, non era in grado di riuscire a perdonare la madre di sua figlia.

Sarebbe stato un lungo percorso, non sapevano se insieme sarebbero potuti andare avanti.

Per il momento Damiano non ci riusciva ed Angelica infondo lo capiva, gli aveva nascosto una cosa troppo grande e come aveva detto lui... se non lo avesse scoperto lei non glielo avrebbe mai detto.

-Grazie- Disse, ma non lo guardò. In quel momento non voleva un contatto visivo con lui, che sembrava essere d'accordo con la ragazza.

-Di niente, se dovessi avere problemi sarò a casa- Guardò casa sua da lontano.

La ragazza non rispose, un improvvisa voglia di allontanarsi da quella situazione l'aveva attanagliata, voleva restare da sola, anche Damiano era di troppo in quel momento.

Era forse arrabbiata per la scelta che aveva preso il ragazzo, anche se sapeva avesse ragione.

Nel preciso istante in cui prese le chiavi dalla borsa sua madre si precipitò fuori casa.

-Oh mio Dio! E tu cosa ci fai qui?- Corse incontro al ragazzo abbracciandolo.

Lui sorrise ricambiando la stretta, era da molto che non la vedeva.

-Sono tornato per un paio di giorni- Sorrise lui guardando la madre della ragazza.

-Come sono felice di vederti! Gli altri?- Chiese curiosa.

Damiano infilò le mani nelle tasche del cappotto lungo, ma non troppo pesante, essendo maggio inoltrato.

-A Praga- Sorrise ancora.

-Perché non resti a cena?- Sembrava una ragazzina, non si era nemmeno accorta di sua figlia che cercava di guardare ovunque tranne che nella loro direzione.

Angelica non sembrò pensarci più di tanto, voltò le spalle ai due ed entrò in casa.

Quei continui sbalzi d'umore la stavano distruggendo, non riusciva a controllarli e sua madre non l'aiutava, per niente.

Poteva anche evitare di correre ad abbracciare l'ex fidanzato di sua figlia, poteva limitarsi ad aspettare che Angelica rientrasse in casa.

-Tua madre ha detto che Damiano è tornato- Lo vide a pochi centimetri dalla porta.

-Già- Disse solo, senza alcuna emozione.

-Che ci fa là fuori?- Chiese sospirando dalla frustrazione.

-Da quanto è diventata così impicciona?- Era acida, arrabbiata e aveva voglia di spaccare qualsiasi cosa le capitasse a tiro.

-Cosa è successo?- Guardò sua figlia curioso.

-Non voglio che si intrometta tra me e Damiano. Le cose già non vanno bene- Disse lei sbraitando.

-Sai com'è fatta non..- Provò a terminare ma la voce della donna lo inteeruppe.

-Quanto è caro quel ragazzo- Esclamò sorridente.

Angelica chiuse gli occhi, avrebbe tanto voluto prendere uno di quei vasi e gettarlo per terra dalla rabbia.

-Era davvero necessario?- Era arrabbiata.

-Cosa amore?- Chiese la madre sorridendo non guardando sua figlia.

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora