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Per la seconda volta in vita sua sentiva che le cose gli stavano sfuggendo di mano, che non fosse in grado di gestire quella storia.

Andando avanti in quel modo avrebbe perso Angelica e quello lo sapeva bene, doveva ritrovare se stesso prima di fare qualsiasi cosa e prima di parlarne con la sua futura moglie.

Lucrezia era piombata da un giorno all'altro con una notizia sconvolgente, aveva per la seconda volta creato un vuoto nel cantante che pensava di aver finalmente risanato.

Si ritrovò davanti ad un bivio, sapeva quale strada scegliere, era quella della sua felicità, ma non poteva farlo a cuor leggero.

Non in quel momento, se fosse accaduto ad Angelica cosa avrebbe fatto? L'avrebbe liquidata così facilmente?

Questo lo frenava e allo stesso tempo gli causava non pochi problemi. Gestire una famiglia era complicato, in quella situazione sicuramente peggio.

-Dam!- La sentì urlare affannata.

Si fermò di getto.

Sospirò, era nervoso e come biasimarlo.

-Non so se ti rendi conto... non so se hai capito di aver quasi distrutto una famiglia- Si passò una mano fra i capelli senza guardarla. Era troppo arrabbiato per farlo.

Ma più che essere arrabbiato con lei, ce l'aveva con se stesso, con il suo essere 'vero' con il suo essere leale e fedele a certe situazioni.

-Tu hai distrutto la nostra Dam..- Disse lei in lacrime.

Questo era fin troppo per le orecchie del cantante. Lei lo aveva tradito ed era lui ad aver distrutto tutto?

-Se non fossi andato in quello stupido programma non sarebbe successo niente di male- Gli puntò il dito contro.

Fece una risata amara e sperò con tutto se stesso di mantenere la calma, non era un uomo violento ma Lucrezia lo stava mettendo alla prova quella mattina.

-Questa mi mancava! M'hai messo 'e corna e mo' 'a colpa e pure 'a mia?- Rise poggiandosi le mani sui fianchi.

-Se mi fossi stato accanto non sarebbe accaduto- Si asciugò le lacrime.

-'A Lucre' famme capì te dovevo sta dietro come 'n cane pe' nun famme tradì? Ma tu stai fori come 'n balcone fija mia- Rise guardandola negli occhi con tutta la rabbia che potesse esprimere.

Lei non fece altro che guardarlo e piangere, non aveva idea di cos'altro fare. Avevano parlato dopo anni e anni di quello che era successo e lei aveva avuto la brillante idea di colpevolizzare Damiano.

Forse sperava di ottenere una reazione diversa, forse confidava nell'amore del cantante, ma non aveva messo in conto, che dopo sette anni erano altre le priorità di Damiano.

La musica, Angelica, la sua famiglia.

Non c'era posto per altro, lui era fatto così, non c'erano altre opportunità, non c'era spazio per pentirsi, non dopo tutto quel tempo e non dopo tutto quel dolore.

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Angelica era ritornata a casa dopo un colloquio di lavoro abbastanza importante, Damiano non sapeva niente, in quell'ultimo periodo i due non parlavano molto.

-Mamma oggi vado a casa di zia Vic- Saltellò la bambina.

-Si tesoro zia Vic mi ha chiamata- Sorrisi abbassandomi alla sua altezza.

-Lo sai che andiamo a prendere un cagnolino?- Sorrise facendo un paio di giri su se stessa.

-Davvero?- Chiese mentre era intenta a sbucciare delle verdure per la cena.

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora