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-Ti prego Vic, cambio di look si, ma tutto questo animalier non fa per me- Angelica sbuffò ancora una volta. 

-Va bene come te pare ma questo lo prendi perché te sta n'amore- Disse facendole vedere il capo. 

Victoria le aveva fatto indossare un body leopardato molto carino con dei jeans neri semplici che aveva scelto Angelica.

Avevano preso un vestito che sarebbe stato destinato al compleanno della ragazza. Un vestito semplice, ma davvero bello. Bordeaux con dei brillantini argentati sul corpetto, che aveva uno scollo a V abbastanza profondo, che ad Angelica arrivava allo stomaco, aveva delle maniche in pizzo ricamate davvero bellissime. Era lungo fino a terra e scendeva morbido, fortunatamente non aveva bisogno di modifiche, perché indossati i tacchi Angelica era perfetta.

A lei infatti piacque parecchio, peccato stesse trovando difficoltà ad uscire dal camerino, siccome riteneva lo scollo un po' esagerato. 

- Vic è tropo scollato- La ragazza la fece uscire dal camerino e la osservò.

Era un po' dispiaciuta, perché il vestito le piaceva sul serio, ma non era sicura per niente di mettersi in mostra con quello scollo. 

Ci sarebbero state solo una decina di persone in quella casa, il giorno del suo compleanno e a lei sembrava ridicolo presentarsi con quell'abito, che sicuramente meritava di essere indossato ad un evento migliore

-Ah quindi me nascondevi tutto sto poco sotto i maglioni?- Angelica arrossì. 

-No, è perfetto, te valorizza- Continuò la bionda.

-Ma è dicembre, fa freddo le maniche lasciano scoperte metà spalle e per di più dovrei indossarlo per restare in casa- cercò di giustificarsi.

-C'ho già n'mente 'na pelliccia da datte n'caso devi uscì fori. A casa tua ce saranno e termosifoni no?- Rispose subito l'altra.

Angelica la guardò scuotendo la testa, voleva davvero quel vestito, perché le piaceva da matti, ma non era convinta.

Dopo diversi minuti, grazie alle mille suppliche della bassista Angelica si decise finalmente a prenderlo.

Presero delle scarpe argento abbinate e la bionda la trascinò per altri negozi, alla ricerca, questa volta, di qualcosa  da indossare per l'appuntamento con Damiano.

Angelica era sfinita una volta ritornata a casa, ma molto soddisfatta, ringraziò l'amica più volte tanto da finire a chiederle di restare a cena e invitando anche sua sorella Veronica.

I suoi genitori erano rientrati da poco, in quel venerdì abbastanza nuvoloso. Erano stati poco tempo con la figlia, ma la vedevano sicuramente più disinvolta e felice.

Qualche giorno prima dovette spiegare loro come mai aveva lasciato di punto in bianco Andrea, anche se sua madre se lo aspettava.

Le notizie correvano veloci, dato l'amicizia che c'era fra Virginia e la madre di Angelica.

Il padre si accontentò della scusa che gli aveva rifilato Angelica, mentre sua madre scavò più a fondo, capendo dopo poco, anche se la figlia non le aveva dato modo di pensare ad una cosa simile, che di mezzo ci fosse un altro ragazzo.

Dopo aver chiacchierato qualche minuto con le due ospiti le lasciò alla loro serata tra amiche ed era parecchio felice di sapere sua figlia innamorata di nuovo, ma stavolta con una luce diversa negli occhi. 

Quella luce che Angelica aveva avuto solo per il primo anno, forse per i primi due, che aveva passato con Andrea...

A sua madre dispiaceva molte volte, di non essere presente come avrebbe voluto. Il su lavoro non le permetteva di seguire la sua unica figlia come farebbe una madre. Ma si rendeva anche conto che Angelica era cresciuta tanto e se la sapeva cavare benissimo anche da sola.

Nessuno avrebbe mai detto che in così poco tempo dei ragazzi avrebbero potuto rendere Angelica così felice.

Alla donna si riempì il cuore di gioia, sentendo le risate di sua figlia, era da tanto che non la vedeva così tranquilla e il rimorso di non aver fatto qualcosa prima l'attanagliava.

Suo marito l'abbracciò, rendendosi conto che sua moglie in quel momento era felice, di aver finalmente sentito ridere sua figlia. Non ricordavano nemmeno come fosse fatta la risata di Angelica.

Le accarezzò la schiena, cercando di rassicurarla, andava tutto bene ora. Quel momento era passato.

Per i due era stato complicato vedere la loro unica figlia chiusa in casa tutti i giorni senza mai uscire con degli amici, era un sollievo sapere che adesso era diverso, ora Angelica era cresciuta, era felice e sapevano di poter essere ancora più fieri di lei.

-Non esiste, è da buttare, a meno che tu non decida di tenerlo come pigiama- Victoria fu categorica. 

-Ma dai è carino, di certo non ci esco, ma nelle feste natalizie lo uso- Si lamentò la ragazza.

-Come fai a dire che un maglione rosso con una renna gialla è carino?- Victoria le lanciò un cuscino scherzosamente.

-Ehi!- Lei lo afferrò per poi tentare di colpire Victoria che si abbassò prontamente, il cuscino finì dritto addosso a Nica, che era impegnata con il suo cellulare.

-Eh no! Ne ho abbastanza di tutte e due- Iniziarono a tirarsi a vicenda tutti i cuscini che trovavano nella stanza.

Finirono con il ridere come delle matte, stese tutte e tre sul pavimento. Più guardavano le condizioni pietose l'una dell'altra e più ridevano.

Angelica si sentiva bene, aveva finalmente delle amiche, su cui sapeva di poter contare.

Era stata una delle serate più belle della sua vita, non ricordava l'ultima volta che aveva riso così tanto, probabilmente diversi anni prima.

Non si spiegava come avesse potuto fare a meno di tutto questo fino a quel momento.

Le guardò entrambe e si rese conto dell'enorme fortuna che le era capitata, era difficile trovare delle amiche come loro al giorno d'oggi.

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora