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La giornata non poteva iniziare meglio per Angelica. Andrea era andato a prenderla per portarla a scuola, e tutto sembrava finalmente andare liscio.

-Buongiorno amore- Andrea la baciò delicatamente, nel bel mezzo della strada.

-Buongiorno- Rispose soltanto, non le piacevano molto queste dimostrazioni plateali.

-Che hai? Sembri distante..- Andrea la guardò in modo premuroso. 

-Niente, sai che non mi piacciono i gesti plateali- rispose solo prima di incamminarsi verso la macchina del suo ragazzo. 

La loro relazione andava bene, come al solito, Angelica non era una ragazza complicata, ma alcune cose non le piacevano per niente, Andrea lo sapeva perfettamente, ma faceva finta di dimenticarlo, cosa che alla ragazza dava parecchio fastidio. 

Ma come al solito non avrebbe mai parlato con Andrea, non gli avrebbe spiegato i suoi limiti e lui non sarebbe andato oltre un ''okay scusami''. Per poi commettere lo stesso errore il giorno seguente.

Andrea era molto più aperto rispetto ad Angelica, ma la ragazza non era sempre stata così, da bambina aveva moltissime amiche, ma si sa, con l'adolescenza tutto cambia, con la maturità tutto viene stravolto, e con Angelica era andata esattamente così.

-Va bene tesoro scusami- Andrea si scusò sorridendo e prendendole la mano. 

Angelica fece finta di nulla e tornò ad essere la ragazza sorridente che era sempre, o quasi sempre.

Quando le sei interminabili ore di scuola giunsero finalmente al termine, la ragazza sarebbe tornata a casa da sola, Andrea aveva un ora in più quel giorno, per chissà quale motivo. 

All'uscita da scuola trovò la persona che meno si aspettava di incontrare quel giorno. 

Victoria.

La bionda la salutò da lontano con un sorriso da orecchio a orecchio. 

Angelica la guardò da lontano e la salutò con la mano. 

Victoria scomparve nel raggio di un secondo, lasciando interdetta Angelica che si guardava intorno stupita dalla sua velocità. 

Si incamminò verso casa sua e mentre camminava qualcuno la tirò da un braccio trascinandola in un vicoletto. 

Scoprì poi essere Victoria. 

-Scusa, c'era gente che conoscevo..- Si vedeva lontano un miglio che stava mentendo. 

Ma Angelica decise di non fare ulteriori domande. 

Victoria si aspettava qualche domanda da parte sua, che non arrivò, decise quindi di iniziare una conversazione. 

-Ti starai chiedendo cosa ci faccio qui, vero?- Chiese la bionda. 

Angelica annuì solamente, spostando il suo sguardo dalla strada a Victoria. 

-Beh, diciamo che io e te non siamo partite con il piede giusto, io voglio aiutarti davvero, ma allo stesso tempo so che non si può aiutare chi non vuole essere aiutato. Quindi, proviamo ad andare d'accordo?- La bionda concluse il suo discorso.

Angelica non capiva il perché quella ragazza volesse aiutarla, e perché ci teneva così tanto ad una conversazione con lei. 

-Non ho bisogno di aiuto- Sussurrò Angelica.

-Invece sì- Victoria aveva ripreso con i suoi toni da saccente e Angelica fece un sorrisetto nervoso, lei non aveva la minima intenzione di aiutarla, voleva solo infastidirla. 

-Va bene scusa, l'ho fatto ancora. Hai del potenziale, parliamo, conosciamoci e proviamo ad essere amiche, vediamo cosa succede.- Nemmeno Victoria sapeva perché tenesse tanto all'amicizia di quella ragazza. 

Forse perché aveva perso le sue amiche con la faccenda della band e della fama, forse perché in Angelica vedeva del potenziale, o forse perché Angelica le ricordava il suo passato, le ricordava quanto amava e continuava ad amare la musica, le ricordava i sacrifici fatti per la musica, le ricordava che prima dei Maneskin lei era nessuno

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora