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Angelica non credeva ai sui occhi, avevano preso tantissimi vestiti, ma come suo solito non disse nulla. Victoria le disse di andare in camerino con i primi dieci capi.

La mora fece come gli era stato detto, anche se guardando ciò che i due avevano preso era un po' incerta, quello non era di certo il suo stile, vedeva animalier dappertutto.

-Vic non sono sicura...- La bionda la interruppe subito.

-Dai Ange, provali e poi ti diciamo come ti stanno, da quel che ho visto hai bisogno di un cambio di look immediatamente- Victoria assunse la sua voce tragica, provocando la risata dell'amico.

Angelica provò i vestiti, nel frattempo, a casa sua Andrea stava dando di matto. 

Era innervosito dal fatto che la sua fidanzata si trovasse in compagnia di un altro ragazzo, lui era arrabbiato perché non lo aveva chiamato per tutta la giornata, era andata via senza salutarlo e lui per ripicca le aveva regalato i peggiori insulti.

'Tanto cosa può succedere?' pensava Andrea, peccato che in quella giornata avesse beccato la voce ferma e dura di Damiano, che pur essendo un ventenne era molto maturo, cosa che non si direbbe facilmente dei ragazzi della sua età.

Damiano aveva difeso la ragazza perché pensava fosse una cosa orribile rivolgersi così ad una donna, aveva pensato a Vic e al fatto che poteva esserci lei in quella situazione, era stata quella la molla che lo aveva spinto a reagire.

Teneva tantissimo alla sua amica, ed il solo pensiero di ritrovarla in una situazione del genere lo aveva fatto intervenire in modo tempestivo.

Ma in cuor suo sapeva che lo avrebbe fatto per qualsiasi ragazza, perché il suo rispetto per le donne andava oltre qualsiasi cosa, non riusciva a restare indifferente dinanzi a certe situazioni.

Andrea però questo non poteva saperlo, e cosa peggiore era fatto così, era quasi sempre nervoso, e negli ultimi tempi aveva lasciato anche la palestra, il suo unico sfogo, per non rischiare di riversare la sua rabbia sulla donna che amava.

Che poi, amore, se solo l'avesse rispettata ed amata sul serio il pensiero di scaricare la rabbia su di lei non l'avrebbe nemmeno sfiorato, non che la picchiasse, ma con le parole molte volte ci andava giù pesante.

Mentre Andrea pensava a chi potesse essere quel ragazzo che aveva sentito per cellulare, Angelica usciva per la decima volta da quel camerino, sotto lo sguardo attento dei due 'amici' se cosi poteva definirli.

-Questo me piace Vic- Disse Damiano alla bionda.

-No, è troppo scollato- Disse Angelica guardandosi allo specchio.

-Se ce sta da fa vedè perché non lo fai vedè?- Disse Damiano alzandosi dal divanetto e raggiungendo la ragazza.

Si posizionò giusto dietro di lei, che non ci aveva nemmeno fatto caso, troppo presa dall'aggiustare il vestito, per fare in modo che non lasciasse troppa pelle scoperta.

Damiano spostò le mani della mora, che sgranò gli occhi nel preciso istante in cui sentì le mani del ragazzo sul suo stomaco.

Lui continuò tranquillo quello che aveva intenzione di fare.

Guardò Angelica ed il vestito attraverso lo specchio e lo aggiustò proprio sotto il seno. La ragazza era imbarazzata tanto che le sue guance presero subito un colore più acceso.

Ma non si sentiva infastidita dal tocco del cantante, era stranamente delicato, come se avesse paura di fare qualcosa di sbagliato. 

Eppure lui era Damiano David, lui non aveva paura di niente, figurarsi del toccare una donna.

-Mi vergogno...- Sussurrò Angelica guardandolo per la prima volta negli occhi, sempre tramite lo specchio.

Damiano sorrise leggermente, e ripeteva nella sua mente la frase 'mi vergogno' così come l'aveva pronunciata la ragazza. Ripensando al fatto che al giorno d'oggi erano poche le ragazze che si vergognavano di mostrare il proprio corpo.

Damiano aveva visto una luce in quella ragazza, che probabilmente nemmeno lei aveva visto, le sembrava una di quelle che passava inosservata, la brava studentessa, educata, con dei genitori molto protettivi. 

Ma sapeva che con l'aiuto di Victoria avrebbe imparato a credere in se stessa, a vedere la sua bellezza e a capire quanto valeva davvero.

Una vocina nella testa di Damiano diceva 'Ao ricordate che è solo Victoria mica il genio da a' lampada' ma lui la archiviò immediatamente, continuando ad osservare lo spettacolo che aveva davanti, ovvero Angelica che si guardava allo specchio mordendosi il labbro inferiore e facendo 'no' con la testa e Victoria che cercava di convincerla alle sue spalle.

Lui torno a sedersi, con un mezzo sorriso, quella ragazza aveva bisogno di aiuto sul serio, per fortuna aveva trovato una ragazza come Victoria, che avrebbe sicuramente potuto aiutarla ad essere più estroversa.

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora