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Angelica rimase immobile a guardare la dottoressa. Quella frase risuonava nella sua testa per l'ennesima volta.

Aveva gli occhi sgranati e non riusciva a proferire parola. Rimase così per qualche secondo, poi riuscì a dire qualcosa di impercettibile.

-Cosa?- Chiese in un sussurro.

-Sei incinta tesoro, di due mesi- Sorrise ancora, e quel sorriso per Jacopo stava diventando snervante.

-Mi scusi...ma non è possibile, non ho mai saltato un ciclo e non ho alcun sintomo, ne è sicura?- Chiese Angelica spalancando gli occhi.

-Sono sicurissima, non tutte le donne hanno sintomi allarmanti all'inizio di una gravidanza, e poi non è possibile che tu abbia avuto il ciclo, sei sicura di questo? Magari erano solo perdite?- Chiese convinta di quello che le stava dicendo.

Angelica ci pensò, ed effettivamente non aveva molto dolore rispetto alle altre volte e il flusso non era il solito, al contrario molto debole.

-Forse ha ragione, ma a me faceva male anche la pancia- Disse.

-Okay tesoro, tranquilla, il mal di pancia era probabilmente legato ad altro, magari a qualcosa che avevi mangiato, non capita spesso di avere delle perdite in gravidanza, ma capita comunque, ti assicuro che sei incinta... guarda qui- Le diede l'ecografia.

-Un piccolo feto di appena due mesi- Sorrise guardando entrambi.

Solo allora Angelica si ricordò che al suo fianco c'era Jacopo, si guardarono per qualche istante senza dire niente. Non sapeva se essere contenta o meno di quella notizia, ma c'erano tante cose in ballo...

-Devi dirglielo- Disse solo il ragazzo.

Angelica lo guardò, ma non aveva una risposta da dargli al momento, ringraziò la ginecologa e tornò nella sua stanza, con quell'ecografia stretta fra le mani.

Si sedette sul letto di quella camera che le sarebbe appartenuta per qualche giorno.

Avrebbe dovuto portare l'ecografia alla dottoressa Roberti, ma non smetteva di fissarla, dentro di lei c'era qualcosa che cresceva e che lentamente prendeva forma e lei non si era accorta di nulla.

Si sentiva una stupida, ma non poteva fare altro che sorridere davanti a quel pezzettino di carta.

-Tutto bene?- Sua madre stava parlando con Jacopo qualche camera più avanti alla sua.

Solo in quel momento sembrò pensare a Damiano, quel bambino era suo e di Damiano e non sapeva cosa fare con lui. 

La prima cosa che gli aveva detto Jacopo era quella di dirglielo, ma Angelica non ne era sicura per niente, lui l'aveva lasciata e non la amava più, quel bambino non sarebbe stato la scusa perfetta per tornare insieme a Damiano.

Non sapeva neppure come avrebbe reagito il cantante, si fece un paio di conti e si rese conto che per il ritorno di Damiano lei sarebbe stata ormai all'ottavo mese inoltrato, non era sicuro che i ragazzi ci mettessero sei mesi, Victoria le aveva detto che potevano impiegarci anche di più, stavano allentando un po' la presa, nel senso che suonavano solo due o tre volte la settimana.

Se si fosse impegnata Damiano non lo avrebbe scoperto. Certo, una volta nato il bambino o la bambina non avrebbe potuto fare altro che scoprirlo da sé, ma Angelica aveva appena deciso. 

Non gli avrebbe detto niente, assolutamente niente.

-Amore, come stai? Mi sono preoccupata tantissimo, perché piangi?- La madre la abbracciò e Jacopo le fece di no con la testa.

Non le aveva detto niente, ed era sicuramente meglio così, era una cosa che doveva fare Angelica. E lui lo sapeva.

-Vi lascio sole, vado a prendere un caffè, voi volete qualcosa?- Disse sullo stipite della porta.

-No grazie- Dissero entrambe al ragazzo, che uscì dalla stanza.

La madre di Angelica si sedette accanto alla figlia, che aveva il volto ricoperto di lacrime, avrebbe dato qualsiasi cosa per avere Damiano al suo fianco, nonostante fosse ancora arrabbiato con lui e non voleva che lui lo scoprisse, avrebbe fatto qualsiasi cosa per avere un suo abbraccio, per sentirsi dire che andava tutto bene, che c'era lui al suo fianco e che non doveva preoccuparsi di niente, perché lui l'amava.

Piangeva perché per la prima volta dopo tanto tempo si era resa conto di quanto le mancasse e sapere di avere suo figlio in grembo non aiutava molto. 

Si era resa conto per davvero di come lo aveva trattato quell'unica volta in cui si erano sentiti, che aveva provato a soffocare l'amore che provava per lui con la rabbia e la delusione che gli aveva causato un'unica volta.

Se gli avesse dato un'opportunità magari sarebbe andata meglio, magari Angelica avrebbe almeno avuto l'amicizia del ragazzo.

La scelta di non dirgli niente non era facile, voleva rivederlo. Ma no, conosceva Damiano e nonostante non l'amasse più avrebbe deciso di restarle accanto, e lei voleva che lui l'amasse, non che stesse con lei per il senso del dovere.

E poi non avrebbe comunque potuto fare niente, era in giro per l'Europa e di certo non poteva tornare a Roma solo per quel motivo, era stupido anche solo pensarci.



AUTRICE:

Salve a tutte, so che non pubblico da un po' e mi dispiace molto, in questo ultimi giorni sono stata occupata e mi sono concentrata maggiormente sull'altra storia che sto scrivendo.

Sono qui per augurarvi un buon 2021, sperando che quest'anno sia migliore di quello che tra qualche ora ci lasceremo alle spalle.

Tanti auguri a tutte voi e grazie sempre per il sostegno.

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora