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Mezz'ora dopo, minuto più, minuto meno, Angelica stava raggiungendo camera sua, dove aveva lasciato Damiano qualche tempo prima.

Lo trovò steso sul suo letto, con un braccio sotto alla testa, mentre fissava il soffitto, le venne da sorridere, non riusciva ad essere arrabbiata per troppo tempo, almeno non con lui. 

Senza fiatare si stese al suo fianco, poggiando la testa sul suo petto e sentendo i battiti del cuore del ragazzo aumentare leggermente.

Lei disegnava cerchi immaginari sul petto di Damiano e lui si rilassava al suo tocco. Poggiò il suo braccio sulla spalla della ragazza e poi le baciò la fronte.

-Resti qui stanotte?- Chiese dopo qualche minuto di silenzio, in cui si sentivano solo i loro respiri e i battiti del cuore di entrambi.

Quando lui non rispose, lei si sedette nuovamente sul suo ventre, lui annuii semplicemente.

Lei fece per scendere, quando improvvisamente lui cedette e finì sopra di lei. Le bloccò i polsi sopra la testa.

-Che non ti venga mai più in mente il fatto che io non voglia stare con te, in tutti i sensi, lo sai bene che sto morendo dalla voglia- Disse baciandole la guancia.

-Allora perché mi rifiuti? Non mi sento bene quando succede, mi sento come se ti stessi implorando, come se la nostra relazione fosse a senso unico- Finalmente lei gli fece presente i suoi sentimenti e come si sentiva quando lui la 'trattava' così.

Lui sbuffò, non perché fosse scocciato, bensì perché stava per dire qualcosa di troppo sdolcinato anche per quella 'nuova' versione di se stesso.

-Perché provo qualcosa di forte per te, non voglio ridurre tutto al sesso, mancherei di rispetto a tutti e due- Ammise guardandola.

Angelica finalmente capì qual era il problema e gli sorrise debolmente.

-Anche io provo quei sentimenti, e non voglio ridurre tutto a quella cosa che hai detto tu, ma semplicemente sono arrivata ad un punto in cui mi sento pronta a condividere con te qualcosa di più grande- Arrossì leggermente, ma nessuno dei due ci fece veramente caso.

Lui non l'aveva mai vista in questo modo, era sempre stato qualcosa di fisico, lo aveva sempre fatto per soddisfare i suoi bisogni, la condivisione era qualcosa che stava iniziando a provare in quel momento, eppure moriva dalla voglia di condividere quel qualcosa con Angelica.

Certo, aveva avuto una storia importante anche con Lucrezia e non avrebbe mai provato a minimizzare quello che c'era stato fra di loro, lui la amava, era tutto per lui, ma dopo di lei non c'era stato niente di serio, solamente qualche notte in compagnia di ragazze diverse, prima di Angelica.

Non avrebbe mai pensato di potersi innamorare ancora una volta, forse ancora di più.

Lui sorrise, lei anche. 

-Quindi che si fa?- Damiano chiese.

-Niente Damià, n'se fa niente- Rispose ridendo.

-Tutto sto discorso e poi n'famo niente?- Le pizzicò il fianco.

-Un giorno di questi dovrai spiegarmi come fai- Rise poggiando le sue mani sul viso del ragazzo.

-A fare cosa?- Si teneva con le braccia, in modo da non pesare su di lei.

-A passare dall'essere sdolcinato a fare ste battute del cazzo- Rise lei

-Il fascino del bello e dannato.- Si pavoneggiò.

-Ma te prego, tu? Al massimo bello e cretino- Rise.

-Ah, però so bello- Ammiccò lui.

-Mai detto che sei brutto- Si difese.

-Comunque amò, t'ho detto pure che sei cretino- Gli diede un pugno giocoso sulla spalla.

-Un difetto dovevo pure avercelo- Rise.

-Solo uno?- Alzò le sopracciglia cercando di restare seria.

-Stronza- Rise stavolta anche lui prima di baciarla.

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora