-14-

1.8K 60 44
                                    

Il tragitto in macchina fu abbastanza silenzioso. Victoria era seduta dietro, ed aveva fatto sedere Angelica accanto a Damiano.

Non sapeva nemmeno lei perché stava facendo tutto questo eppure vedeva Damiano parecchio divertito dalla ragazza, ma lo conosceva bene da sapere che non l'avrebbe presa in giro, che non l'avrebbe ignorata come faceva il resto del mondo.

Ad interrompere il momento di riflessione della bassista fu il cellulare di Angelica.

-Chi è amo'- Chiese Vic alla mora, che non diede troppo peso al soprannome che le era stato affibbiato.

-Andrea...- sospirò lei sovrappensiero, non dando troppa importanza al fatto che la bassista non conoscesse il ragazzo.

-Chi è?- La bionda era confusa.

-Il mio ragazzo- Sussurra lei prima di rispondere.

Victoria e Damiano ascoltarono attentamente la conversazione, che pian piano prese una piega che alla bionda non piaceva affatto.

La voce di Angelica si abbassava sempre di più, limitandosi a rispondere a monosillabi, mentre dall'altra parte si sentiva una voca furiosa che non faceva altro che urlare.

Nel momento in cui Damiano guardò la ragazza al suo fianco facendo un'espressione strana Vic si accorse che c'era qualcosa che non andava, più di quanto lo pensasse prima.

Si sporse in avanti e si rese conto che Angelica aveva gli occhi lucidi.

Damiano accostò e le sfilò il cellulare da mano, lo poggiò al suo orecchio e inizio a parlare con voce abbastanza alta.

Victoria dal canto suo non aveva ascoltato molto della conversazione, dato che dal sedile posteriore non era semplice capire molte parole.

-Ma te senti quanno parli? Stai a fa n'bordello solo perché sai che lei po' n'te dice niente. N'te nteressa chi so, famme er cazzo de piacere de moderà i termini co' 'na ragazza, n'so tutte come sta' qua- Damiano ripassò il cellulare alla bionda che si asciugò velocemente una lacrima voltandosi verso il finestrino.

Si era mostrata debole ancora una volta, in quella macchina non volò più una mosca fino al parcheggio del centro commerciale, dove Damiano, ancora innervosito dalla conversazione spense la macchina ed uscì prendendo una sigaretta.

Victoria uscì dalla macchina immediatamente, mentre Angelica non mosse un dito, restando dov'era.

-Damià che cazzo è successo?- La bassista chiese spiegazioni al suo migliore amico.

-L'amica tua è fidanzata co n'cazzone. Stava tutto n'grifato e je stava a lancià i peggio insulti. N'potevo fa finta de niente- Disse prima di accendere la sua sigaretta.

Victoria lo guardò per qualche secondo, dopo poco sospirò e rispose all'amico.

-Vabbè Damià hai fatto bene, sta tranquillo co' lei ce parlo io- Il moro annuì e si appoggiò alla macchina.

Lei andò a recuperare la sua amica, questa volta, a differenza di ciò che pensava non stava piangendo, fissava un punto vuoto.

Aprì lo sportello della vettura e la mora iniziò a guardarla.

-Forza, che aspetti?!- Le disse Vic facendole segno di scendere dalla macchina.

Angelica esitò per qualche secondo, ma poi sorrise alla ragazza e scese dall'automobile.

-Va tutto bene?- Le posò una mano sulla spalla sorridendole dolcemente.

-Si, mi dispiace avergli causato problemi- Indicò con la testa il retro dell'auto, dove si trovava il cantante.

-Ma scherzi? Damiano ha solo fatto quello che andava fatto- Sorrise in modo tranquillo.

-Non doveva farlo lui Victoria, dovevo essere io a...- Cercò di spiegarsi ma la bassista la interruppe.

-Adesso non pensarci, non è successo niente. Raggiungiamo Damiano che è meglio- Chiusero lo sportello della macchina e in silenzio si avvicinarono al ragazzo.

Aspettarono che Damiano finisse la sigaretta prima di entrare nel centro commerciale.

Angelica secondo la sua nuova amica era leggermente più tranquilla, sorrideva e Damiano per qualche strano motivo era un po' nervoso e distante, anche se durò poco.

 Aveva un carattere fantastico, era pur vero che era molto testardo ed orgoglioso, ma continuava ad essere l'amico che tutti avrebbero voluto secondo la bassista.

Proprio quest'ultima trascinò i due in uno dei tanti negozi d'abbigliamento, prendendo moltissimi vestiti da far provare ad Angelica, Damiano decise di aiutare la bionda. Lasciando Angelica seduta su uno dei divanetti accanto ai camerini di prova.

Quando tornarono la mora li guardò ad occhi spalancati, non poteva credere ai suoi occhi.

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora