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Qualche mese dopo...

Angelica e Damiano dopo qualche settimana passata a casa del ragazzo erano riusciti a trasferirsi nella piccola villetta che il cantante aveva precedentemente acquistato.

Riuscirono ad arredarla in un paio di settimane e stabilirsi lì subito dopo, quindi le cose per loro andavano a meraviglia.

Damiano continuava a fare quello che aveva sempre desiderato fare: cantare. Aveva provato  in tutti i modi a conciliare la sua vita privata con la carriera artistica e ci stava riuscendo a dirla tutta.

Si stava impegnando a finché per gli altri tre ragazzi non cambiasse assolutamente nulla e così era stato.

Continuavano a suonare, provare e comporre insieme, l'unica cosa che era cambiata davvero era che il più delle volte si vedevano a casa di Damiano ed Angelica oppure in sala prove.

Molto dipendeva da come andavano le loro giornate.

I ragazzi avevano allestito una vera e propria sala prove nel garage dei due, era davvero carina ed accogliente, anche se forse un po' buia, nonostante tutte le lucine e lampadine varie che avevano inserito.

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Era domenica, ma non una qualsiasi,  era proprio in quel giorno che Nicole compiva otto mesi.

Angelica non aveva organizzato niente di particolare, aveva invitato a pranzo la sua famiglia e quella del ragazzo.

Angelica aveva avuto modo in quei mesi di parlare con sua madre e grazie alle sue medicine e alle terapie che stava seguendo le cose sembravano andare molto meglio.

Angelica non poteva essere più contenta, ed il front-man con lei.

Damiano si era proposto di occuparsi del pranzo, Angelica avrebbe solamente dovuto fare la spesa.

Le mamme dei due avevano pensato al resto del pranzo per non affaticare troppo i ragazzi, che erano alle prese con la loro prima figlia.

-Dam, Nicole dorme ancora- Disse scendendo le scale di corsa.

-Ce credo, so le cinque e mezza der mattino- Disse stropicciandosi gli occhi.

-Come cazzo fai ad essere così attiva dopo che stanotte non avemo chiuso occhio Angè- Disse guardandola mezzo addormentato.

Si sedette accanto a lui sul divano, poggiò la testa sulle gambe del ragazzo e i piedi sul bracciolo del divano.

-Non hai dormito nemmeno tu?- Chiese curiosa.

-Cazzo voi dormì co quel pianto- Rispose subito.

-Guarda il lato positivo, la voce l'ha ereditata da te- Lo guardò prendendolo in giro.

-Sisi amò, n'arto poco a mannamo a fà lirica, che dici? Ah no meglio! A mannamo ai provini de X-Factor- La prese in giro dandole una spinta sulla spalla.

-È un'idea- Fece spallucce.

Si guardarono per qualche istante prima di scoppiare in una grossa risata.

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora