Approfittando dello shock degli Uomini che scortavano i trabucchi, che si erano visti crescere davanti il muro di rami e subito erano stati circondati dal fuoco, Sjili uscì dal bosco lanciandosi a capofitto tra le fiamme che cominciavano a divampare, e subito le lingue ardenti svettarono alte nel cielo e presero a danzare, abbracciando via via i trabucchi vicini.
Gli Uomini si accorsero allora del gruppo di sabotatori e li costrinsero a uscire allo scoperto, mentre Erya continuava a comunicare con gli alberi perché li aiutassero a tenere lontani i soldati. Questi, attirati dalle grida dei compagni, si gettarono dapprima contro il muro di rami senza riuscire a crearsi un varco e poi cercarono di raggiungere la retroguardia attraverso il bosco; ma gli alberi non resero loro la vita facile, e si prodigarono in ogni modo per fermarli, costringendoli a farsi strada con le armi, con scarsi risultati.
Quelli che scortavano le catapulte, però, erano tutt'altro che inermi e avevano dato vita a uno scontro acceso e violento. Elfi, Uomini e Feark erano impegnati a difendersi e ad allontanare gli avversari dalle macchine in fiamme.
Ashira si batteva; in pochi minuti si fece notare per la sua abilità di spadaccina, tanto che nessuno degli avversari reggeva il confronto per più di qualche secondo.
Sjili, dal canto suo, si stava mostrando perfettamente in grado di difendersi da solo: le vampe formavano un preciso cerchio attorno a lui, e nessuno avrebbe potuto raggiungerlo all'interno di quella prigione ardente senza rischiare la vita. Le lingue di fuoco avevano ormai lambito anche le catapulte più lontane, e l'incendio assumeva proporzioni spaventose. Eppure, non una sola fiammella lambiva le chiome degli alberi e il fuoco non rispondeva al comando del vento che faceva fremere le chiome.
Le frecce giunsero improvvise, lanciate dai guerrieri bloccati dagli alberi del bosco. Due Uomini crollarono a terra colpiti a morte, e Ashira schivò un dardo che con un sibilo attraversò l'aria a pochi centimetri dal suo collo.
Erya, che non poteva più aiutare in altro modo gli alleati, afferrò l'arco e prese a rispondere agli arcieri nemici.
Ma il piccolo gruppo di alleati non poteva reggere a lungo quella situazione: l'inferiorità numerica era troppo marcata e le frecce continuavano a piovere, poco precise ma pericolose.
Quando anche un Elfo e un Feark furono abbattuti Ashira comprese che era giunto il momento di ritirarsi
«Sjili!» gridò. «Vieni fuori, ce ne andiamo!»
Poi ordinò ai compagni di indietreggiare, e tutti presero a correre verso Darmet in una fuga disordinata e precipitosa. Solo gli Elfi rimasero ancora qualche istante accanto alle fiamme per coprire Sjili e dargli modo di correre nel bosco assieme ad Ashira, poi presero a fuggire anche loro verso la città.
Erya veniva per ultima, dopo essersi accertata che nessuno fosse rimasto indietro. Cominciò a correre attraverso gli alberi che li avevano protetti, voltandosi solo un attimo per vedere gli scheletri anneriti e fumanti dei trabucchi che Sjili aveva distrutto; un moto di orgoglio e di esultanza le riempì il cuore e diede maggior forza ai suoi passi, mentre un nugolo di frecce lanciate nella sua direzione volava tra le piante. Ne sentì il sibilo, ma non se ne preoccupò né si fermò. Si accorse appena del dolore alla mano, e si concentrò solo sulla corsa verso la salvezza.
Le voci degli Uomini di Surna giungevano alle sue orecchie sempre più flebili e indistinte. Le grida si placarono lentamente, fino a spegnersi; ormai gli unici rumori che sentiva erano quelli dei suoi passi che echeggiavano nel sottobosco.
Si fermò, a corto di fiato, dopo un tempo che le parve infinito, e si guardò attorno: non vide nemici, ma anche i compagni erano scomparsi. Sapeva che erano in salvo e conosceva la direzione da seguire per raggiungere Darmet, e questo la rincuorò. Ma la lunga corsa le aveva lasciato un senso di soffocamento e i polmoni in fiamme: sentiva il sapore del sangue in bocca e la testa pesante.

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Il Cuore di Djinora
FantasyIdemar vuole scoprire il significato del segno che lo accompagna fin dalla nascita. Erya ha dovuto nascondere per tutta la vita le proprie capacità a causa della paura che quelli come lei - conosciuti con il nome di Diversi - infondono nella gente. ...