Idemar sollevò il bastone, pronto a pararne i colpi, e il gesto scatenò l'ilarità dell'uomo, che borbottò qualcosa a proposito di diavolerie elfiche. Poi menò un fendente che Idemar fu pronto a intercettare. L'urto fu violento e fece tremare a lungo i polsi del ragazzo. Ma, come aveva sospettato, nemmeno il ramo dell'Ilinwe poteva spezzare quella lama, dotata di chissà quali capacità e forgiata da chissà chi, utilizzata sempre e solo per portare morte e distruzione. E Idemar comprese di non avere alcuna possibilità di sconfiggere Hodger in duello; però poteva tentare, con l'aiuto del Cuore di Djinora, di limitare i danni e tenerlo a bada per un po'. La pietra lo aiutò dove da solo non sarebbe riuscito, donandogli riflessi pronti e suggerendogli le mosse da fare. Parò ogni colpo dell'avversario e riuscì persino a ferirlo, anche se solo di striscio e in modo lieve. L'energia che gli veniva dal Cuore di Djinora sembrava inesauribile, e Idemar non sentiva la stanchezza, ma sapeva che avrebbe avuto il suo prezzo: non poteva continuare a lungo senza debilitarlo, come in passato. Seppe che la pietra lo stava sostenendo cancellandogli la sensazione di affaticamento, ma che il suo corpo sarebbe crollato per lo sfinimento molto presto, se non avesse trovato il modo per evitarlo.
Re Hodger, sprovvisto di "diavolerie elfiche", mostrava i primi segni della fatica; i suoi movimenti si facevano sempre meno precisi e più lenti, e Idemar riusciva a parare i colpi senza problemi, tanto che cominciò a pensare di poterlo sconfiggere.
L'ennesimo affondo fu schivato da Idemar con uno scarto laterale. Mentre Hodger risollevava la spada, il ragazzo fece un veloce giro su se stesso e lasciò cadere un colpo secco del bastone sul re, battendo la spada vicino all'elsa. Con un grido di dolore e rabbia Hodger mollò la presa, e la spada crollò a terra con un tonfo sordo. Subito Idemar sollevò il bastone e puntò la sfera contro la lama; in un bagliore di luce il ramo dell'Ilinwe ebbe la meglio, e della spada non restò traccia alcuna.
Per qualche istante Hodger rimase immobile, sopraffatto dallo stupore per quell'esito inatteso, ma non aveva ancora sfoderato l'arma più potente; subito riprese il controllo della situazione, e la sua risata risuonò tetra nella testa di Idemar, che cominciò a sentirsi confuso.
Hodger non si era dimostrato un guerriero imbattibile, era riuscito infine anche a disarmarlo e renderlo inoffensivo; nonostante ciò il re di Madaris non aveva mai perso la calma e la convinzione di essere l'unico possibile vincitore di quella guerra. Era certo di essere stato lui ad allontanare il ragazzo dal campo di battaglia e di averlo sotto il suo controllo. Eppure Idemar sapeva che non era così: aveva ascoltato il Cuore di Djinora, che lo aveva invitato a dirigersi in quella zona. E, come sempre, quello aveva avuto ragione, perché, se non l'avesse fatto, Hodger sarebbe giunto fino al luogo in cui i due schieramenti si scontravano, frantumando il già difficile equilibrio.
Eppure aveva l'impressione che Hodger non mentisse, che davvero avesse desiderato incontrarlo. Glielo leggeva nello sguardo fiero, in quegli occhi grandi dal colore indefinibile, sereni e penetranti, che parevano poter leggere l'animo dell'avversario. Se ne sentiva attraversato, intrappolato, e non sapeva come liberarsene, poiché non era nemmeno in grado di distogliervi lo sguardo.
Il re sorrideva, e i suoi occhi sorridevano con lui, lieti e brillanti. Idemar li vide scintillare e trasformarsi: erano occhi amichevoli, innocenti, da bambino. In lui rivide gli Isidrani, costretti a combattere e morire per proteggere il loro bosco e le loro case, e Sjili, trascinato a forza in quella guerra dopo un'infanzia segnata dalla tragedia, come la sua.
In quel momento non ricordava nemmeno chi avesse costretto il giovane amico a combattere, e non aveva importanza. Faceva parte delle ingiustizie che si perpetravano in quei tempi oscuri, in cui briganti sconvolgevano la vita dei tranquilli villaggi rapinando e uccidendo senza che nessuno facesse qualcosa per evitarlo.
STAI LEGGENDO
Il Cuore di Djinora
FantasyIdemar vuole scoprire il significato del segno che lo accompagna fin dalla nascita. Erya ha dovuto nascondere per tutta la vita le proprie capacità a causa della paura che quelli come lei - conosciuti con il nome di Diversi - infondono nella gente. ...