ROOKIE VIP #3

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FREDDIE LOMAX P.O.V.

L'anno scorso ho lottato contro una professionista di wrestling femminile, sono stato drogato e sequestrato da un pazzo terrorista, infine ho rischiato di morire fulminato per vedermela contro Simon Murphy. Ma non è niente in confronto a quello che sto vivendo questa mattina. Ho chiesto a Lester di accompagnarmi per i corridoi della Harper fino in classe. Ho bisogno di lui oggi, più che mai. Avevo paura che non lo capisse e mi prendesse in giro. Cosa che per fortuna non è accaduta.

«Ti guardano tutti, Freddie!» Ecco, appunto. Ma perché mi stanno guardando? E perché mi guardano come se fossi un nuovo studente? Sono sempre io, Freddie Lomax, lo stesso studente invisibile di questi ultimi anni. Ho avuto la mia dose di notorietà – parlo sempre dell'anno scorso, quando Baby Lynn mi ha insegnato come giostrare i social in un certo modo – ma non eravamo certo a questi livelli. Mormorii, bisbigli, occhiatine. A ogni passo che faccio sento ripetersi le stesse parole: "eccolo, eccolo, è lui!"

«Mi sento Harry Potter» confido a Lester, al mio fianco. Mai il corridoio della Harper mi è sembrato così lungo. «Invece credo che tu sia più come Kutniss di Hunger Games.Non dico che guiderai una rivolta, ma come lei vieni dal fondo della piramide e ora sei in cima. Senza offesa, eh?» Non mi offendo. Anzi credo che Lester abbia centrato in pieno con il suo paragone. Spiegherebbe come mai oggi fra gli studenti sia esplosa la marea di giacche jeans, nonostante fuori la temperatura sia così bassa. Sanno che io amo le giacche jeans. Le hanno messe per me, sfidando il freddo e la possibilità di soccombere alle prime influenze stagionali. Lo hanno fatto per me!

Finalmente siamo alla fine del corridoio. In quel momento arriva un messaggio di Baby Lynn. Mi chiede dove sono. Che domanda! Le rispondo e lei visualizza all'istante. Mi manda un altro messaggio in cui mi ordina di non entrare in classe. So che è un ordine perché ci sono due punti esclamativi alla fine. Se ce ne fosse stato uno, sarebbe stata la classica esclamazione. Se ce ne fossero stati tre, sarebbe stato un modo per sottolineare lo stupore del momento. Due punti esclamativi sono un ordine diretto e perentorio. Aspetto sulla soglia e vedo Baby Lynn e la Cerchia sfilare per i corridoi. I loro passi sono accompagnati dagli stessi sguardi e mormorii che ho provocato io, forse anche più intensi. Ma a loro questo non sembra pesare. Sono abituati a essere guardati, amati, venerati. Sono io quello che non c'entra nulla.

«La prossima volta devi aspettarci fuori. Noi entriamo tutti insieme.»

Il tono di Baby Lynn è freddo, come un rimprovero formale. Non è arrabbiata, è delusa. Il che è molto peggio. Sembra accusarmi di non prendere la cosa seriamente. Le chiedo scusa, sperando di non aver rovinato tutto già al primo giorno. Lei non risponde. Si limita a chiedermi di entrare per ultimo dei sei. Del resto sono l'ultimo arrivato, posso capirlo. Sento di dover obbedire senza troppe storie e prendo il mio posto. Entriamo e ci dirigiamo verso i banchi alla finestra, i banchi riservati alla Cerchia. Guardo in direzione di Lester, chiedo scusa pure a lui. Non mi fa pesare il mio cambio di posto, mima con le labbra che non ci sono problemi. Prendo posto accanto a Baby Lynn, che mi tende la mano e me la carezza con il pollice. Le chiedo di nuovo scusa. È tutto nuovo per me, devo ancora imparare. «La prima volta passi, Matricola,» dice sottovoce Jimmy, seduto alle mie spalle: «ma alla prossima sono cazzi, se non ci aspetti!»

Provo a guardare il lato positivo: è grazie a Jimmy se mi hanno chiamato Lomax il vigliacco per quasi due anni. Matricola è un passo avanti! Un ragazzo che non conosco (non credo sia in classe con noi) si avvicina. Chiede se sia possibile fare una foto alla nuova Cerchia. «Più che possibile!» risponde Barbie, sorridente. Tutti si mettono in posa per lo scatto del cellulare. Così faccio anche io.

Il riconoscibile verso del fischietto dei CAPS riecheggia per tutta la classe. Floyd Donovan sequestra il cellulare al ragazzo, dicendogli che potrà riaverlo a fine giornata. Da questa mattina l'uso dei cellulari è vietato durante le ore a scuola.

Nuova direttiva della detective Marshall.


***

«Quella maledettissima stronza!»

Le lezioni sono finite da un pezzo ma invece di tornare a casa siamo andati subito allo Speaky. Riunione di emergenza per discutere sulla giornata di oggi. Ho l'occasione di osservare da vicino e familiarizzare con le abitudini e le filosofie della Cerchia. A quanto pare non basta essere visti di presenza. In quello sono bravi tutti. Basta fare un giro per i corridoi e anche il più sfigato al mondo si becca uno sguardo, magari anche solo di sfuggita. Il punto è essere visti quando non si è presenti fisicamente. Esserci senza esserci. Per questo i social sono così importanti per la Cerchia. Limitare il loro utilizzo è come limitare il potere della Cerchia. Ecco perché la nuova direttiva "no social" non può che essere indirizzata contro di loro.

Di noi. Devo ancora imparare. Di noi.

Non potendo eliminare la Cerchia – Barbie ha reso nota a tutti la conversazione che ha origliato tra la detective e il preside – si sta cercando a eliminarne l'influenza che essa ha sugli studenti della Harper. Come se non bastasse, è iniziata una vera e propria compagna di diffamazione contro i suoi membri. Chris è stato affiancato da un CAPS durante la verifica di chimica questa mattina. Il CAPS non doveva sorvegliare la classe, doveva sorvegliare proprio Chris. Temeva che avrebbe utilizzato l'appartenenza alla Cerchia a suo favore e avrebbe obbligato qualcuno a fare il compito al posto suo. Chris non ne aveva alcuna intenzione, ma questo era irrilevante. Stessa sorte è toccata a Jimmy. Gli è stato affibbiato un CAPS sorvegliante durante l'allenamento in palestra, il momento in cui di solito le ragazze venivano a cercarlo più che disponibili per finire nel suo letto. Fatto che avrebbe alzato la loro visibilità e la loro popolarità. Non conta che fossero loro a cercare lui, non conta che Jimmy abbia deciso di abbandonare quella vita. Il suo CAPS sorvegliante ha lasciato intuire che Jimmy sia un pericolo per le ragazze, per questo deve essere tenuto d'occhio.

«E poi, c'è questo.» Chloe mostra a tutti noi un video sull'account di Justin Ward. Oggi non è venuto a scuola per dedicarsi a un nuovo murales. Per realizzarlo è salito molto in alto, sfidando le sue stesse vertigini, ma ci teneva che la sua opera avesse la massima visibilità. Un nuovo cerchio dorato, ma con una nuova e significativa modifica. Il cerchio è spezzato in un punto, che rende visibile il suo interno. Questi non è affatto lucente, come l'esterno. Tutto l'opposto. È grigio, sporco e privo di luce. Il cerchio d'oro era solo un cerchio di piombo verniciato. Era solo una bugia.

«Gli abbiamo proprio spezzato il cuore a quel ragazzo.» Chloe ha ragione. Tutti sapevano che Justin meritava un posto nella Cerchia. Penso che lo sapesse perfino Justin. Con il suo talento artistico, ha appena lanciato un guanto di sfida all'integrità della Cerchia. Perché riservare un posto nella zona VIP a chi della popolarità non gliene è mai importato nulla? A che gioco sta giocando la Cerchia? È ancora degna di essere il sole della Harper High School?

«Un problema alla volta ragazzi!!» Tono perentorio. Baby Lynn avrà sicuramente pronunciato due punti esclamativi. «Lomax darà prova del suo valore. Dimostrerà a voi come a tutti gli altri che è degno di stare nella Cerchia. Perciò ognuno di voi si sprema le meningi per capire come possiamo togliere questa ridicola limitazione social, perché senza di questa non possiamo fare molto.» La riunione a questo punto può dirsi conclusa. C'è appena il tempo di un ultimo commento di Barbie, che esprime il parere di tutti. «Spero tu abbia ragione Baby Lynn. Perché siamo tutti in attesa di vedere la Matricola in azione. E con tutti non parlo solo di noi cinque, ma dell'intera scuola.»

Lo sono anch'io, Barbie. Lo sono anch'io.

WIZ BLONDE (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora