ROOKIE VIP #10

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«Ma chi cazzo è il preside Hoffman?»

L'ingenuità nella domanda di Jimmy non rovina l'atmosfera festosa creatasi al VIX. Stiamo festeggiando la prima vittoria contro la detective Marshall, con fette di torta e caffè al pistacchio. Di solito andremmo allo Speaky, ma questa vittoria è stata possibile grazie all'idea di Lomax. Abbiamo quindi scelto un posto a lui più congeniale. È anche il modo più giusto per salutare la sua vecchia vita. Da quando le lezioni sono finite, nessuno lo ha più chiamato "matricola". Ora è uno della Cerchia. Ora è uno di noi.

Tra una forchettata e l'altra spiego a Jimmy che la persona citata dal signor Duke nel suo discorso è Garreth Hoffman, il preside della Harper High School durante gli anni Sessanta. Forse il peggior preside che la nostra scuola abbia mai avuto, essendo un razzista convinto e senza rimorso. Non solo avrebbe amato le iniziative della detective Marshall, ma le avrebbe addirittura esasperate. Il preside Hoffman è la più grande macchia nel passato della Harper High School, soprattutto per le vicende che legano il suo nome a un altro personaggio: Delilah Winters, la prima studentessa afroamericana a entrare nella Cerchia e che usò questo ruolo per portare avanti la causa dell'integrazione. La figura di Delilah mostra come ci siano già stati, in passato, momenti in cui la Cerchia ha messo da parte il suo principale obiettivo di popolarità per dedicarsi a battaglie più impegnative. Credo che lo scontro tra Delilah Winters e il preside Hoffman meriterebbe di essere raccontato, un giorno.

Conclusa la lezione di storia volgo lo sguardo verso Lomax. Si era allontanato per prendere qualcosa da bere ed è rimasto al bancone a parlare con Arthur. Ha uno sguardo molto corrucciato, e non capisco perché. Questa festa è per il suo benvenuto, per la grande vittoria di oggi. La prima di tante, si spera. Mi avvicino a lui. Gli chiedo che c'è che non va. Lomax mi dice di non riuscire a festeggiare come si deve. Per lui è solo una mezza vittoria, e nella metà sbagliata. Tutta la nostra fatica al Google Barn è stata sprecata. Il padre di Jack Boy ora sa dove sia. Senza contare l'orribile missione che Bobby Bello ci ha assegnato: far lasciare Jack Boy e Linda MacGrow.

Condivido i suoi pensieri, ma provo a fargli vedere il bicchiere mezzo pieno. Strano che sia io a farlo!

Come ho detto durante la prima riunione allo Speaky: un problema alla volta. Quella che stiamo conducendo è una complessa partita a scacchi. Dobbiamo soppesare ogni singola mossa, e dobbiamo goderci ogni vittoria. La mossa di oggi è stata vincente. Domani penseremo alla prossima mossa. Poi a un'altra e poi a un'altra. Ma sono certa che, alla fine, vinceremo la partita.

«Per chi?»

Lomax lascia la domanda in sospeso, come sapessi già a cosa si riferisce. Non so proprio cosa rispondere. E lui, intuendolo, continua.

«Io credo in te, Baby Lynn. E credo in quello che stiamo facendo. Ma oggi ti ho vista mentre fronteggiavi la detective. Ho visto quanto ti è piaciuto batterla. Sembravi nel tuo elemento. Molto più a tuo agio di quando ti vedo con i tuoi amici. Molto più a tuo agio di quando sei con me. Non posso fare a meno di chiedermi se questo non sia quello che volevi fin dall'inizio. Un'altra guerra. Un altro nemico da affrontare e vincere. Un altro Minimal Jack.»

Le parole di Lomax riecheggiano ancora nell'aria ma la mia mente fa fatica ad accettarle. Tuttavia, la paura che abbia centrato il punto è palpabile. Lui non mi direbbe mai una cosa simile solo per ferirmi. Se l'ha detto, l'ha pensata. E se l'ha pensata, devo aver fatto qualcosa per farglielo pensare. Sì: ho amato battere la Marshall oggi. Sì: mi è mancata l'azione durante la mia estate, dopo un anno passato a organizzare vendette e sventare piani diabolici. Ma come a un tossico manca la droga quando cerca di smettere, non posso pretendere di disintossicarmi da un giorno all'altro. E non avrei mai iniziato questa guerra di mia iniziativa. Sono stata costretta a prendere le difese della Harper. Non lo faccio per me stessa, ma per gli altri.

Sto cercando di convincere Lomax o me stessa?

Non so rispondere, adesso. I miei pensieri non possono andare oltre. L'alert nel mio cellulare mi informa che Justin Ward ha pubblicato una nuova foto. Dopo quanto accaduto con il suo murales, ho deciso di tenerlo d'occhio. Ha aggiornato il suo profilo facebook. L'espressione grave e seriosa dei suoi occhi è in netto contrasto con il blu della divisa che indossa. Un blu che ho imparato a conoscere bene.

Il blu della divisa dei CAPS.


CIAO A TUTTI!!

La prima battaglia contro i CAPS è stata vinta, ma a quale prezzo? Nella mente di Lomax inizia a serpeggiare un dubbio. E' possibile che Baby Lynn voglia solo combinare casini? Che le manchi la guerra come manca ad alcuni soldati dopo essere tornati dal fronte?

E cosa succederà ora che Justin Ward è entrato nei CAPS? Vorrà vendicarsi della sua estromissione dalla Cerchia?

E come reagirà la detective Marshall ora che si è resa conto di chi sia Baby Lynn?

Tante domande, tanto da scrivere! Come sempre potete seguire la colonna sonora dell'episodio su Spotify. Trovate il link in bacheca. E vi ricordo che potete seguirmi su Instagram! Link sempre i bacheca.

Per finire: che ve ne pare della storia del preside Hoffman e di Delilah Winters? Seguireste una piccola avventura spin-off ambientata nella Harper degli anni Sessanta? Fatemelo sapere nei commenti! Scrivete, teorizzate e complottate!

Domani inizia un nuovo episodio! A presto!

BABY LYNN

WIZ BLONDE (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora