DELETED SCENES #2

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BABY LYNN P.O.V.

Il video deepfake. Minimal Jack. WIZ. Minimal Jackie. I CAPS. Sono stati al centro dei miei pensieri per due anni. Il dolore, la rabbia, la vendetta, il rimorso, il desiderio di rimediare. Tutto questo, adesso, mi sembra così insignificante. Non riesco a pensare a nulla in questo momento. Nessuna strategia, nessun piano. Sono solo spaventata a morte.

Neanche in cento anni riuscirei a trovare le parole per descrivere la felicità che ho provato quando ho visto Barbie incoronata. Come non riuscirei a trovare le parole adatte per descrivere la mia paura. Per un brevissimo secondo ho pensato che fosse uno svenimento da gioia. Uno di quegli episodi che capitano quando il tuo corpo viene inondanto da emozioni troppo forti per poterle gestire. Come quando il cellulare deve fare un aggiornamento e ha bisogno di spegnersi. Ma quando ho visto che non riapriva gli occhi, nonostante i piccoli schiaffetti sul viso o il vento che il presentatore faceva agitando la busta con il nome della vincitrice, ho capito quanto grave fosse la situazione.

Mi sono precipitata sul palco urlando di conoscere Miss Wisconsin come fosse mia sorella. Mary Goldberg correva al mio fianco mentre digitava il 911 sul cellulare. Ho fatto indietreggiare tutti per concedere a Barbie un po' d'aria e ho chiesto se ci fossero medici in sala. Due uomini sulla cinquantina si sono avvicinati. Erano i padri di una candidata che non si era piazzata neanche fra le prime dieci, ma questa delusione non gli aveva impedito di fare il loro dovere. Hanno provato a far riprendere conoscenza a Barbie sollevandole le gambe a 45 gradi in modo da permettere al sangue di raggiungere più facilmente il cervello, controllando che le vie aeree non fossero ostruite dalla lingua e stimolando il battito cardiaco, che era molto basso. Il loro intervento è stato fondamentale fino all'arrivo dei paramedici.

L'ambulanza si è fermata al Winter Spell Hospital. Non essendo parente di Barbie non ho potuto fare il viaggio con lei. Io e Mary l'abbiamo seguita mentre avvisavamo gli altri del fatto.

Le sale d'aspetto sono un particolarissimo girone infernale. Luoghi fissati in una bolla temporale, dove ogni minuto impiega ore per scorrere. Ogni volta che la porta si apre, l'illusione che stia arrivando qualcuno per darti notizie ti trafigge come una coltellata. Illusione infranta ogni volta, ogni singola volta. I dottori che arrivano in sala d'aspetto non sono lì per te. Sono per tutti gli altri ma mai per te. E non sai se questa attesa sia un buon auspicio o una pessima notizia. Non sai se tirare un sospiro di sollievo o iniziare a piangere prima della conferma ufficiale. Puoi solo stare lì e aspettare, facendoti forza delle persone che ti sono vicine.

Così è adesso, mentre noi tutti aspettiamo. Io, il signore e la signora Evans e la Cerchia al completo: Lomax, Chris, Chloe e Jimmy. Anche Matt e Mary sono qui con noi oggi. Siamo la Cerchia passata e presente. Siamo gli dei della Harper High School. Ma ora siamo impotenti, siamo disperati. Rinunceremmo a tutto il nostro potere per avere notizie della nostra amica. Buona o cattiva che sia, basta che spezzi questa bolla infernale di silenzio.

A questo pensa il dottor Hawkins, il medico di Barbie, dopo ore di attesa. Al suo arrivo scattiamo tutti in piedi. La sua faccia scura ci fa tremare, ma le sue prime parole ci informano che Barbie è viva.

Viva, ma ancora in pericolo.

«Purtroppo la signorina Evans non ha seguito i miei consigli dopo l'ultimo episodio.» Non riesco a capire il senso di queste parole. Nessuno ci riesce. Come si è passati da un semplice caso di disidratazione a un serio problema di salute? Il dottor Hawkins chiude gli occhi e fa un profondo respiro con il naso. Intuisco dal suo linguaggio del corpo che c'è dell'altro. Qualcosa che noi non sappiamo.

«L'episodio di dicembre non è mai stato un caso di disidratazione.» Così il dottor Hawkins inizia il suo discorso, illustrando a tutti la verità. Ulteriori esami hanno evidenziato che il cuore di Barbie è ormai danneggiato, a causa dei continui sforzi fisici cui era sottoposto quando Barbie era persa nel tunnel dell'anoressia. «Le sue condizioni fisiche erano migliorate,» continua il dottor Hawkins: «ma l'anno scorso la signorina Evans ha ricominciato a provocarsi il vomito, e questo ha peggiorato irrimediabilmente la situazione.»

I signori Evans sono terrorizzati, e dal terrore passano alla rabbia. Urlano. Minacciano cause legali. Esigono sapere perché non siano stati informati. Il dottor Hawkins spiega che è stata una decisione di Barbie. Essendo lei maggiorenne, l'ospedale non era tenuto a informare i genitori. I loro discorsi sono un rumore di sottofondo mentre il mio cervello elabora i nuovi dati arrivando presto all'unica conclusione possibile.

Barbie è in pericolo di vita a causa mia.

Sono io che ho provocato la sua ricaduta nell'anoressia. Desideravo così tanto la vendetta che non ho pensato alle conseguenze. Sono una persona orribile, un mostro peggiore di quelli che ho incontrato.

«Quale ragazzo?»

Questa domanda risveglia la mia attenzione. Il vociare dei signori Evans ora si fa più chiaro. Hanno chiesto se Barbie può ricevere visite. Barbie ha chiesto di incontrare solo i suoi genitori e il suo ragazzo. Ma quale ragazzo? Barbie non ha ragazzo. Non ce l'ha mai presentato. Non ha mai detto di averne. Se ne avesse uno ce l'avrebbe detto.

«Perché non chiedete a lui?» Il dottor Hawkins indica con una penna Montblanc il giovane asiatico sulla soglia della sala d'aspetto. Un viso che tutti noi conosciamo bene.

Justin Ward!

WIZ BLONDE (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora