NEVER GIVE UP #4

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BABY LYNN P.O.V.

«Ti sta meglio di quanto pensassi!» È il commento della Marshall quando mi vede uscire dallo spogliatoio dell'American Farm con indosso la ridicola tutina dei CAPS. Vorrei controbattere, ma non lo faccio. Non voglio darle soddisfazione. E poi, a pensarci bene, questa è la migliore possibilità per studiare il nemico dall'interno. Devo restare nei CAPS per capire come distruggerli. La Marshall si fa avanti. Mi squadra con occhio clinico e un sorrisetto sprezzante. Se non sapessi che mi odia giurerei che mi ha appena guardato il culo! Prende un respiro e mi dice che, essendo questo il mio primo giorno, ci andrà leggera con me assegnandomi un compitino facile facile: la perquisizione degli armadietti.

Brutta stronza! Se vuoi guardarmi il culo accomodati pure, ma non azzardarti a prendermi per il culo! Non te lo permetto! Perquisire gli armadietti è il compito più ingrato che potesse darmi. Gli stessi CAPS lo hanno capito. È una condanna a morte per la vita sociale. Nessuno vuol più avere a che fare con te dopo una simile prepotenza. Ed è proprio questo che la Marshall vuole ottenere con me. Del resto è stata la mia popolarità fra gli studenti a impedire che la politica "no social" venisse attuata.

«So che può sembrare eccessivo,» la Marshall sta usando un tono di voce pacato e rassicurante, che tuttavia mi mette in uno stato di allerta: «ma spero comprenderai che è per il bene e la sicurezza di tutti. Quando si deve sventare una minaccia non è possibile soffermarsi sulle sottigliezze. Non lo facciamo mica perché ci piace. Lo facciamo perché è la cosa giusta da fare. E come ripeto sempre a tutti gli studenti...»

«Non avete nulla da temere se non avete nulla da nascondere.»

A completare il monologo raccapricciante della Marshall ci ha pensato Justin Ward. È entrato da una porta laterale ed ha attraversato l'intero dojo dell'American Farm con passo felpato. È rimasto alle mie spalle attendendo il momento più giusto per rivelare la sua presenza e farmi sobbalzare dallo spavento. La Marshall ha detto che i CAPS non sono poliziotti, ma sembra che questa precisazione sia sfuggita a Justin. Ha le mani intrecciate dietro la schiena ma tutto di lui evoca una posa da cadetto, sull'attenti. Il suo sguardo è rigido e fermo, come un cane in attesa del comando. La divisa dei CAPS che indossa, poi, sembra fresca di tintoria. È impeccabile.

«Presumo lei conosca già il signor Ward, Baby Lynn. Ha accettato di essere il suo partner durante la perquisizione. A dirla tutta, si è offerto volontario!»

Le parole della Marshall sembravano un presagio di sventura, che tuttavia non si è verificato. Pensavo che avrei subito qualche episodio di nonnismo, essendo Justin nei CAPS da prima di me. O magari avrebbe utilizzato il tempo del nostro giro nei corridoi per ricoprirmi di insulti. Invece da quando abbiamo iniziato mi avrà rivolto, si e no, due parole. E per come stanno andando le cose questo silenzio durerà un casino!

Anche se la Harper High School ha approvato la perquisizione degli armadietti, nessuno studente è obbligato a fornire la combinazione per sbloccare il lucchetto. Questo non fermerebbe comunque i CAPS, che hanno il permesso di aprire gli armadietti con la forza usando una chiave a pappagallo per spezzare il lucchetto sostituendolo con uno nuovo di zecca una volta conclusa l'ispezione. Ma una simile operazione richiede molto più tempo. La Marshall si augurava che gli studenti sarebbero stati più collaborativi e non avrebbero obbligato i CAPS a ricorrere a tali sistemi. Ma gli studenti della Harper non hanno alcuna intenzione di facilitare le cose ai CAPS. Ecco perché nessuno ha mai fornito la combinazione. Ecco perché siamo qui in corridoio, io e Justin, e dopo quasi un'ora non siamo arrivati neanche a un quarto degli armadietti che dovremmo controllare. La cosa però non lo scalfisce nemmeno. Justin è come una macchina: spezza, ispeziona, sostituisce e poi ricomincia. Si muove come un T-1000 nei corridoi dell'ospedale psichiatrico alla ricerca della sua Sarah Connor, che in questa analogia può essere qualunque cosa: un giornaletto pornografico, una bustina di hashish, pillole strane, una pistola, un libro dell'occulto.

WIZ BLONDE (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora