BIG TROUBLE #2

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FREDDIE LOMAX P.O.V.

"Ci sono volte in cui facciamo la Storia e ci sono volte in cui la Storia ci rende quello che siamo."

È la battuta con cui inizia la serie Designated Survivor, dopo una didascalia che spiega al meglio cosa sia un sopravvissuto designato. Voi sapete cos'è? Semplice. Se durante il suo mandato il Presidente degli Stati Uniti morisse, venisse ucciso o non fosse più in grado di portare avanti i suoi compiti da Comandante in Capo, l'idea di lasciare un vuoto di potere fino alle prossime elezioni nazionali sarebbe alquanto impraticabile. Per non dire malsana. Così in casi del genere – e abbiamo avuto dei precedenti – il Vice Presidente assume la carica di Presidente, come garantito dal venticinquesimo emendamento per garantire la continuità di governo. E se anche il Vice Presidente morisse? Al suo posto subentrerebbe lo Speaker del Congresso. E se morissero sia il Vice Presidente che lo Speaker del Congresso? Al loro posto subentrerebbe... qualcuno, non ricordo chi.

Ora immaginiamo il più catastrofico degli scenari e immaginiamolo durante il Discorso dell'Unione, discorso che il Presidente tiene di fronte al Vice Presidente, allo Speaker del Congresso e a tutti i membri del governo. Tutte le teste più importanti degli Stati Uniti d'America in una sola stanza. Se un attentato terroristico facesse saltare tutte queste teste, chi governerebbe il Paese a quel punto? Ecco perché esiste il sopravvissuto designato, un membro del governo trasferito in una località sicura e che prenderebbe in mano le redini in una simile eventualità.

Eventualità capitata a Tom Kirkman alias Kiefer Sutherland, balzato da semplice segretario a leader mondiale nel corso di due stagioni sulla ABC e in una terza e ultima su Netflix. Ultima ma senza un finale, che rabbia! Mi piaceva quella serie. Almeno la prima stagione, poi ammetto che il mio interesse è andato a calare. Ma avrei comunque voluto che arrivassero a un finale. So che i coreani vogliono realizzare un remake. Spero abbiano più fortuna.

Ora: non voglio certo paragonarmi al personaggio di Tom Kirkman, ma credo di riuscire a immaginare cosa abbia provato in quella situazione. Nelle ultime ore ho dovuto far fronte a parecchie difficoltà e prendere decisioni senza permettermi il lusso di avere dubbi. Oggi nessuno di noi è andato a scuola. Ci siamo visti direttamente allo Speaky, per mettere in atto la stategia a cui ho pensato tutta la notte. Poiché avevamo bisogno di tutto l'aiuto possibile ho invitato anche Mary Goldberg e Matt Ambrose a unirsi alla nostra ricerca. Adesso sono qui con noi con i cellulari in mano, nella saletta riservata. I primi a metterci piede anche se non più facenti parte della Cerchia. Decisione presa per necessità superiore alle regole del protocollo.

"Lomax sconvolge le regole". Niente male come titolo!

Matt in effetti non ha saltato la scuola, ma il lavoro. Ho pregato lo zio Arthur di assumerlo al VIX al posto di Jack Boy. Gli ho parlato degli sgravi fiscali che lo Stato concede agli esercenti che assumono ex galeotti, ma a lui non sembrava dare peso alla faccenda. Se suo nipote Freddie gli chiedeva un favore così grande, tanto gli bastava. Il che era un bene, visto che dovevo chiedergli un altro favore collaterale al primo, forse anche più grande. Da quando era tornato in libertà, Matt non aveva un posto dove stare. I suoi genitori non lo volevano a casa. Non lo riconoscevano più come figlio. Per i primi tempi aveva dormito in alcune case famiglia, strutture adatte a ragazzi sfortunati come lui. Ma sentiva il bisogno di ritagliarsi il proprio spazio. Così Zio Arthur ha preso una brandina e un paio di mobili al mercatino dell'usato e ha sisemato alla bell'e meglio una stanzetta nel sottoscala del VIX. Per Matt era il paradiso. Forse anche per questo debito di riconoscenza nei miei confronti ora è qui ad aiutarci. Perché io lo abbia fatto? Non certo per ingraziarmi Baby Lynn, visto che tutto ciò è capitato mentre stavamo lontani. L'ho fatto perché tutti meritano una seconda possibilità. Anche Matt Ambrose.

«Lomax, qui non caviamo un ragno dal buco!»

Il commento di Mary è calzante. Sono tre ore che giriamo a vuoto. Eppure sono convinto sia la strada giusta. Se qualcuno è entrato in piscina dalla porta sul cortile della scuola, probabilmente è stato paparazzato anche se involontariamente. L'esterno della Harper High School è stato teatro di numerosi selfie la sera del 12 dicembre. Così io e la Cerchia abbiamo chiesto agli studenti di inviarci le loro foto e i loro video, per vedere se in quel mare digitale ci sia il pesce che stiamo cercando.

Più che mare, in effetti bisognerebbe parlare di uno stagno. Al nostro appello hanno risposto in pochi. L'influenza della Cerchia è troppo diminuita in questi mesi. Un fattore che fa innervosire tutti, specialmente Chris. Lui è quello che più di tutti vuole trovare chi ha stuprato Chloe, e so bene perché. Ma non voglio salvare un amico dalla prigione per vedere un altro finirci, e con l'accusa di omicidio. Sorrido pensando a quello che ho appena detto. Ho definito Chris un mio amico. Il mondo è davvero...

«Ragazzi, forse ho qualcosa!»

Tutti quanti corriamo da Barbie. Un video boomerang di pochi secondi di due ragazze del terzo anno che fanno le linguacce (credo si chiamino Phoebe e Missy) ha attirato la sua attenzione. Non tanto per le ragazze o per i loro vestiti, ma per chi sta dietro loro due, proprio vicino alla porta della piscina. Chris non sta più nella pelle e non si censura dicendo che spera si tratti di Justin Ward, lo stronzo che ci ha rovinato la vita. Barbie lo fulmina con lo sguardo. Sono d'accordo con lei: i CAPS sono stati una spina nel fianco, si sono dimostrati in grado di coprirsi a vicenda, ma c'è un limite a tutto. Non avrebbero mai coperto uno stupro. Infatti dietro a Phoebe e Missy non c'è un CAPS. Non riusciamo a vedere il suo viso ma riconosciamo il suo abito, il suo collo taurino, la sua stazza da buttafuori.

Quello è Robert Myers!

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