Vengo sollevata come un fuscello, le mie braccia circondano le spalle muscolose del señor Montero. Non voglio più separarmi dal suo abbraccio. Nel tempo ho cominciato a considerare Raul Garcìa Montero un fratello maggiore. Nonostante io non l'abbia mai visto in volto.
Pure nella suite che ha prenotato al Googol Palace, pure in veste da camera, non si toglie la maschera da tigre associata al nome di battaglia di Blanco Jr., campione del wrestling messicano. Sulle nari rosee della tigre ha inforcato un paio di occhialini da vista stile intellettuale. Per essere un lottatore della lucha libre bisogna avere dieci decimi, si vede che sta invecchiando.
«Accomodati, bionda.» Quanto mi è mancata la calda voce baritonale di Raul. Mi siedo vicino al cassettone, lui sul divano rosso. Le camere dell'hotel hanno preso il posto dei letti a castello del dormitorio universitario. Mi ha condotto lì Tìa Soledad dopo avermi individuato alla mafia-convention e non prima di avermi rimproverato per la mia tendenza a ficcarmi nei guai.
Tìa rifornisce un piatto al buffet della suite, quindi torna da me con salatini vegani e calamari ripieni alla bolognese (qualsiasi cosa significhi). Nel porgermi il cibo, una tetta plutonica va praticamente fuori dalla scollatura che già esibiva generosamente il seno sostenuto da sportiva. Dico che sono sazia, la luchadora porta via. Pure la bella compagna di Raul, abilissima combattente nell'arena, non toglie mai la sua maschera fucsia.
«Ci siamo ritirati dalla lucha libre.» La notizia mi coglie come un fulmine a ciel sereno. Il wrestling è la loro ragione di vita, se hanno deciso di mollare il motivo sarà grave. Noto i lividi e le escoriazioni sulla pelle di Raul, ma a quelle ci hanno fatto il callo. «Sono stato disonorato.» So quanto gli costa ammetterlo. La sua voce è interrotta da un singulto. Un uomo grande e grosso come lui. Tìa si siede al suo bracciolo, le gambe aperte come farebbe un motociclista, gomiti puntati sulle ginocchia e mani congiunte verso il centro. Mi racconta quello che lui non riesce a dire. Uno sfidante misterioso si era presentato al torneo del Retaliation. Non era messicano, il fisico asciutto ma non muscoloso, indossava la maschera di un caprone nero con le corna ricurve sulla fronte. Non solo lo sfidante aveva battuto Blanco Jr., ma aveva fatto quello che nessun guerriero onorevole avrebbe mai fatto: gli ha tolto la maschera da tigre di fronte al pubblico e l'ha lanciata sulle corde del ring che gocciolavano sangue. La sua identità da lottatore non è più un segreto. Gli prometto che non guarderò mai quel video, per me lui rimane per sempre il mitico uomo tigre. Mi ringrazia, ma non tutti la pensano come me. La leggenda è finita.
Raul riprende il racconto ora che ha superato la commozione. Sul lettino medico in infermeria aveva concluso di essere stato vittima di un complotto. Il campione con la maschera di capra era stato pagato dai suoi avversari per umiliarlo. Non aveva agito da solo. Raul sospetta che sia stato aiutato da un complice. Si riferisce alla fidanzata del suo manager, Juan Morales, la donna-Fujiko che io stesso avevo incontrato l'anno prima. Juan è morto, colpito da una misteriosa freccia intinta nel curaro. A quel punto Raul e Tìa hanno deciso di cambiare aria per un po'. Sono venuti al Qwerty per comprare qualcosa che può aiutarli a salvarsi. Vedo Raul grattarsi una pustola rossa sul collo taurino. «Vai o farai tardi,» dice alla fidanzata, più giovane di lui di molti anni.
Tìa indossa un giubbotto slim da motociclista sulla t-shirt leopardata, perfetta sui suoi pantaloni aderenti in pelle rossa. «Strofina il tuo tatuaggio per me,» la prega Raul. Oltre alle polsiere d'oro, agli anelli vistosi alla mano, alle lunghe collane Cartier che le scorrono sull'ampio petto, la guapa porta un anello da piede con gioiello da un karato (regalo di Raul) sopra il disegno di un tigrotto che le risale fino alla caviglia. Dà una strofinata porta fortuna, quindi si sfila la maschera per non farsi notare al Googol Palace. Ha labbra sottili e un paio di occhi da Bambi, ammicca nella mia direzione che, per la prima volta, la vedo in volto, quindi se ne va lasciandoci un po' di privacy.
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WIZ BLONDE (Completata)
Teen FictionBaby Lynn è tornata! In seguito ai misteriosi fatti legati a WIZ l'intero anno scolastico è stato cancellato. Tutti gli studenti sono costretti a tornare sui banchi di scuola. Baby Lynn ha imparato che tutti meritano una seconda possibilità. Forse q...