FREDDIE LOMAX P.O.V.
«Okay, la situazione era questa. La strada sotto il campanile di Spring Bell è talmente larga che può atterrarci un aereo. Io però ero una testa calda e con la moto preferivo andare sui marciapiedi.» Siamo seduti al VIX. Quasi sera, intorno a noi gente in costume da Halloween. Oggi è il giorno libero di Jack Boy. Seduto con me al tavolo, è in vena di racconti. «La sera di cui ti parlo, seduto dietro di me, c'era Cassidy. Avevamo fumato, eravamo su di giri, strombazzavo il clacson come se fossi nel cortile di una pupa al nostro primo appuntamento. Dal nulla spunta questo poliziotto. Do gas, ma oramai quello aveva lanciato il manganello. Mi centra sulla nuca meglio di Occhio di Falco. Non portavo il casco, sentii il colpo ma non svenni. Fermai la moto sui due piedi. Mi voltai verso Cassidy, le sue tasche erano piene di erba, gli dissi: "fumala, mangiala, fai quello che vuoi ma falla sparire.»
Sorseggio la mia bibita, curioso di sapere come andrà a finire. «So che avrei dovuto fare il bravo, ma presi a insultare il poliziotto. Mica si può andare in giro a lanciare il manganello sulle teste dei bravi cittadini. Voleva multarci per schiamazzi notturni, ma c'era l'aggravante che stavamo senza casco. "Che importa, è notte," faccio per convincerlo, "e comunque dobbiamo solo arrivare alla fine della strada." Che dovessimo arrivare al campanile o a Winter Spell, quello comunque diceva che il casco dovevamo metterlo. C'è la multa? Certo. I punti della patente? Pure. Va bene, faccio, io la multa la prendo, tante ne ho a mai finire di multe... non pagate. Perde la pazienza, mi dice che non c'è nulla da scherzare. Io dico che questa multa voglio pagarla però i punti della patente deve toglierli a qualcun altro. Trasale. Dovevi vedere la sua faccia del cazzo. Lei dice sul serio? Come no, rispondo, le do io una patente del mio nucleo familiare. Il poliziotto urla, fa più casino di quanto ne avevamo fatto noi: la finisca, non è un circo!» Jack Boy fa spallucce. «Ho solo provato a chiedere. Comunque, il poliziotto vede che faccio Margheriti di cognome, se la fa addosso e mi lascia andare. Qual è la morale della storia? È tutta nell'erba. Non appena il poliziotto ci lascia, chiedo a Cassidy che ne ha fatto. Mi dice che in trenta secondi se l'è fatta risalire per il buco del culo. Ho controllato per bene, mi fa, penso che fino a una bottiglia di Coca Cola da due litri possa entrarci.»
Batte forte le mani sul tavolo e si piega in avanti dalle risate per la sua stessa storia. Anche io rido, sebbene non tanto da fare girare ai tavoli vicini le teste di Tritone e della donna truccata da farfalla. Non è la prima volta che sento Jack Boy nominare Cassidy, il suo migliore amico, ne parla sempre al passato e io non gli chiedo che fine abbia fatto. Si asciuga le lacrime, beve un sorso di martini. «Allora, cugino.» Di colpo si fa serio. «Cosa pensi di fare con mio padre?»
Che razza di domanda. Cosa fare con Donald Buttercup Margheriti, il Big Bas Boss di Spring Bell? «Non ti tradirei mai, Jack. Non devi chiedermelo.» Sono sincero. Non ho mai esitato, mai avuto ripensamenti. Non sono l'uomo delle strategie. «Non romperò mai il tuo fidanzamento con Linda.»
Jack Boy mi avverte. «Ci saranno delle conseguenze.» Come se non le avessi prese in considerazione. Donald Margheriti ha le prove che ho sabotato i satelliti del Google Barn. Se non faccio come dice lui, mi farà arrestare. Ricambio lo sguardo di Jack. «Un problema alla volta.»
«Non volevo sentire altro.» Jack Boy vuole il mio cellulare. Glielo consegno. Mentre compone il numero, i miei occhi si posano sulla mappa della Terra di Mezzo appesa dietro il bancone del locale. «Hey Ronny, come butta?» Capisco chi sia Ronny dal resto della chiamata. Jack Boy gli racconta per filo e per segno quello che ho combinato al Google Barn quando ho utilizzato la Coca Cola per disattivare i server della street view. Dice che sono stato io. Lo dice a un dirigente della Google Barn. Gli è andato di volta il cervello? Quando riaggancia, mi restituisce il cellulare con un sorriso. «Questione risolta.»
Il responsabile interno della Google Barn sta indagando proprio sui misteriosi danneggiamenti ai dispositivi elettronici. Ricevere una chiamata dal cellulare del principale sospettato e parlare con il figlio di un boss mafioso lo hanno compromesso. Per questo farà cadere le indagini e archivierà la pratica. Un ricatto, sì, ma a fin di bene. Per contro, Donald Margheriti non avrà più armi per ricattare me. «Come posso sdebitarmi, Jack?»
«Non ci riuscirai, Freddie. Forse era meglio per te se ti facevi arrestare.» Ride, si alza in piedi arrotolandosi il cappotto sul braccio. «Puoi cominciare offrendomi il drink.» Aspetto che il ragazzo con il copricapo voodoo si allontani dal bancone, vado a pagare. Jack Boy spende tutto quello che guadagna per il nolo della sua Lamborghini, non vuole domandare di più a zio Arthur, dovrebbe cercare un lavoro più remunerativo ma sembra che adesso stiano aprendo soltanto ristoranti italiani peggio che a New York. Una volta mi vergognavo del fatto che i miei genitori non fossero ricchi. A Jack Boy non sembra importare del denaro.
Veniamo scossi da un'assordante sirena. L'antifurto di un'automobile. Il mio allarme. La mia auto!
Mi precipito fuori. Salto in alto le panchine, schivo figuranti in costume da angelo e uniforme scout. Jack Boy corre accanto a me, scansa con meno delicatezza i pedoni, come l'uomo alla bancarella degli Hot Dog che finisce dentro la fontana. Quando arriviamo è troppo tardi.
Qualcuno ha sfondato il parabrezza della mia auto. Dal buco sul vetro vedo il mattone usato come arma, adagiato sul sedile insieme ai vetri infranti. Sul cofano hanno lasciato un messaggio. Lo apro. "Scherzetto!"
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WIZ BLONDE (Completata)
Teen FictionBaby Lynn è tornata! In seguito ai misteriosi fatti legati a WIZ l'intero anno scolastico è stato cancellato. Tutti gli studenti sono costretti a tornare sui banchi di scuola. Baby Lynn ha imparato che tutti meritano una seconda possibilità. Forse q...