WONDERKID #8

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FREDDIE LOMAX P.O.V.

Donald è proprio un ragazzino. Ha dato una sigaretta alla scimmia dietro la recinzione solo per farsi due risate vedendola fumare. Non capisco perché abbia voluto che l'accompagnassi allo zoo di Spring Bell. Comincio a intuire qualcosa quando mi consiglia di stare in disparte e va a sedersi alla panchina di fronte al reticolato degli elefanti.

C'è un uomo già seduto, lo sta aspettando. Non è solo, il suo accompagnatore è rimasto in piedi come me. Mi lancia sguardi carichi di sfida, come a dire che non ha paura di me. Beh, ci mancherebbe. Non voglio neanche stare al suo gioco. Il tizio sulla panchina che Donald è venuto a incontrare si chiama Nigel Condor, gliel'ho sentito dire durante la chiamata mentre concordavano i dettagli, prima che spezzasse in due il cellulare e lo gettasse dal finestrino.

«Da quando sei passato all'antimafia?» Donald gli parla come se lo conoscesse da moltissimo tempo.

«Non dire puttanate, Donnie. Dalla tributaria non mi smuove nessuno. Senza di me non saprebbero analizzare neanche le cartelle esattoriali di un fruttivendolo.» Così Nigel lavora per la polizia, e i due hanno deciso di incontrarsi su un "terreno neutro" dove nessuno può vederli insieme. «Non scherzeresti se sapessi quello che so io, Donnie.»

«Non tenermi sulle spine.»

Donald ha voluto che stessi nella retroguardia, ma non abbastanza da non sentire la soffiata di Nigel. «Un mio collega sta svolgendo un'indagine di routine su Nick Pastorino. Ti dice qualcosa?»

«Sono tutto orecchi.»

«Il collega ha chiesto dei controlli fiscali su Pastorino e, per fortuito caso, sai che è venuto a galla?»

«La smetti di fare domande e mi dici quello che sai?»

«Nick Pastorino è stanco di mazzette, contrabbandi e omicidi. Vuole ritirarsi a vita privata.» Nigel si aggiusta gli occhialini da vista sul nasone. «Per quelli come voi non è facile uscirne. Così Pastorino ha chiesto protezione in cambio di informazioni preziose. Ti sta vendendo la pelle, Donnie. Il tuo amico Pastorino sta spiattellando all'antimafia gli affari della famiglia Margheriti.»

«Figlio di grandissima puttana!» Reazione plausibile. Nigel è una di quelle persone che gridano viscido come le guardi e come le senti. Mi domando come faccia Donald a fidarsi. Da quel che vedo, però, ripone piena fiducia in questo truzzo informatore con i capelli lunghi e brizzolati raccolti in un codino impomatato. «Non hai fatto niente per risolvere la faccenda? Dì all'antimafia che sono rivelazioni infondate.»

«Se avessi potuto, l'avrei già fatto. Ho le mani legate, Donnie. Ho filato per un bel pezzo il federale che sta raccogliendo le informazioni sul tuo conto, ed è l'agente più integerrimo che la madama abbia mai avuto. Se mi espongo, ci finisco dentro anche io e perderesti un valido alleato. Non ho modo di ostacolarlo.»

«Onesto. Il problema è mio, me la vedo io.» Donald si fruga nella giacca. Sta per estrarre un fascio di banconote quando Nigel lo ferma: «non posso accettarli, Donnie. Niente extra, ricordi? Mi accontento del fisso che mi paghi ogni mese. Sono capitati mesi in cui non ti ho aiutato e mi hai pagato lo stesso. Va bene così. Se vuoi fare qualcosa per me, prega Gelsomino Vergine e Martire patrono dei borsalini perché stasera gli Yankees vincano la partita.»

Donald abbraccia Nigel in maniera calorosa. Non so se l'informatore debba preoccuparsi per questa eccessiva dimostrazione d'affetto. Io continuo a ignorare il suo accompagnatore. Quando se ne vanno, anche io e Donald lasciamo il terreno franco dello zoo.

«Diceva che si sarebbe prestato volontario pur di uccidere qualsiasi testimone infame.» Donald fa la voce grossa mentre lo riaccompagno in auto verso l'ospedale. Nick Pastorino è un suo amico d'infanzia, e anche se comanda una famiglia concorrente non avrebbe immaginato che sarebbe diventato una talpa. «Non gli ho mai ammazzato un familiare, non ha mai subito un torto da parte mia. Perché mi sta facendo questo?» Dopo la sfuriata, prova a farsi forza. Per quanto abbia avuto successo, rimane sempre un uomo di strada, dove è tutta questione di onore e di sopravvivenza.

«Hai preso in considerazione l'idea che Nigel Condor possa fare il doppio gioco?» Non so da dove mi è saltato fuori. Glielo domando quando parcheggio al Winter Hospital, come se dovessi qualcosa al boss dei Margheriti. «Potrebbe essere un trappola per fare scoppiare una guerra di mafia.»

Non so se è più sorpreso lui o io. Considera per un attimo la possibilità, poi scrolla le spalle. «Voi giovani vedete solo quello che volete vedere. Vi sfugge la visione d'insieme. Nick Pastorino ha un piano. E io ho l'istinto del grilletto, lo fiuto nell'aria quando sta per scoppiare il finimondo.» Mi dà un'affettuosa pacca sulla spalla. «Sei in gamba, Freddie Lomax. Non mi sarebbe dispiaciuto un figlio come te.»

Mi schiaccia l'occhio, si richiude la portiera alle spalle. Non riesco a muovere un dito. Lo vedo entrare al Winter Hospital. Si tratta di questo? Donald Margheriti, l'uomo più violento che ho conosciuto, vede in me quello che non trova in Jack Boy? Che razza di persona sto diventando se uno come lui rimane affascinato da... me?

WIZ BLONDE (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora