WIZ BLONDE (Completata)

DELETED SCENES #3

CINQUE MESI PRIMA

La festa di Halloween allo Speaky è entrata nel vivo. Seguendo il piano di Baby Lynn, la Cerchia ha raggiunto la giovanissima Connie Morrison e le hanno proposto una Golden Card: una foto con la Cerchia al completo, il passaporto non ufficiale per diventare una di loro. In cambio la Morrison dovrà fare pressioni su suo padre Albert Morrison, direttore del Thompson Correctional Institute, per concedere alla Cerchia un colloquio con Matt Ambrose. La Morrison ha accettato le condizioni senza neanche pensarci.

Scattata la foto Barbie Evans esce dallo Speaky alla ricerca di Justin Ward. Ha promesso a Baby Lynn di tenerlo d'occhio. I CAPS sono stati una spina nel fianco in questi ultimi mesi, ma Justin Ward vale quanto un intero roseto. Chissà cosa potrebbe mai combinare, anche in una situazione di tregua come una festa.

«La tua padrona ti ha mandato a controllarmi?» Queste le parole pungenti con cui Justin Ward si rivolge a Barbie, mentre passeggia solitario nel parcheggio esterno dello Speaky. Sembra non avere alcuna voglia di entrare e partecipare. Barbie fa presente che nella Cerchia al massimo c'è un o una leader, cosa molto diversa da un capo. Perché la presenza di un capo richiama la presenza di un servo e nella Cerchia nessuno è servo. Questo lui dovrebbe saperlo, visto che solo poche settimane fa smaniava dalla voglia di far parte della Cerchia. E visto che non è stato scelto ora che fa? Cerca in tutti i modi di distruggerla con i suoi nuovi amici. Molto maturo! «Vuoi un consiglio non richiesto, Justin Ward?» conclude Barbie, scocciata da tutta questa situazione: «va avanti con la tua vita. C'è di peggio che non far parte di un gruppo, anche se quel gruppo è la Cerchia.»

«Quando cresci in un orfanotrofio puzzolente invece che in una bella villa di Winter Spell capisci che il mondo si divide in quelli che hanno delle possibilità e quelli che possono a malapena sognarsele. E sai cosa sognavo, al freddo nel mio lettino? Che qualcuno scegliesse proprio me, che mi portasse via da quell'inferno. Ho dovuto aspettare dieci anni prima di essere adottato. Prima di essere scelto. Ma in fondo essere scelti non è così importante, giusto?»

Barbie non sa che rispondere. Le parole di Justin Ward l'hanno spiazzata. Non aveva mai ascoltato la sua storia né si era mai disturbata a chiederla. Solo ora capisce quanto fosse importante per lui entrare nella Cerchia. Come se farne parte fosse la prova del suo valore. Non come persona influente, capace di indirizzare i gusti e le tendenze, ma come persona in generale. Forse Baby Lynn aveva ragione a dire che i CAPS non sono il nemico, ma sta cominciando a vederla in questa prospettiva solo grazie alle parole di Justin Ward.

Che ci sia un modo per appianare le divergenze fra i due schieramenti?

QUATTRO MESI PRIMA

Dalla sera di Halloween Barbie Evans e Justin Ward si sono incontrati in gran segreto. Hanno deciso di collaborare per mettere fine a questa guerra che non sta facendo il bene di nessuno. Perché Justin ha accettato questi incontri? Perché vuole trovare un modo per mantenere in piedi i CAPS, il gruppo di cui si sente parte e di cui si considera ormai il responsabile, e porre fine a questa situazione di continua tensione. Perché Barbie ha accettato questi incontri segreti? Perché anche lei desidera la fine di questa inutile guerra, e per quanto voglia bene a Baby Lynn non vuole renderla partecipe. Lei cercherebbe subito di sfruttare questa situazione a suo vantaggio. Il modo migliore per fare gli interessi di tutti è che nessuno ne venga a conoscenza. Almeno per il momento.

Così Justin e Barbie si incontrano tutti i pomeriggi. Mai nelle stesse ore del giorno e mai nello stesso posto per più di una volta, proprio come delle spie. Sulle loro spalle avvertono una grande responsabilità. Trovare un modo per raggiungere una pace stabile, proprio come quella che in questo momento regna fra i corridoi della Harper High School. I CAPS sono più gentili con gli studenti e gli studenti sono più collaborativi con i CAPS. Una pace che non è merito esclusivo della festa di Halloween, ma degli incontri giornalieri tra Barbie e Justin.