DELETED SCENES #4

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DUE MESI PRIMA

Lo stupro di Chloe Johnson. La frattura fra Baby Lynn e Lomax. L'arresto di Jack Boy. L'impotenza della Cerchia. Il periodo in cui i CAPS sono diventati i cani da guardia della Harper High School. Questo era sotto gli occhi di tutti. Ciò che nessuno vedeva era il sentimento sbocciato tra Barbie Evans e Justin Ward. Era nato quasi per caso, dopo la terribile scoperta sulle pessime condizioni di salute di Barbie, dopo che lei aveva chiesto a Justin qualcosa di bello per allontanare dalla sua mente quella terribile verità. Si erano baciati, e da quel giorno non avevano più smesso. Continuavano a incontrarsi di nascosto, a tenere segreta la loro unione. Questa volta però non per trovare un via per la pace. Lo stupro di Chloe aveva fatto cambiare idea sia a Justin che a Barbie. La linea dura era ciò che serviva alla Harper. I CAPS erano la cura contro gli eccessi che avevano permesso le condizioni che avevano portato a un simile crimine. Una cura che non doveva mai sconfinare nella violenza – come era accaduto con Mary Goldberg, fatto di cui Justin si sentiva ancora in colpa – ma che doveva garantire la sicurezza degli studenti e proteggerli da simili pericoli.

Justin e Barbie si vedono ormai ogni giorno. Mangiano insieme, studiano insieme, vanno al cinema o passeggiano mano nella mano. Un susseguirsi di scene romantiche, come in un film strappalacrime. Manca solo la canzone di sottofondo, che probabilmente sarebbe I've Been Waiting For You dei Guys Next Door. La canzone che davano alla radio la prima volta che hanno fatto l'amore. Come in tutti i film sulle relazioni segrete provano sulla loro pelle il brivido del vedersi di nascosto, la felicità di passare insieme ogni momento possibile e il rammarico per non poter condividere questa gioia con i propri amici. Rammarico che tuttavia non fa spezzare questo segreto. Quello che c'è fra Justin e Barbie riguarda loro due e loro due soltanto. Niente gare di popolarità, niente pubblicità sui social, niente chiacchiere da corridoio. È un segreto e tale deve restare, almeno per il momento.

Justin è poi l'unico a sapere del cuore di Barbie, ed è l'unico ad accompagnarla durante le visite di controllo con il dottor Hawkins. Il suo cuore sembra resistere, ma è come se fosse un peso a piombo legato a un filo sottilissimo. Il dottor Hawkins ripete come un disco rotto che Barbie non dovrebbe fare troppi sforzi e Barbie sembra non avere alcuna internzione di rispettare questi ammonimenti. Non ora, con il concorso per Miss Wisconsin.

UN MESE PRIMA

«C'è una cosa di cui vorrei parlarti.»

Justin ha provato questo discorso quasi cento volte davanti allo specchio. Ha anche pensato di rimandarlo, che non fosse il caso di affrontare un argomento così serio durante la cena di San Valentino. Ma sa che il tempo sta stringendo. Se non si decide a parlare il prima possibile, potrebbe essere troppo tardi. Così si fa forza, guarda Barbie dritta negli occhi e si costringe ad andare avanti, riprendendo da dove aveva interrotto.

«Il dottor Hawkins è davvero preoccupato. Mi ha chiamato questa mattina e mi ha pregato di farti ragionare. Dice che se continui a sottoporti a questo stress il tuo cuore potrebbe peggiorare irreversibilmente. Per come stanno le cose adesso si può ancora intervenire senza il bisogno di un intervento. Ma dobbiamo agire il prima possibile. Barbie ti prego, lascia perdere questa storia di Miss Wisconsin. Non ne hai bisogno. Pensa al tuo futuro. Pensa a sopravvivere.»

«È per quello che lo sto facendo, Justin.»

Barbie sapeva che questo momento sarebbe arrivato. Prima o poi arriva per tutti il momento di confessare. La sua mente torna al giorno in cui Matt confessò via social la sua responsabilità nell'omissione di soccorso di Max Haggis, il padre di Patricia. Quel giorno anche lei confessò qualcosa: la sua parte di responsabilità nel tentato suicidio di Baby Lynn. Non era stata lei a diffondere il video deepfake sul web, ma era stata lei a crearlo. Baby Lynn l'aveva perdonata ai tempi e ora poteva solo sperare di essere nuovamente così fortunata.

«Poco prima di iscrivermi al concorso sono stata contattata da Yale. Hanno detto che comprendono la situazione straordinaria in cui io e tutti noi della Harper ci troviamo. Ma non per questo sono disposti a fare un'eccezione. Non intendono preservare il mio posto. Avevano detto che l'avrebbero fatto ma si sono rimangiati la parola.»

Justin è su tutte le furie. Chiede a Barbie perché non gliel'abbia detto e, subito dopo, le chiede cosa abbia intenzione di fare: trascinare quei bastardi di Yale sul banco degli imputati? Barbie scuote la testa. Sarebbe tempo perso. Ecco perché vuole partecipare al concorso. Vuole vincere il primo premio. Una borsa di studio per l'università. Ha bisogno di vincere, per il suo futuro. Barbie stringe la mano a Justin e gli promette che, dopo la vittoria, farà tutto il necessario per stare bene. Eviterà stress, dormirà dieci ore, non lascerà mai il divano. Tutto quello che occorre per diventare una pigra e viziata figlia di Winter Spell, così da sistemare il suo cuore malandato. Ma prima deve vincere, e spera di avere il supporto di Justin in questo momento. Justin fa scivolare la mano lungo il tavolo stringendo forte la mano di Barbie. Le sorride, con affetto.

«Sono qui per te, Barbie.»

OGGI

Justin sta aspettando di fronte lo Speaky, come ha promesso.

Il primo giorno ha corso un grande rischio, incrociando il suo sguardo con quello di Baby Lynn che lo ha quasi riconosciuto. Per fortuna è riuscito a defilarsi tra la folla. Doveva vedere Barbie almeno una volta sul palco. Doveva soprattutto dopo averle promesso di stare lontano per la finale. La presenza di Justin avrebbe innervosito Barbie, mandando il suo cervello in ebollizione. Ecco perché non è da lei in questo momento.

Justin passeggia avanti e indietro per il parcheggio, attendendo l'arrivo di Barbie e dei suoi amici. Sì, perché che Barbie vinca o perda – ma lui è sicuro che vincerà! – questa sera i due faranno coming out di fronte alla Cerchia. È la sera giusta? È il momento adatto? Chi lo sa! Non sanno nemmeno come la Cerchia reagirà. Come la Harper reagirà, ora che i CAPS non ci sono più, ora che il vero responsabile dello stupro di Chloe è stato arrestato e che la detective Marshall è lontana chissà dove a fare chissà cosa. Sanno però che non vogliono più aspettare.

Justin non sta più nella pelle. Suona il cellulare. È Barbie.

Quali notizie lo aspettano?

Buone o ancora più buone?

BABY LYNN P.O.V.

«Pessime notizie, direi.»

Con questa battuta mi intrometto e scrivo la fine del racconto di Justin Ward. Non riesco a credere che Barbie abbia potuto tenere un segreto così grande. Posso capire non rivelare ai propri genitori di avere un ragazzo, ma perché non lo ha detto a noi? Perché non lo ha detto a me?

Domande che un giorno avranno risposte, ma non ora.

Ora bisogna calmare Matt e Jimmy che vorrebbero fare la festa a Justin. Il primo per aver sabotato il suo ritorno alla Harper, il secondo per quanto accaduto con Mary. La questione è tutt'altro che archiviata. Per fortuna ci pensa Lomax a fare da scudo mettendosi davanti a Justin. Lui sa cosa Matt e Jimmy vogliano fare, ma non è questo il momento. Ora dobbiamo pensare a Barbie.

Il dottor Hawkins non ha finito di darci brutte notizie.

A Barbie serve un cuore nuovo, questo è un dato certo. Come lo è il fatto che, di fronte alla commissione per i trapianti, la propensione di Barbie a indursi il vomito non verrà vista di buon occhio. Per loro sarebbe come buttare un cuore che potrebbe fare la differenza in un altro paziente. Questa è la brutale realtà.

«Troveremo noi un cuore per Barbie!»

Il dottor Hawkins afferma di sapere cosa provo in questo momento – il che è una bugia bella e buona, nessuno può sapere cosa provo! – ma per quanto le mie intenzioni siano nobili, le gare di solidarietà su internet non hanno mai funzionato. Richiamano attenzione, fanno scalpore, questo sì. Una mossa che tuttavia diverse volte si è rivoltata contro gli stessi organizzatori. La cosa migliore da fare per tutti in questo momento è pregare che la commissione trapianti capisca la gravità della situazione di Barbie, la quale dovrà anche rimanere in ospedale attaccata a delle speciali macchine per aiutarla a stare meglio. Macchine che possono darle un paio di mesi prima che la situazione diventi veramente critica.

«Lei faccia quello che deve fare dottore,» rispondo io, quasi gridando in faccia al dottor Hawkins, vero uccellaccio del malaugurio: «e lasci i social a noi. Lei non sa con chi sta parlando. Noi siamo la Cerchia. Noi possiamo fare tutto.»

WIZ BLONDE (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora