Capitolo 24

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Non vado al club da tre giorni, non parlo con Milton da tre giorni ed è sempre da tre giorni che loro se ne sono andati, che lui se ne è andato.

Non sono stati giorni facili in realtà, cerco di distrarmi studiando, leggendo, per l'appunto ho letto quattro libri in tre giorni, un record anche per me. Taranee e McKenna dopo che ho raccontato loro l'accaduto con Milton e subito dopo Cairo, mi sono state molto vicine, sopratutto in questi giorni dove il mio umore è a pezzi, anche se non voglio darlo a vedere.

Non mi lasciano sola neanche un secondo perché forse sanno tanto quanto me che se restassi sola con me stessa, i ricordi e i pensieri potrebbero inghiottirmi portandomi a crollare in mille pezzi.

Ora, apprezzo tantissimo il fatto che non mi stiano lasciando in balia di me stessa, però queste due insieme sono un vero e proprio attentato alla mia vita o alla poca sanità mentale che mi è rimasta.

Non fanno altro che battibeccare, strillare, parlare di cose oscene, lanciarsi oggetti e stuzzicarmi.

Da quando Brose se ne è andato Kenny ha praticamente piazzato le tende a casa mia, non che mi dispiaccia, anzi, mi mancava passare del tempo sola con lei senza nessun altro intorno, a parte Tara si intende.

«Non faccio sesso da tre giorni, vi rendete conto?» non so esattamente quante volte ha ripetuto frasi del genere in questi tre giorni, dall'espressione stremata di Tara tanto quanto la mia però, potrei dire innumerevoli.

«Ieri continuavi a ripeterci che erano due, avantieri uno, vuoi continuare a farci la telecronaca sulla tua vita sessuale?» le chiede Tara, sdraiata sul mio letto con un pacco enorme di patatine in mano.

Spero che non inizino a picchiarsi come l'altro giorno perché potrei dare di matto se spargessero le patatine ovunque in camera mia.

«Per quanto ancora dovrò continuare a sopportare i vostri battibecchi?» chiedo alle due massaggiandomi le tempie, vivo con il mal di testa perenne da tre giorni ormai, queste due non si placano neanche la notte.

«Fin quando non tornerà il tuo bello e dannato, così chiarite e questo muso lungo sparisce.» risponde Kenny toccandomi le labbra come se fossero una specie di slime squishy o un qualcosa di simile.

«Non ho il muso lungo.» puntualizzo lanciandole un'occhiata torva, lei mi guarda come per dire "si, come no", persino mia sorella ha lasciato perdere le patatine per concentrare la sua attenzione su di me.

Che ho fatto di male nella vita per meritarmi una tortura simile?

«Voi due avete seriamente bisogno di scopare.» l'osservazione colorita di Kenny non poteva tardare ad arrivare.

«Kenny.» la riprendo per il linguaggio, anche se so di non concludere poi molto.

«Tu e mister simpatia avete bisogno di sfogare la rabbia strappandovi i vestiti di dosso? Dovete fare sesso? Come devo dire?» mi chiede ed io sento già aumentare il mal di testa.

«Stai sempre a parlare di queste cose, sei quasi peggio di Aiden e ce ne vuole, fidati.» le dico perché è vero, l'unica persona che conosco oltre lei a parlare sempre di questo genere di cose è Speedy ma sono quasi certa che lei lo superi di gran lunga senza neanche sforzarsi.

«Io sono ancora indignata comunque.» cambia discorso, da una parte ne sono sollevata, dall'altra invece non so cosa aspettarmi perché potrebbe uscirsene con un'altra delle sue.

«E per che cosa? Sentiamo.» incrocio le braccia al petto e le rivolgo tutta la mia attenzione, anche perché non potrei fare altrimenti, me lo direbbe anche se non volessi saperlo.

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