Ci sono eventi che per quanto belli o brutti possano essere, inevitabilmente ti cambiano la vita, la stravolgono e ti segnano nel profondo.
Gli ultimi anni per me sono stati difficili, superare un lutto non è mai facile e per quanto la gente possa arrivare a dire il contrario, non si supera mai del tutto.
Crescere un bambino completamente sola, soprattutto quando è il primo, non è affatto semplice neanche questo. Nessuno ti dà un manuale su come crescerlo, su come essere una buona mamma o fare le scelte giuste per lui. Impari giorno dopo giorno e, la sua sola presenza, ti sprona a fare sempre meglio.
Fino ad un mese fa non avrei mai pensato o anche solo preso in considerazione di tornare a New York o più precisamente a Manhattan, dove vivevo, figuriamoci nel Bronx.
Sono passati due anni e sette mesi dall'ultima volta che sono stata lì, le cose hanno preso una piega decisamente diversa per me. Ho perso molto ma in cambio ho avuto la cosa, anzi, la persona più importante della mia vita, mio figlio Caiden.
Tornare non è una decisione che ho preso a cuor leggero, l'indecisione è stata tanta. Alla fine, però, come sempre, ho preferito fare la cosa giusta e la cosa giusta, in questo momento, è tornare a casa da mia sorella e i miei amici.
Taranee il mese scorso era così entusiasta quando mi ha chiamata per dirmi che stava per aprire un'attività tutta sua. E tra qualche giorno dopo sacrifici e tanta dedizione, finalmente accadrà ed io non potevo di certo mancare.
Non posso tornare però a stare a casa del mio patrigno a Manhattan, non posso e non voglio in realtà; perciò, mi ospiterà quella che è stata e sempre sarà la mia migliore amica, McKenna.
Questo comporta però rivedere più spesso di quanto vorrei il padre di Caiden, perché McKenna nel frattempo è diventata a tutti gli effetti la old lady di Brose.
Ha voluto rendermi partecipe di quel momento, tanto che proprio mentre gliel'ha proposto, ha fatto attendere la sua risposta per qualcosa tipo venti minuti buoni in attesa che io rispondessi alla sua videochiamata, voleva che ci fossi, ha detto. E ci sono stata, seppur a distanza.
Fisso l'insegna dell'Ares e quasi non faccio marcia indietro per tornarmene da dove sono venuta, ma ci sono due donne e un uomo fuori, e una delle due donne mi riconosce all'istante; perciò, mi rendo conto del fatto che ormai è troppo tardi per fuggire.
Mi accarezzo l'interno polso sinistro, nel punto preciso in cui si trova il mio primo e unico tatuaggio. Lo faccio per prendere coraggio.
Il tatuaggio rappresenta due ali d'angelo e un'aureola, l'ho fatto principalmente per Aiden, perché lui è stato il mio angelo custode dal primo momento. Ma non solo... Questo tatuaggio ha due significati particolari per me.
«Che mi venga un colpo! Avalyne, sei proprio tu?» riconosco subito la sua voce, Enola mi viene incontro con un sorriso enorme stampato in faccia.
«Ciao Enola, è bello rivederti...»
STAI LEGGENDO
CAIRO
RomanceIL LIBRO È DIVISO IN DUE PARTI ENTRAMBE PRESENTI QUI DENTRO. La sua vita è noiosa, è un dato di fatto, Avalyne Graves lo sa per certo. Non vive come una semplice ragazza di vent'anni, essere la figliastra del giudice Kostner, uno degli uomini più...