Capitolo 41

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Mi ci è voluta tutta la notte per realizzare ciò che è successo ieri, anche se a dire il vero l'ho realizzato solo in parte, c'è ancora una piccola parte di me -forse non poi così tanto piccola- che crede di essersi immaginata tutto o peggio, che sia tutto vero ma che lui si sia già pentito di aver accettato e che continuerà a comportarsi nello stesso modo di prima, lo stesso modo di sempre. Per di più non ho ancora avuto modo di parlare con mia sorella, Kenny o Aiden, che per la cronaca quando sapranno tutto nei minimi dettagli daranno letteralmente di matto. Ho deciso però in modo coscienzioso di parlare con loro solo dopo aver visto Phoenix stasera.

Voglio vedere come si comporta con me davanti agli altri, voglio accertarmi del fatto che entrambi vogliamo la stessa cosa, che voglia provarci davvero e che non mi abbia detto quelle cose solo per tenermi buona, per tornare ad avere lo stesso rapporto che avevamo prima.

«Sei stranamente più silenziosa del solito, è successo qualcosa?» mi chiede Kenny guardandomi come se fossi la sospettata di qualche crimine.

Suppongo che ancora non le sia andato giù il fatto che non ho risposto a tutte le sue domande su ciò che è successo ieri quando se ne sono andati tutti e sono rimasta da sola con Phoenix.

«Sono solo stanca, oggi è stata una giornata faticosa, in più ho partecipato a delle lezioni sfiancanti.» non è del tutto una menzogna, è stata davvero una giornata faticosa.

A breve dovrò dare degli esami che mi costano tanto studio, più del dovuto, in più oggi Billy ha fatto dannare un po' tutti perché voleva fumare, nelle sue condizioni, ci rendiamo conto?

È matto, assolutamente matto da legare.

Sono dovuta andare di persona per cercare di calmarlo in qualche modo e ci sono riuscita ma dopo quasi un'ora e mezza.

«Non ti credo neanche un po'.» risponde ritornando a pungermi come un'ape regina, sta cercando in tutti i modi di estorcermi qualche informazione.

«Invece dovresti perché ti sto dicendo la verità.» faccio spallucce, poi torno a guardare fuori dal finestrino perché stasera quella a guidare è lei.

L'auto si è appena fermata però perché siamo effettivamente arrivate al club.

«Ti devo estorcere le parole con la pinza?» chiede dopo aver spento l'auto, si volta completamente nella mia direzione ed io mi arrendo con un sospiro.

«Giuro che prima di fine serata ti racconto tutto.» è tutto ciò che mi concedo di dirle, nient'altro.

«Allora vedi che ho ragione? Qualcosa è successo.» fa la sua solita faccia indignata puntandomi il dito contro smaltato di viola.

«Qualcosa che ti dirò prima di fine serata, si.» annuisco con la testa e lei sembra stia per lanciare fiamme dagli occhi.

«Tu mi vuoi male.»

«Ti adoro, lo sai.» le dico schioccandole un bacio sulla guancia prima di scendere dall'auto.

«Si, certo.» la sento borbottare, poi esce e chiude l'auto, «Vorrà dire che mi dovrò far distrarre dal mio fidanzato.»

Motivo per cui Ambrose mi sarà molto grato.

«Ottima idea.»

Non faccio in tempo neanche ad oltrepassare la soglia del club e guardarmi intorno che subito quasi come se mi stesse aspettando da chissà quanto tempo, mi imbatto in un treno in corsa, ovvero Aiden.

«Tu.» mi indica e sia io che Kenny ci fermiamo a guardarlo confuse.

Ammetto di aver perso un po' di colore temendo che avesse scoperto qualcosa.

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