«Cristo, le patate sono troppo mollicce.» McKenna le sta schiacciando con la forchetta, ha l'aria schifata mentre arriccia il naso e mi guarda come se fosse disperata.
Che non sia una gran cuoca è risaputo, è Brose quello che cucina a casa loro e quando lui non può, Kenny ordina d'asporto. Credevo però che riuscisse a non combinare danni con delle semplici patate e per di più ha insistito per darci una mano in cucina oggi, non avevo cuore di dirle di no. Pessima idea a quanto pare.
«Come fanno delle patate ad essere mollicce?» le chiede mia sorella, che viene non molto velatamente ignorata da Kenny dato che è ancora arrabbiata con lei per la storia di Jennifer.
«Ragazze, chi ha spostato i coltelli?» chiede invece Eulalia, ha appena finito di lavare i pomodori che dovrà tagliare. Mi guardo intorno perché mezz'ora fa erano tutti posizionati vicino al lavandino, ora sembrano spariti.
«Uccello di fuoco ci stava girando troppo in torno e ci guardava male, ho preferito nasconderli.» risponde Kenny, facendomi ridere. Lei è folle, ma non posso negare che Phoenix sia davvero venuto più volte del dovuto in cucina e che abbia effettivamente molte volte passato lo sguardo dai coltelli a Kenny e Tara tutte le volte che provavano ad infastidirlo, che per lui equivale a rivolgergli semplicemente la parola. «Ci tengo alla mia pelle.» aggiunge con aria seria. Poi prende i coltelli dal nascondiglio che aveva scelto per tenerli lontani da Phoenix e li passa a Eulalia.
«Mio cognato non mi ucciderebbe mai.» le dice Tara, fregandosene del fatto che Kenny non le parli. Non dico nulla sul fatto che Phoenix non è propriamente suo cognato, taccio e prendo a condire l'insalata.
«Non ne sarei così sicura.» le risponde, senza neanche guardarla. Qualcosa mi suggerisce che sarà una lunga giornata.
«Vaffanculo.» sbotta infatti mia sorella, lanciandole un'occhiata omicida. Non riescono proprio a stare tranquille queste due.
«Vaffanculo tu, stronza.» Kenny fa per avvicinarsi a Tara ma Lali si mette in mezzo, così da non farla avvicinare. Lascio perdere l'insalata e mi concentro su di loro. «Non ti ho ancora perdonata, perciò non rivolgermi la parola.» non strilla, semplicemente le parla con voce dura, puntandole il dito contro.
Questo dà il via ad un susseguirsi d'insulti, tentativi di afferrarsi per i capelli e strilli vari da parte di Tara.
«Potete non dire le parolacce almeno oggi che è la vigilia?» domando, alzando la voce per coprire le loro. Sono già esausta di tutta questa situazione, non sono sicura di poter reggere tre giorni così. «Gradirei anche che smetteste di litigare.» aggiungo, come se fossi la loro mamma e loro delle bambine capricciose.
Tutte e tre si girano a guardarmi, Lali grata e stanca tanto quanto me, Kenny si zittisce, Tara borbotta qualcosa sul fatto che è stata Kenny ad iniziare.
«A Natale bisogna essere più buoni, Kenny.» le dice Eulalia, riferendosi al fatto che potrebbe seppellire l'ascia di guerra e farla finita una volta per tutte. Ma sappiamo com'è fatta Kenny, è cocciuta.
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CAIRO
RomanceIL LIBRO È DIVISO IN DUE PARTI ENTRAMBE PRESENTI QUI DENTRO. La sua vita è noiosa, è un dato di fatto, Avalyne Graves lo sa per certo. Non vive come una semplice ragazza di vent'anni, essere la figliastra del giudice Kostner, uno degli uomini più...