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"Di che complicazioni parli Alya? Qualcuno ti sta facendo del male?" Chiede la donna.
Alya scosse la testa. "No no, complicazioni perché mi manca la mia migliore amica e non potrò vederla mai più ." Rispose la ragazzina.
Ma la donna non abboccò. "Alya, non mi stai dicendo del tutto la verità. Che cosa ti è successo? L'altra volta mi hai raccontato che hai fatto amicizia anche con i ragazzi, è successo qualcosa con loro? Ti hanno picchiata?"
"No davvero, io ecco ... Po...possiamo passare al diario? Vorrei leggere ciò che ho scritto." Esclamò Alya.
La donna non era tanto convinta che la ragazzina disse del tutto la verità. Ma accettò la sua proposta. "D'accordo, leggi pure." Esclamò .
Alya aprì il suo diario:
"Caro diario, oggi è il primo giorno che scrivo qui, ho conosciuto la psicologa, ti dico, ho fatto dannare la direttrice per andarci, avevo paura! Paura di far raffiorare i dolori più profondi che ho nel cuore. Ma alla fine ho ceduto e ne sono felice di questo, perché è veramente una persona deliziosa..." La donna ascoltò le parole della ragazzina e sorrise, era contenta che Alya pensasse queste cose di lei, sentiva che la ragazzina si fidava. "...è una persona che mi dà colori chiari, pastello..." Alice la guardò.
"Perdonami Alya, in che senso ti dò colori chiari?" Chiese Alice.
Alya fece un mezzo sorriso e arrossì.
"Ho...ho uno strano modo di vedere le persone, le...le associo ad un colore, per me i colori sono sensazioni, emozioni e quello che mi fanno provare, vedo le anime delle altre persone colorate." Esclamò Alya, era la prima volta che lo disse ad un estranea, l'unica a saperlo era Arianna, che all'inizio la prese sul ridere, ma alla fine ha capito l'amica.
Alice sorrise. "Io non lo definirei strano Alya, lo chiamerei, speciale ." Esclamò Alice apprensiva.
"Non...non so cosa..."
"Dai, vai avanti a leggere, sono curiosa." Esclamò Alice.
"Beh, poi ho scritto del mio padre biologico: Mio padre l'ho sempre definito un colore nero, lo so che non è un colore positivissimo, ma è così. Mio padre mi ha fatto vivere un infanzia da incubo, dopo la morte di mia madre, ha iniziato a drogarsi e a bere, diventava violento sotto stupefacenti e quella che ci rimetteva ero sempre io. Continuavo a dirmi ogni giorno: "magari cambierà, magari un giorno si renderà conto che sono sua figlia e sono come un fiore tra le sue mani, che appassisce facilmente." Ma questo non è mai successo..." Alya si asciugò le lacrime. "...ci speravo davvero tanto che mio padre diventasse il mio papà, che potevamo andare d'accordo e iniziare un rapporto padre e figlia normalmente, ma nulla." Alice guardò la ragazzina. "Alya, hai scritto anche della tua mamma?" Chiese Alice.
Alya sorrise. "Sì."
"Perfetto, se ti va, leggimelo pure." Esclamò Alice.
Alya girò la pagina.
"Caro diario, oggi ti parlo della mia dolce mamma, la sua anima è sempre stata pura per me, color rosa, dolce, materna e romantica, ho ancora i suoi occhi stampati nella mia mente, mi manca da morire, ma so che in qualche modo lei è sempre vicino a me..." Alya si asciugò nuovamente le lacrime. "Scusami e che io..."
"Tranquilla Alya, se non ti va di leggerlo non ti preoccupare! Comunque, continua a scrivere sul diario e se vuoi , quando ci vediamo me lo leggi." Esclamò sorridendo Alice.
Alya annuì.
La donna salutò la ragazzina e infine Alya, se ne ritornò in cella. Ripose il suo diario e infine si mise sul letto. Si ritrovò a pensare ai suoi genitori. Il chiaro e lo scuro, il bello e il brutto e infine il positivo e il negativo ecco cos'erano i suoi genitori, due opposti completamente differenti. A volte la ragazzina si chiese, come la madre si fosse innamorata perdutamente di suo padre. Ma Alya ancora non conosceva l'amore vero. Quello che aveva vissuto lei, non era affatto amore vero, era un Amore tossico e malato, proprio come suo padre. A volte si disse che se lo meritava di aver incontrato il diavolo in persona, si era beccata un padre tossico e così si è trovata anche un fidanzato così.
Non era vero che se lo meritava, tutti noi, ci meritiamo di vivere d'amore, che sia sentimentale o altro. Tutti noi , ci meritiamo di amare ed essere amati e soprattutto rispettati degli altri e noi stessi.

Spazio autrice;

Ciao a tutti,
Perdonatemi per non aver aggiornato, ma sono in un periodo pieno pieno, ho aggiornato ora, perché non avevo sonno 🙄🙄 non so voi, ma scrivete a me rilassa così tanto che alla fine ritrovo Morfeo che mi aspetta a braccia aperte. 😁.
Okay, vi mando una dolce notte a tutti tutti.
Ps. Questo capitolo è un pelino più corto, però mi farò perdonare nel prossimo.
Bacioni.

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