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Alya arrivò nella sala ricreativa, i ragazzi non c'erano ancora. Voleva chiarire con Nad, ma era troppo nervosa e da consigliata da Silvia lasciò sbollire la rabbia della ragazza. Si mise sul divano.
Si avvicinò Viola. "Quindi, tu e Ciro ..." Alya la guardò, la rossa sorrise. "...tranquilla, non mi è mai importato di lui in quel modo ..." E certo, non hai sentimenti. "...ma un consiglio te lo posso dare, non perderci la testa per quello lì, non ha cuore. Ti usa per un po' e poi ti getterà e tu ne soffrirai. Non ne vale la pena." Esclamò la rossa, per poi alzarsi e allontanarsi dalla ragazzina, era soddisfatta di ciò che aveva detto. Alya non credette a nessuna parola della rossa, non ne aveva idea di come era con lei quel ragazzo, si fidò ciecamente di cosa sentiva nel suo cuore.
Naditza aveva notato tutto ed era ancora più nervosa. "Io l'accir a quella!" Esclamò la ragazza.
"Nad, stai calma! Nun fa tarantelle pe senza niente! Una solo cosa potresti fare, parlare con Alya. Chiarisci con lei!" Esclamò Silvia.
In quel momento arrivarono i ragazzi, Nad vide Ciro andare nella direzione della ragazzina e sorridere come un ebete, si avvicinò a lei e le diede un bacio a stampo. I ragazzi della banda del ragazzo, vedendo la scena urlavano e applaudivano a loro. Nad alzò gli occhi al cielo. "Non li reggo!" Commentò la ragazza.
Silvia li guardò. "Nad, non ti incazzare, ma a me sembra veramente preso da lei." Esclamò Silvia.
Nad guardò male la ragazza e senza dire nulla si avvicinò al piano forte.
Alya abbracciò il ragazzo. "Mi sei mancato Cí." Esclamò la ragazzina.
Lui le sorrise. "Anche tu..." Le diede un altro bacio a stampo. "...stai nu poc cu me?" Chiese il ragazzo.
Lei gli sorrise e annuì.
"Cirú pazziam nu poc?" Chiese Totò.
"E lasciu sta'! Nun vir che sta co' a guagliona?" Esclamò Edoardo dando un colpetto al rossiccio.
"Ja, pazziam!" Esclamò Pirucchio.
Alya vide tutta la scena, poi guardò Ciro e scoppiarono entrambi a ridere.
"So' tutti scem!" Esclamò Ciro.
Alya non staccò gli occhi dal ragazzo, le piaceva vederlo ridere, era la cosa più bella di lui, i sorrisi del ragazzo li regalava a poche persone.

                                ***
Era arrivata l'ora di ritornare nelle celle.
Alya guardò il ragazzo e mise le braccia attorno a lui. "Vorrei tanto dormire con te, questa sera, Cí." Esclamò la ragazzina .
Lui sorrise e le diede un bacio sulla fronte. "Pur io, picciré." Esclamò il ragazzo.
"Esposito, Ricci..." Intervenne il comandante. "... dai, dobbiamo andare." Esclamò.
Ciro guardò la ragazzina e le diede un bacio a stampo. "Ci sentiamo arrop, ciú ciú." Esclamò il ragazzo.
Si allontanò da lei.
Alya rimase un po' perplessa. In che senso, 'ci sentiamo dopo' ?
"Esposito, e ja! Muoviamoci." Esclamò la guardia femminile.
Alya la seguì e si avviarono per la cella.
Una volta raggiunta, la ragazzina vide Nad e Silvia sdraiate nei propri letti.
Alya si sedette nel suo e guardò Nad.
"Nad, possiamo parlare?" Chiese Alya.
"Dormi Alya." Esclamò per poi spegnere la luce.
Non c'era verso, era arrabbiata. Alya si sdraiò, voleva chiarirci con Nad, teneva a lei, ma non seppe come fare.

                                    ***
Era notte fonda, Alya aveva gli occhi spalancati , le ragazze erano nel mondo dei sogni già da un pezzo.
Stava pensando a un modo per chiarire con la sua amica e non riusciva a prendere sonno, proprio per questo. Ma a distrarla dai suoi pensieri fu un suono strano, si alzò dal letto e iniziò a cercare dove proveniva, ma ad un certo punto vide il suo borsone blu aperto, e vedeva qualcosa di illuminarsi di continuo. "Ma che ..." Vide un cellulare, lo prese. C'erano dei messaggi. Li aprí.
"Ciú ciú." Era sicuramente il ragazzo! Lei sorrise. "Ci sei? Lo so che dovevo dirtelo, ma non era più una sorpresa. Mi manchi. Tuo Ciro." La ragazzina iniziò a sorridere come un ebete.
Decise di rispondere. "Cí, mi manchi anche tu."
"Buonanotte piccirella mia."
Alya non smise di sorridere.
"Buonanotte Ciro."





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