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Sono passati mesi, Ari è ritornata con Pietro, alla fine si è fatto perdonare come si deve e sono prossimi al matrimonio, tra poche settimane quei due pazzi si sposano.
Al contrario mio, Ciro non mi calcola di striscio perché abbiamo litigato e ora si sta frequentando con una ragazza.
Sto malissimo! Ho deciso che tra noi due non può funzionare e così per una volta per tutte lo lascio andare.
Ari non è affatto d'accordo con me, dice che dovremo chiarire senza scannarci, ma purtroppo questo, non avviene mai.
Per dimenticarlo del tutto, ho deciso di frequentarmi con un ragazzo.
Con Ciro non può mai funzionare, perché è geloso marcio ed è un violento.
Non mi ha mai picchiata, su quello almeno gli fa onore, ma ha picchiato un ragazzo innocente.

Flashback

Due mesi più belli della mia vita! Sono ritornata insieme a Ciro e ne sono felicemente innamorata, finalmente libera , ed è l'emozione più bella che mi fa provare.
Stasera usciamo insieme a Pietro e Arianna, ultimamente la nostra compagnia sono loro.
Abbiamo deciso di andare in un locale.
Ari mi sta pregando da mezz'ora di mettere quel maledetto abito a tubino color rosso, io non amo il rosso! Almeno su di me.
"Ly, non ti fare paranoie inutili, sei meravigliosa!" Esclama Arianna.
"Non sono paranoie, Ari! Lo sai bene che il colore rosso non mi sta bene." Le rispondo.
"Ti prego mettilo!" Esclama Ari pregandomi per la millesima volta.
Sbuffo, e per farla azzittire acconsento, anche se rimango della mia stessa idea.

                                  ***
Ciro e Pietro sono sotto casa che ci aspettano, io e la mia migliore amica salutiamo mia zia e infine scendiamo giù.
Una volta fuori, li vediamo che ci aspettano fuori dal auto.
Io sorrido a Ciro, ma lui non ha un espressione spensierata.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio.
"Come ti sei vestita?" Mi chiede Ciro, guardandomi con un espressione indecifrabile.
Gli do ragione, non sto per niente bene con questo colore! Ma l'ho fatto solo perché Ari mi ha pregata in ginocchio. 
"Dai la colpa a Ari, io non ... " 
"Andiamo?" Ci interrompe la mia migliore amica. 
Ciro rimane a guardarmi per lunghi minuti e infine saliamo in macchina. 
Pietro mette in moto l'auto e infine ci avviamo per il locale. 
Il tragitto non è lungo, Pietro e Ari parlano, mentre io guardo fuori dal finestrino e il mio ragazzo sta in silenzio. Credo che sia nervoso. 
L'auto si ferma, scendiamo dalla macchina e Pietro parcheggia.
Io mi avvicino a Ciro che è taciturno, non mi guarda nemmeno negli occhi.
"Cì, che hai?" Gli chiedo.
Finalmente mi guarda, ma non sento nulla di buono.
"Nun teng niente." Mi risponde freddo.
"È per il vestito , vero?"
Mi guarda ma non mi risponde.
"Entriamo?" Chiede Pietro.
Entriamo al locale e io mi sento in colpa per aver messo il vestito rosso.
Perché ho dato retta ad Ari? Accidenti a me!

                                    ***
Ci siamo appena seduti, io sto vicino a Ciro, che è ancora taciturno.
"Che cosa bevete?" Chiede Pietro.
"Io una birra." Risponde Ciro.
"Anche io." Esclama Ari.
"Io una coca cola." Esclamo.
"E fai bene!" Risponde freddamente il mio ragazzo.
Lo guardo.
Perché fa così? Vuole rovinare la serata?
"Smettila!" Esclamo.
Lui mi guarda male. "Alya, rivolgiti ancora male a me e vedi cosa ti faccio." Esclama.
Mi sta minacciando?
"Ah sì?" Guardo Pietro. "...ho cambiato idea, anche io prendo una birra!" Anche se mi fa letteralmente schifo. Ma il mio ragazzo deve finirla di fare l'arrogante con me.
"Sembrate dei bambini." Esclama Pietro.
"Fatt e cazz tuoj, Piè." Gli risponde il fratello.
"Vabbuò , vado ad ordinare."

La serata va tranquilla, sono stufa di tenere il muso a Ciro, e sono leggermente brilla. Non ho bevuto tutta la birra perché mi ha nauseata.
Mi avvicino a lui e gli do un bacio. Lui mi guarda e sembra addolcirsi.
"Facciamo pace?" Gli chiedo.
Lui finalmente mi sorride. Non mi risponde, mi dà solo un bacio a stampo.
"Sono geloso, delle mie cose." Esclama.
Gli sorrido. "Sono tua Cí, sono sempre stata tua!" Esclamo.
Lui mi ribacia, ma il bacio diventa più passionale e lungo. "Ti amo." Esclama.
"Anche io."

                                   ***
Ari mi ha trascinata letteralmente in pista con lei.
È completamente ubriaca!
Ad una certa, si avvicinano dei ragazzi.
"Ciao belle, siete da sole?" Chiede il tipo.
Io e la mia amica ci guardiamo, sappiamo entrambi che i nostri fidanzati sono imprevedibili e possono fare guai, del tipo, picchiare questi due tizi e ovviamente noi vogliamo evitare questa cosa.
"No, non siamo da sole! Ci sono i nostri ragazzi qui." Esclama Ari.
"E dove sono, io non li vedo." Esclama il tipo.
"Dai, lo so che è una bugia. Non fate le difficili. Guarda che bel sederino che ha questa bambolina." L'altro tizio cerca di toccarmi, ma io lo allontano.
"Ti prego stai lontano da me." Esclamo.
"E dai pupa ..." In pochi secondi lo vedo per terra con sopra il mio ragazzo che gliene da di santa ragione.

Pietro riesce a toglierlo sopra quel ragazzo, usciamo fuori dal locale tutti e quattro, Ciro è furioso e mi sta urlando addosso.
Non riesco a sentire le sue parole, non posso crederci che se le presa con me,che non ho fatto niente.
"Te la stai prendendo con me?" Gli chiedo.
"Se non mettevi sto cazzo di vestito che non ti copre un cazzo, non succedeva nulla." Esclama furioso.
Lo guardo male.
Sta dando la colpa a me dell'accaduto.
"Ragazzi andiamo, che è meglio." Esclama Pietro.
Ciro rimane a guardarmi per lunghi secondi, sono decisamente ferita da lui. Non me lo aspettavo.

Entriamo in macchina e partiamo.
Siamo tutti in silenzio, una lacrima mi scende, devo prendere una decisione dolorosa, questa cosa che lui mi ha fatto letteralmente una scenata di gelosia, non vi giù. È come il mio ex, prima mi priva di cose leggere fino al picchiarmi, e questo non voglio più che succeda.
Arriviamo davanti a casa mia e senza salutarlo me ne salgo su.


I giorni passano, Ciro continua a chiamarmi ma io non gli rispondo.
Così , in un pomeriggio qualunque me lo ritrovo a casa.
"Hai fernut e' fa a' creatura?" Mi chiede con aria arrogante.
Lo guardo male.
"Ciro, io non faccio quello che mi dici tu! Se voglio fare una cosa, la faccio. Punto!" Esclamo.
"E chi ti sta privando ..."
"Sai, la mia storia di merda con il mio ex è iniziata proprio così, con una scenata di gelosia e infine con le botte! Non voglio ..." Lui sgrana gli occhi.
"Pensi che io ti possa mettere le mani addosso, Alya?"  Sí.
Distolgo lo sguardo e non gli rispondo.
Sembra nervoso ora.
"Sai che ti dico? Vai a fanculo, Alya."
Se ne va.
Chiudo gli occhi, dovevo dirglielo!

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