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Erano passate settimane, le attività andavano bene, soprattutto per Alya,a lei piaceva passare il tempo fuori da quel istituto. Riusciva a non pensare più di tanto al fatto perché era finita in quel posto. Le dispiaceva solo di una cosa, o qualcuno. Quel qualcuno era proprio il tenebroso ragazzo che la ignorò completamente. Anche se lo vedeva sempre, ma allo stesso tempo e come se non ci fosse.
Come tutte le mattine era già in piedi, si era già preparata e aveva già svegliato le ragazze. Stavano andando in mensa.
Alya prese il suo solito, latte e biscotti e una mela, si sedette in un tavolo con le ragazze e iniziò a mangiare.
"Ho un sonno stamattina!" Commentò Naditza.
"A chi lo dici!" Esclamò Silvia.
Alya guardò le due ragazze. Lei stava bene, non aveva sonno, non vedeva l'ora di uscire da lì. "Io sto bene! Non vedo l'ora di andare a fare le attività." Esclamò sorridendo Alya.
Nad e Silvia la guardarono. "Sì, è proprio un alieno." Commentò Nad.
Alya si mise a ridere. "Oh ma andiamo, non siete felici anche voi, di questa opportunità che ci ha dato la direttrice?" Chiese la ragazzina.
Le due ragazze all'unisono esclamarono un secco "No.".
La ragazzina le guardò perplessa.
"E come mai?" Chiese.
"Ho sonno!" Rispose Silvia.
"Non sopporto più o' Chiattillo." Rispose Nad.
Silvia si girò verso la sua amica. "Ehi, e che succede ai due piccioncini?" Chiese Silvia.
"Niente, e che litighiamo sempre per cavolate e questa cosa per me è insopportabile!" Rispose la ragazza.
"Risolverete, ne sono certa." Esclamò Silvia sorridendo.
"Ne sono certa anche io ..." Sorrise Alya. "...ho visto in voi un'affinità, quindi si può risolvere. Passate le giornate insieme ora, è normale che non andate sempre d'accordo." Esclamò la ragazzina.
"Già."
Nad guardò la ragazzina. "E tu, con Ciro ? Ci vai d'accordo? Vi parlate?" Chiese Nad.
Alya scosse la testa. "Non...non ci calcoliamo di striscio." Rispose la ragazzina con tono triste. Lei voleva avere un approccio d'amicizia con il ragazzo, ma dato che lui si comportava strano ed era molto distaccato da lei, la ragazzina non ne aveva il coraggio di avvicinarsi a lui.
"Meglio così! Sai come la penso." Esclamò Nad.
Le ragazze finirono di mangiare e infine andarono in cortile nell'attesa di essere chiamate per andare a fare le attività.
Intanto Ciro aveva appena finito di stare al telefono con il fratello, avevano dei piccoli problemi da risolvere negli affari, così chiamò Lino, la guardia corrotta.
"Che Cirú?" Chiese la guardia.
"Ci devi accompagnare tu a fare attività. Devo risolvere degli affari con mio fratello e mi devi coprire." Esclamò il ragazzo.
"Okay, dirò al comandante che vi accompagno io." Rispose Lino per poi andarsene.
L'ora di uscire da quel posto era arrivata, come tutte le mattine i due erano entrati in macchina, Alya notò che non c'era il comandante ma Lino con loro.
"E il comandante ?" Chiese la ragazzina.
"Non è potuto venire." Rispose Lino.
Rimasero come sempre in silenzio tombale per tutto il tragitto.
Arrivarono, Lino scese e fece uscire i due ragazzi, l'attività di quel giorno consisteva nel pulire le vetrine. Diedero il necessario ai ragazzi e iniziarono a pulire.
Alya si accorse che il ragazzo era più strano del solito, ma cercò di non pensarci.
"Volete un caffè ?" Chiese una donna.
Alya sorrise e annuì. "Io decisamente sì." Esclamò la ragazzina.
"Vag a fumá." Esclamò il ragazzo.
La ragazzina alzò gli occhi al cielo, fuma come un turco, questo ragazzo! Pensò la ragazzina.
Entrò nel negozio e si sedette a prendere il caffè. Notò che Lino e Ciro non c'erano, si sentiva che c'era qualcosa che non andava. Appoggiò la tazzina di caffè. "La ringrazio per il caffè." Esclamò con tono gentile la ragazzina.
La donna le sorrise. "Di nulla figurati. Ora vado in ufficio a finire di lavorare, qualsiasi cosa, chiamate pure ." Rispose la donna.
Alya annuì e sorrise.
Ritornò a lavare la vetrina, ma vide che non c'era nessuna traccia del ragazzo. Lino si era allontanato, non voleva allarmare la donna, così continuò a lavare le vetrine. Ma dopo un po', vide sbucare il ragazzo con suo fratello.
"Che ci fa Pietro qui?" Si domandò da sola.
Si fece coraggio e si avvicinò ai due.
Ciro la guardò. "Ciro, che..."
"Vai a pulire le vetrine, ti raggiungo tra pochi minuti." Esclamò il ragazzo.
"Ma..."
"Ho detto vai a pulire le vetrine." Esclamò con tono autoritario.
Alya incrociò le braccia e guardò male il ragazzo.
"Ciro, se ti becca..."
Il ragazzo la prese per un braccio e la spinse via.
Alya lo guardò male per l'ultima volta e se ne ritornò a pulire la vetrina.
Tenne d'occhio il ragazzo, che stava parlando con suo fratello. Chissà che cosa si staranno dicendo, si chiese mentalmente la ragazzina.
Poi arrivarono altri ragazzi in motorino, Ciro parlò con loro e poi Alya vide tutto, il ragazzo stava spacciando. "Ma che diavolo sta facendo?" Si chiese.
Dopo un po' il gruppo di ragazzi se ne andarono, Ciro salutò il fratello e ritornò a fare attività tranquillamente, senza fiatare. Alya lo guardò per tutto il tempo, si chiese continuamente , perché il ragazzo facesse questo tipo di vita. Lino ritornò, da chissà dove e controllò i ragazzi. "Vado...vado a cambiare l'acqua. Ci.. Ciro, mi aiuti a portare il secchio?" Chiese la ragazzina.
Era un modo per parlargli.
Il ragazzo la guardò per lunghi minuti.
"Ten e'bracc e'ricotta per caso? Fattelo da sola." Esclamò con tono arrogante.
Alya fece un mezzo sorriso e si avvicinò pericolosamente al ragazzo, per non farsi sentire dalla guardia. "Se non vieni con me, spiffero tutto alla direttrice." Esclamò Alya.
Il ragazzo la guardò male, prese il secchio e la seguì a cambiare l'acqua in bagno, chiuse la porta, posò il secchio e prese la ragazzina e la mise al muro.
"Che cazz hai visto?" Le chiese nervoso.
"Tutto...tutto quanto! Ti vuoi rovinare ancora di più la vita, Ciro?" Gli chiese la ragazzina.
"Quello che faccio io, non sono minimamente cazzi tuoi!"
Alya lo guardò negli occhi, non aveva paura di lui, ma per lui.
"Ciro ti prego non ..."
"Fatti i cazzi tuoi. E se vengo a sapere che dici qualcosa alla direttrice, ti faccio passare le pene dell'inferno." Esclamò Ciro.
"Non dirò nulla, solo se smetti di fare stronzate." Esclamò Alya.

Spazio autrice

Hola holaaa...
Ecco un altro capitolo, in questi due giorni non so se riuscirò ad aggiornare, perché lavorerò, ma spero di scrivere qualcosina.
Aggiornerò presto presto. Un bacino. Robertina ❤️🌹🤍

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