Le settimane passarono, ma tra i due non cambiò nulla.
Alya cercò comunque di trovare qualche argomento da condividere con lui, ma Ciro si era fatto comunque una promessa, ed era quella di ignorarla. Anche se era ardua.
Le giornate passavano come al solito, solita routine.
Alya venne chiamata dalla direttrice, aveva una buona notizia per lei. Anche per Ciro c'erano buone notizie, così andarono entrambi da Paola.
Ma i due non sapevano di incontrarsi davanti alla porta dello studio della direttrice.
La guardia femminile bussò alla porta e aprì . "Direttrice, Esposito è qui." Esclamò la guardia.
"Anche Ricci." Esclamò Lino.
"Fate entrare entrambi." Esclamò Paola.
I due entrarono e si sedettero davanti a lei.
"Ragazzi, ho buone notizie per voi, dato che so che sua zia ora convive con la famiglia di Ricci, ho deciso di darvi ad entrambi una settimana di permesso." Esclamò Paola.
Alya sorrise felice, non ci credeva.
Ciro invece non fece vedere un briciolo di emozioni.
"La ringrazio direttrice." Esclamò Alya sorridendo.
"Ve lo siete guadagnati, continuate così , ragazzi. Domani avrete il permesso." Esclamò la direttrice.
I due si alzarono e ritornarono nelle proprie celle, senza scambiarsi uno sguardo, almeno Ciro.
Alya entrò in cella sorridendo, era felicissima della notizia. Vide entrare Nad e la salutò abbracciandola.
"Piccolina, è questo meraviglioso abbraccio? Hai bisogno di coccole?" Le chiese Nad.
"La direttrice mi ha dato il permesso, starò con mia zia una settimana." Esclamò sorridendo Alya.
"Wow, amò ma è stupendo! Anche se ci mancherai da morire." Esclamò Nad.
"Prometto che quando ritorno, vi coccolo." Esclamò felice Alya.
"Non vedo l'ora..." Rise Nad. "...sono felice per te, piccolina."
La serata continuò tranquillamente, andarono in mensa a cenare e infine andarono nella sala ricreazione.
Alya come tutte le sere si mise sul divanetto a guardare la sua amica Nad suonare il pianoforte con Filippo. Sorrise, erano veramente belli da vedere insieme.
"Uè Alya." Si avvicinò Edoardo.
"Ehi." La ragazzina gli sorrise.
"Allora, come stai?" Le chiese.
"Bene tu? Sei riuscito a parlare con ...beh con Teresa?" Chiese la ragazzina.
Era a conoscenza della storia d'amore del ragazzo. "Non mi vuole parlare." Rispose.
Alya lo guardò dispiaciuta. "Mi dispiace."
"Tranquilla..." Le sorrise. "...domani finalmente posso uscire da qui, e la vado a trovare." Esclamò Edoardo.
"Hai avuto anche tu il permesso?"
"Sì, me lo hanno dato per andare a vedere mio figlio..." Il ragazzo sorrise. "...è bellissimo." Alya sorrise.
Anche del fatto che era diventato papà da un'altra ragazza era a conoscenza la ragazzina. I due , ogni tanto si vedevano di notte nel cortile, era diventata una cosa carina da fare. Ma non lo fecero sempre, per paura di essere beccati.
"Ne sono felice Edo. Anche io domani ho il permesso."
"Ah sì? Allora porto mio figlio a casa, così lo conosci." Edoardo sapeva del fatto che la ragazzina e sua zia erano dalla famiglia dei Ricci.
"Sono onorata di conoscere baby Edo." Rispose la ragazzina ridacchiando.
"Eduà, abbiamo bisogno di te, o'pirucchio me sta facenn perdere a ca'" urlò Totò.
"Arrivo..." Si alzò dal divano. "...devo andare a salvare Totò a calcio balilla.
Alya lo salutò e infine lei raggiunse Nad al pianoforte.
L'ora finì, così ritornarono nelle proprie celle. Nad propose di dormire tutte e tre insieme abbracciate, si misero nel letto e si addormentarono.
La mattina arrivò infretta, Alya era in piedi da qualche ora, era euforica, si era fatta la doccia e preparata lo zaino. Andarono in mensa a fare colazione.
"Anche noi, abbiamo il permesso. Ci potremo vedere una sera di queste." Esclamò Silvia.
Alya non sapeva che cosa rispondere. Le ragazze non sapevano che lei stava dai Ricci.
"Noi ci vediamo sempre Silvia, sto da te." Esclamò Nad.
Le ragazze guardarono la ragazzina, in quel momento si sentì impacciata.
"Allora? Che ne dici? Passiamo una serata tutte e tre insieme, magari porti anche Arianna, così la conosciamo." Esclamò Silvia sorridendo.
Alya fece un mezzo sorriso. "Chiederò a mia zia di portarmi." Esclamò Alya.
"Dai, facciamo domani sera. Tu chiedi. Ti lascio il mio numero di telefono di casa." Esclamò Silvia.
"Okay."
Alya per un attimo si sentì in colpa, sapeva benissimo che non poteva andarci, ma magari sua zia poteva dirle di sì. Anche se erano sotto gli occhi dei Ricci, per protezione.
Finirono la colazione e infine andarono in cortile in attesa di essere chiamati per uscire.
Alya e Ciro vennero chiamati per primi.
Alya salutò le due ragazze.
"Perché tu e Ricci andate insieme?" Chiese sospettosa Nad.
"Ahm, non ne ho idea. Magari tutti e due abbiamo i parenti fuori che ci aspettano." Rispose Alya.
Non era tanto brava a dire bugie, ma in quel momento pregò che la sua amica abboccò. "Dai vai, prima che non ti facciano più uscire. Chiamaci , mi raccomando ." Esclamò Nad.
Alya l'abbracciò per l'ultima volta e infine uscì da lì con Ciro.
Ad aspettarli ci fu il fratello Pietro e la migliore amica di Alya.
Appena la vide , corse verso di lei.
"Ly." La ragazzina l'abbracciò.
"Che sorpresa, Ari."
"Visto? Dio, mi sei mancata da morire."
"Anche tu , Ari."
Ciro notò tutta la scena, ma dopo qualche secondo entrò in macchina, senza salutare il fratello.
Entrarono anche le due ragazze , e partirono.
"Andiamo a fare colazione Piè?" Chiese Ari.
"Certo picciré." Rispose il ragazzo.
Ari sorrise.
Ciro guardò male il fratello.
Partirono e si recarono al bar a fare colazione, Alya decise di prendere solo un caffè , dato che non aveva fame.
Ciro rimase in silenzio tutto il tempo.
"Stasera facciamo una festa." Esclamò Pietro.
"Una festa?" Chiese Alya.
"Sì, ogni tanto noi Ricci lo facciamo. Sei invitata Alya..." Pietro guardò il fratello.
"...e tu, Cirú, partecipi?" Chiese Pietro.
"Ne sono costretto."
"Brav."
Pagarono e infine si avviarono per casa.
Una volta arrivati , scesero dalla macchina ed entrarono nella villa. Alya rimase sempre meravigliata dalla bellezza di quella casa, anche se era la seconda volta che ci mise piede. Poi vide sua zia, sorrise e le corse incontro per poi abbracciarla.
"Zia, mio dio quanto mi sei mancata!"Spazio autrice
Come ho promesso, doppio capitolo 🥰❤️. Non mi farò sotterrare per stasera 😂😂.
Un abbraccione e dolce notte a voi. ❤️🥰🌹🤍
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Anime Colorate (Fanfiction)
FanfictionL'amore è un'altra cosa. L'amore è una carezza, non uno schiaffo. L'amore è ridere, non piangere. L'amore è un abbraccio sentito, due anime che si uniscono in un solo corpo, pace, gioia, piacere. PS. Il mio compito in questo libro/storia boh, non...