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Uscirono dal negozio in silenzio, la ragazzina era soddisfatta dell'acquisto e di come ha risposto al ragazzo.
Era cambiata, prima con il suo ex faceva tutto quello che diceva lui, stava imparando a decidere lei cosa fare della sua vita e questo le dava soddisfazione.
Prima era vittima del demone , aveva paura di dire "no, io non faccio quello che dici tu! Sono io che devo essere padrona di me stessa.". Lo stava diventando, nessuno poteva più metterle i piedi in testa, si sentiva libera, anche se quel concetto in un certo senso non le si addiceva. Si sentiva più viva, senza il suo ex.
Iniziò a capire che non era affatto amore, ciò che provava lui verso di lei, una persona innamorata non ti insulta pesantemente, non ti mette le mani addosso e soprattutto non ti manca di rispetto.
Salì dietro il ragazzo, in silenzio, cinse le braccia attorno alla sua vita e partirono verso la villa dei Ricci.
Durante il tragitto, lei chiuse gli occhi, non aveva più paura della velocità che andava il ragazzo, si sentiva dondolare e accarezzare dal vento. Sorrise.
Il ragazzo, la guardò dallo specchietto, venne colpito dall'espressione della ragazzina. Era ancora un po' nervoso per come gli aveva risposto, non e che non voleva che mettesse quel vestito e che sapeva in che genere di festa partecipavano.
Le feste dei Ricci era sempre piena di gente , ragazzi giovani come loro.
Ciro trovò la ragazzina di una bellezza stravolgente e conosceva molto bene i ragazzi che frequentava lui, erano donnaioli fino al midollo, e il pensiero che ci provassero con lei, gli si contorceva lo stomaco. Era gelosia, per caso? Può darsi.
Quella sensazione, si faceva sempre più pensante per il ragazzo, e voleva soffocarla , come le emozioni che provava per quella ragazzina.
Arrivarono davanti alla villa dei Ricci, Alya scese dal motorino e senza parlare entrò in casa.
Vide in salone la sua migliore amica, che era seduta sul divano con Pietro.
"Ari." Esclamò Alya.
La ragazza sorrise. "Ly..." Si alzò dal divano e andò ad abbracciarla. "...dove sei stata?" Chiese l'amica.
"A comprare un vestito per stasera." Esclamò Alya.
"Voglio vederlo." Esclamò Arianna sorridendo.
Alya ricambio il sorriso e poi guardò Pietro.
"Te la posso rubare qualche minuto, Pietro?" Chiese la ragazzina al ragazzo .
"Certo Alya, andate pure in camera, io tra poco devo uscire con Ciro." Rispose il ragazzo.
Le due amiche salirono in camera, si chiusero e Alya aprì la busta di carta elegante che conteneva l'abito.
Arianna lo guardò e sorrise.
"Ma è stupendo Ly!" Esclamò l'amica.
"Ciro dice che è troppo corto." Rispose Alya.
Arianna guardò Alya per qualche minuto , poi scoppiò a ridere.
"Qualcuno qui, è geloso." Esclamò la ragazza.
Alya la guardò perplessa. "Ma che dici? Non è affatto vero. Mi ha detto che non vuole stare appresso tutta la sera per colpa di questo abito."
"E tu cosa gli hai detto?"
"Che non deve decidere lui, cosa devo o non devo fare." Rispose la ragazzina.
Arianna la guardò sorpresa. "Finalmente la mia piccola Ly sta imparando a non farsi mettere i piedi in testa." Esclamò la ragazza abbracciandola.
Passarono il resto della mattinata insieme.
Nel pomeriggio , Arianna andò a casa sua per prepararsi per la festa.
Alya decise di mettersi a letto per farsi un sonnellino, ma in quel momento, sua zia aprì la porta della stanza.
"Disturbo?" Chiese sua zia.
"No zia, figurati! Entra." Esclamò la ragazzina.
"Che fai amore?"
"Volevo riposarmi un pochino." Rispose la ragazzina.
"Allora vado, riposati amore."
"No zia, vieni. Sdraiati vicino a me, ho bisogno un po' di coccole." Esclamò la ragazzina.
Sua zia sorrise, si sdraiò vicino a lei e le accarezzò i capelli.
"Com'è andato lo shopping?"
"Così così...non è facile scegliere gli abiti con due maschi che non sanno nulla di moda." Rispose la ragazzina.
Sua zia sorrise. "Hai ragione amore ..." Le diede un dolce bacio sulla fronte. "...la prossima volta ci andiamo insieme ." Esclamò sua zia.
Alya sorrise, chiuse gli occhi e si addormentò dopo qualche secondo.

La sera arrivò in un battibaleno, Alya era appena uscita dalla doccia, si asciugò i capelli, si mise il pigiama ed entrò nella stanza.
Era ancora presto per la festa, così si finì di preparare per poi andare a cenare con gli altri.
Non c'era ancora traccia di Ciro. Chissà che diavolo starà combinando. Pensò la ragazzina.
Era leggermente preoccupata per il ragazzo, non voleva che si mettesse nei guai.
Si preparò per la serata, indossò l'abito e infine asciugò i capelli, dando ogni tanto una spazzolata per farli lisciare leggermente.
Si truccò leggera e infine era pronta.
I genitori e la zia di Alya deciderò uscire quella sera, per lasciar soli i ragazzi.

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