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Era la vigilia di natale, la famiglia Ricci aveva organizzato di andare a cena tutti insieme, si unì a loro anche Arianna, ormai fidanzata di Pietro e migliore amica della ragazzina.
Alya ne era felice che c'era anche lei.
La ragazzina si trovò in camera, stava provando il terzo vestito, per un attimo si maledí per aver rifiutato lo shopping con Rosa e Carmela. 
Bussarono alla porta e apparí proprio la sorella Ricci. "Ué." Esclamò la ragazza.
Alya le sorrise. "Ehi, ciao Rosa, hai bisogno?" Chiese cordiale la ragazzina.
"Sentivo che sei in cerca di un abito per stasera e sono venuta in tuo aiuto." Esclamò la ragazza.
Alya sorrise. "È il terzo abito che provo e non me ne sta uno bene." Esclamò la ragazzina.
Rosa si avvicinò al armadio. "Posso?" Chiese.
"Certo."
"Vediamo un po'..." Alya non aveva tanti abiti nel suo armadio, le piacevano le cose eleganti, ma pensò che non fossero per lei. Si vedeva un brutto anatroccolo.
"...non ne hai tanti! Ma posso aiutarti comunque." Esclamò la ragazza sorridendo.
Alya non capì. "In che senso?" Le chiese.
"Beh, nel mio armadio ce ne ho tanti, posso prestarti uno dei miei." Esclamò Rosa.

                                   ***
Dopo aver passato mezz'ora davanti alla ragazza , provandosi centinaia di vestiti, la ragazzina trovò finalmente il suo.
Color bordeaux brillantinato, a tubino, senza bretelle e corto fino a metà coscia .
Rosa le sorrise. "Ti sta meglio a te, sai?" Esclamò la ragazza.
Alya arrossì, si guardò allo specchio. Si piacque per la prima volta e sorrise.
"Grazie Rosa." Esclamò la ragazzina, leggermente in imbarazzo.
"E di cosa ..." Le sorrise. "...sono felice che siete qui, tu e tua zia. Da quando ci siete voi, nella nostra famiglia, c'è un po' di colore." Esclamò Rosa.
Alya fu felice della frase della ragazza.
Non si conoscevano abbastanza bene. Rosa aveva un carattere abbastanza particolare, quasi simile a suo fratello Ciro, ma quando si affezionava a  qualcuno, dava il cuore.

La famiglia Ricci decise di andare a cena fuori quella sera, era la vigilia di natale, per loro era importante festeggiare tutti in famiglia, Alya per la prima volta nella sua vita, si sentiva amata e coccolata, sia da sua zia che dalla famiglia Ricci, non sapeva come ringraziarli per averle salvato la vita, sia a lei che alla sua zia.
Andarono a cena in un ristorante di lusso, sul mare come piaceva alla ragazzina, ogni volta che vedeva il mare sorrideva e chiudeva gli occhi per godersi quell'aria che sapeva di salsedine.
"Ti piace qui?" Chiese Ciro avvicinandosi a lei e abbracciandola da dietro.
Lei lo guardò e sorrise. "È meraviglioso!" Rispose la ragazzina.
Ciro diede un dolce bacio sul collo morbido della ragazzina, lei si girò verso di lui e lo abbracciò.
"Tu sei meravigliosa." Esclamò Ciro.
Lei gli diede un bacio sulle labbra.
"Ciro, Alya e jà, trasimm se no ci cacciano fuori." Esclamò Rosa.
I due si sorrisero ed entrarono al ristorante.

                                    ***
Erano passati i giorni dalla vigilia, stava andando tutto bene, mancava un solo giorno al capodanno e Alya si sentiva strafelice di stare lì.
Erano in giro per i negozi, Alya, Rosa e Arianna, stavano cercando un abito per la fine dell'anno. Alya lo trovò subito, un semplicissimo tubino nero, brillantinato con delle bretelle sottili e argentate, corto fino a metà coscia. Quelle di misero di più erano le altre due ragazze, che non sapevano cosa scegliere. Ma dopo qualche ora, decisero entrambi e ritornarono alla villa dei Ricci. Era la prima volta che le ragazze uscirono da sole, Ciro era abbastanza contrariato, ma con l'approvazione di Don Salvatore le ragazze riuscirono ad averla vinta.
Ciro era arrabbiato in quel momento con la ragazzina.
Così Alya salì in camera sua, bussò alla porta e aprì.
"Si turnat?" Chiese il ragazzo con tono freddo.
"Cí, è andato tutto bene, perché mi tieni ancora il muso?" Chiese la ragazzina.
Ciro la guardò per lunghi secondi e infine si alzò per avvicinarsi a lei.
Le diede un bacio a stampo. "Non voglio che ti metti in pericolo." Esclamò il ragazzo.
Alya lo guardò sorpresa, pensava che la voleva menare o urlarle addosso.
Gli sorrise. "Sono viva e vegeta." Esclamò la ragazzina per poi mettere le mani intorno al collo del ragazzo, lui la strinse a sé. "Mi sei mancata." Esclamò il ragazzo.
"Anche tu."


Spazio autrice

Ciao a tutti, perdonatemi ma ho avuto poco tempo per aggiornare. Dovrò decidere un giorno per aggiornare mi sa. Ma in realtà non ne ho uno 😂, sì io e la mia organizzazione non siamo più amiche, abbiamo litigato. 😭😭.
Aggiornerò presto. Robertina. 🌹🤍

          

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