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Era sera, Alya si era appena finita di prepararsi, quella sera doveva uscire con la sua migliore amica, decisero di andare a cena fuori e infine andare in discoteca.
Aveva optato per un pantaloncino nero e un top nero brillantinato, ai piedi delle semplici scarpe basse. Non amava tanto le scarpe con i tacchi.
Si recò in salotto dove c'era sua zia che stava guardando la TV.
"Zia." Esclamò la ragazzina.
La donna si voltò verso di lei e sorrise.
"Amore, come sei bella!" Esclamò la donna.
Alya fece un giro su se stessa.
"Dici? Non è troppo semplice?" Chiese.
"Amore, la tua miglior bellezza, è la semplicità." Esclamò la donna sorridendo.
Alya ricambiò il sorriso, si avvicinò a lei e le diede un bacio affettuoso sulla guancia.
"Ti voglio bene, zia." Esclamò la ragazzina.
"Anche io, amore mio."
In quel momento suonò il campanello di casa.
Era Arianna.
"Ciao zia."
"Ciao amore mio, divertiti."

                                   ***
Le due ragazze, avevano appena finito di cenare, Alya era felice.
"La pizza che mi sognavo da due anni! Finalmente." Esclamò la ragazzina.
Ari si mise a ridere.
Si recarono alla discoteca.
La ragazzina rimase lì davanti, ricordandosi di quel giorno del suo arresto, di come la sua vita era cambiata, anche se in un contesto buio e triste, era cambiata in meglio! 
Aveva ucciso una persona e questo non riusciva a perdonarselo. 
"Beh? Entriamo?" Chiese Ari. 
La ragazzina ritornò nel mondo dei vivi e guardò l'amica. 
"Ehm, sì!" Esclamò la ragazzina. 
Entrarono e si avvicinarono al banco, presero da bere. 
Alya un semplice cocktail alla frutta e l'amica un superalcolico, cosa che Alya ne era un po' contraria. "Dai, cosa potrebbe succedere per una sera, Ly!" Esclamò sorridendo l'amica. 
Alya scosse la testa. 
La serata andò avanti, Alya non c'è la fece più, si sedette su uno dei divani, mentre la sua amica stava ballando in pista. 
Prese il cellulare e iniziò a girovagare per internet. 
"Ciao." Si sedette un ragazzo vicino a lei, puzzava d'alcool. 
La ragazzina lo guardò, ma decise di non rispondergli. "...come stai? Tutto bene? Io mi chiama Gennaro. Tu? O' saj ca si bell?" Il ragazzo era inopportuno e la ragazzina decise di alzarsi e allontanarsi, lasciando lì seduto il ragazzo. 
Cercò Arianna per tutta la discoteca, l'ultima volta era in pista a ballare. 
Prese nuovamente il cellulare. "Non so quanto funzionerà, ma spero che risponda!" Esclamò la ragazzina, parlando da sola. 
Dopo due squilli, rispose. "Ari, dove sei?" Chiese la ragazzina, senza far parlare la ragazza. 
"Siamo qui fuori, la tua amica è ubriaca marcia! Vienila a prendere!" Esclamò una voce a lei conosciuta. 
"Che ci fai con lei?" Chiese. 
"Vienila a prendere, Alya!" 
"No, non venire Ly, voglio stare con lui!" Urlò Arianna. 
Era evidentemente ubriaca. 
Alya attaccò e uscì immediatamente fuori dal locale, vide la sua migliore amica in braccio a colui che aveva spezzato il cuore alla ragazza. 
"Pietro, che ci fai qui?" Chiese la ragazzina. 
"Vieni, vi porto a casa." 

                                                                               ***
Alya era seduta vicino al ragazzo, stava in silenzio. 
Arianna stava dietro che era crollata. 
La ragazzina era leggermente sorpresa del fatto che Pietro Ricci si era palesato dopo anni. 
Si chiedeva come stava suo fratello, aveva tanta voglia di chiederglielo, ma le mancò il coraggio. 
L'auto si fermò davanti al palazzo della ragazzina. 
"Grazie Pietro." Esclamò la ragazzina. 
"Di niente! La prossima volta, vedi di tenerla sotto controllo!" Esclamò il ragazzo. 
La ragazzina lo guardò, sembrava che gli interessava della sua amica, ma non era sicura. 
"Pietro, posso chiederti il perché ci hai dato un passaggio?" Chiese Alya. 
"Buonanotte Alya." Esclamò Pietro. 
E' proprio un Ricci! Pensò la ragazzina. 
Guardò Arianna, stava ancora dormendo. "Ari ... " la svegliò. "... svegliati!" Esclamò la ragazzina. 
Arianna aprì gli occhi. "E' già mattina? Perché mi trovo in auto?" 
"Ari, dobbiamo salire su a casa, dai!" 
Arianna sbuffò, non si rese conto che in quel momento c'era anche l'amore della sua vita, dopo tanto tempo lo incontrò. 
Scese dall'auto e le due ragazze salirono in casa. 
Pietro aspettò che le due ragazze erano al sicuro e ripartì per tornare a casa sua, in realtà era un po' di tempo che seguì Arianna. 
Quello che le disse era solo una bugia, per allontanarla. 
L'amava e per non farla andare nei guai, la lasciò. 
Arrivò a casa, entrò e infine salì in camera sua. 
Si buttò nel letto e si trovò nuovamente a pensare alla ragazza. 

Il giorno dopo, si alzò dal letto. 
Si mise i pantaloni addosso e infine scese in cucina. 
Vide sua madre. "Buongiorno!" Esclamò il ragazzo. 
"Buongiorno amore." Esclamò la dolce signora Ricci. 
Si sedette e prese il caffè.
Don Salvatore entrò in salone, in silenzio, stava fissando suo figlio Pietro. 
"Sei rientrato tardi, stanotte, di nuovo!" Esclamò la signora Ricci. 
"Ero a ballare." Rispose Pietro. 
"Tu a ballare? Oppure a spiare tu sai chi?" Chiese Don Salvatore. 
"Papà, nun rompr o' cazz!" Rispose Pietro. 
Don Salvatore lo guardò male. 
"Piè! Porta rispetto!" Esclamò suo padre. 
Pietro si alzò. "Vado a parlare co fratm!" Esclamò il ragazzo. 
"Piè aspetta ... " Entrò Rosa. "... vengo anche io." Esclamò la ragazza. 

                                                                           ***
A Ciro mancavano pochi mesi per essere scarcerato, l'aveva ottenuto con corruzione. 
Non era affatto cambiato, era più duro. 
"Ci sono visite." Esclamò la guardia. 
"Finalmente!" Rispose il ragazzo. 
Si alzò dal letto della cella e venne accompagnato dalla guardia nella sala delle visite. 
Trovò il fratello e la sorella. 
"Cirù!" Esclamò Rosa abbracciandolo. 
"Piccirè!" Rispose il ragazzo. 
"Okay, ora basta abbracci!" Esclamò la guardia. 
Ciro lo fulminò con lo sguardo. 
"Che mi dite?" 
"Non vediamo l'ora di riaverti a casa, Cirù!" Esclamò Rosa. 
Ciro le prese la mano e l'accarezzò dolcemente. 
"Rosa, ora devo parlare con tuo fratello! Vai fuori!" Esclamò Pietro. 
La ragazza guardò male suo fratello. "Che cazz staj ricenn, Piè?" Chiese la ragazza. 
"Vatten! Aspettami fuori!" Esclamò Pietro. 
Rosa guardò Ciro. "Vai piccirè!" Esclamò Ciro. 
La ragazza lo abbracciò e infine se ne uscì. 
Ciro guardò Pietro per lunghi minuti. 
"Tutto questo segreto davanti a nostra sorella?" Gli chiese Ciro. 
"L'ho vista!" Esclamò Pietro. 


SPAZIO AUTRICE: 

CIAUUUU ECCO UN ALTRO CAPITOLO. 
SINCERAMENTE NON SO QUANDO FINIRA', MA CREDO CHE SIAMO QUASI ALLA FINE! 


UN ABBRACCIONE, AGGIORNERO' PRESTO! 

Robertina. 

Anime Colorate (Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora