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Ritornarono al Ipm, erano ancora sporchi di vernice, il comandante non aveva più messo bocca su quello che era successo.
I due durante il tragitto si guardavano ogni tanto e sorridevano.
Si erano divertiti.
Una volta raggiunti, Alya tornò in cella. Trovò le ragazze sdraiate sul letto di Naditza. "Ehi." Esclamò la ragazzina.
Le ragazze la guardarono. "Ehi ..." Nad la guardò perplessa. "...ma che hai fatto in faccia?" Le chiese.
Alya sorrise pensando a quello che era successo. "Oh nulla, battaglia di vernice." Esclamò divertita.
Intanto Ciro si ritrovò in bagno sotto la doccia a sorridere.
Era una cosa rara, il ragazzo sorrideva pochissime volte, regalava quei splendidi sorrisi così poche volte che nessuno poteva meravigliarsi. Alya era una di quelle fortunate.
Uscì dalla doccia e si asciugò per poi vestirsi.
Uscì dal bagno e si mise sul letto e si ritrovò a pensare a lei.
Intanto il suo compagno di cella entrò come una furia, prese il cellulare e lo buttò per terra, Ciro notò tutta la scena.
"Ch'ella stronza di Liz ha detto tutto a Teresa." Esclamò Edoardo.
"Che succiess?" Chiese Ciro.
"Liz ha detto a Teresa che ho una moglie e un figlio." Esclamò Edoardo.
Ciro lo guardò e scoppiò a ridere.
L'amico lo guardò perplesso.
"Che cazz ti ridi, Cirú? Ecco perché non mi risponde più al telefono..." Si sedette sul letto. "...l'ho persa!"
"A' prossima volta Nun fai strunzat." Rispose Ciro.
"E che ne sai tu, che non ti sei mai innamorato, Cirú? Per te l'amore rende deboli. E forse hai proprio ragione." Esclamò Edoardo.
Ciro ascoltò la frase del suo amico, quella frase gli rimbombava nelle orecchie, non si poteva permettere di innamorarsi, sapeva che prima o poi arrivava una persona nella sua vita a fargli battere il cuore. Ma doveva comunque reprimere quei sentimenti. Così decise di ritornare nei suoi passi, riguardo la ragazzina. Tornare ad ignorarla.
Alya era abbracciata nel letto con le due ragazze, si stavano riposando un po' e come sempre , si raccontarono come avevano trascorso la giornata. Ma le ragazze si addormentarono tutte e tre.
Dopo qualche ora, la guardia le chiamò per accompagnarle in mensa, cenarono e infine andarono in sala ricreazione, come tutte le sere.
Nad suonava al piano con Filippo, Silvia stava con Milos e Alya era seduta sul divano, voleva avvicinarsi a Ciro per parlare, ma il ragazzo mancava.
Ciro con l'aiuto di Lino, si era fatto portare nei bagni pubblici con la rossa.
Il ragazzo per la prima volta nella sua vita , non era andato fino in fondo nel rapporto sessuale con la ragazza. Si chiese che diavolo gli stava succedendo.
"È stato deludente." Esclamò la rossa.
Ciro la guardò, non sentiva nulla, né colpa e né niente. La cosa che gli preoccupava di più , era il fatto di non aver avuto un rapporto appagante.
"Viola, vatten!" Esclamò con tono freddo.
La rossa lo guardò, nei suoi occhi non c'era un briciolo di emozioni. Senza replicare , la ragazza se ne andò, così dopo un po' anche lui. Ritornò nella sala ricreazione. Raggiunse gli amici che stavano giocando a calcio balilla, fecero qualche partita.
Intanto Alya , lo guardò e sorrise.
Si avvicinò a loro.
"Ué Alya, allora come stai?" Chiese Totò.
La ragazzina gli sorrise. "Bene." Rispose.
"Alya, vuoi giocare con noi?" Chiese Pino.
"No , ti ringrazio...." Guardò Ciro. "... ahm, Ciro ti...ti va di parlare un po'?" Chiese Alya.
Ciro non la guardò, si era promesso che doveva ritornare ad ignorarla, così decise di mantenere la sua promessa.
"No, non mi va." Rispose il ragazzo.
Alya ci rimase un po' male, così ritornò a sedersi sul divano.
È proprio bipolare! Pensò la ragazzina.
L'ora finì, ragazze e ragazzi vennero divisi nuovamente, ma la ragazzina voleva parlare con Ciro, almeno sapere che cosa ha fatto per farsi ignorare così da lui.
Così prese Ciro da parte, lui finalmente la guardò. "Alya devo ..."
"Ciro, ti ho fatto qualcosa di male? Come mai m'ignori?" Chiese la ragazzina.
"Devo andare." Esclamò il ragazzo.
"Rispondi Cí." Esclamò Alya, prendendogli la mano, ma il ragazzo tolse la sua mano dalla presa della ragazzina. "Ho detto che devo andare." Esclamò il ragazzo.
"Ma io..."
"Hai rotto o'cazz! Lassame sta'." Esclamò il ragazzo per poi andarsene.
La ragazzina ci rimase ancora più male, ritornò in cella, andò in bagno si mise il pigiama e infine si mise a dormire.

Spazio autrice.

Lo so...lo so... 😂😂 Non è colpa mia, è di Ciruzzo! 😂🙈 Un abbraccione 🥰

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