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Alya ritornò in cella, era rimasta male da come si era rivoltato il ragazzo verso di lei, quel giorno prima della discussione avuta con lui, era felice, per la prima volta, avevano riso e scherzato insieme. 
Si trovò nel letto, con gli occhi spalancati a fissare il soffitto. Per la prima volta in cui stava lì dentro non riuscì a dormire. 
Le altre due ragazze stavano dormendo. 
Cercò di dormire, chiudendo gli occhi e pensando ad altro, ma non ci riuscì, così si alzò dal letto facendo piano, uscì dalla cella, sapeva bene che non poteva farlo, ma quella notte le venne voglia di infrangere qualche regola, riuscì a sgattaiolare dal braccio femminile e riuscì a raggiungere il cortile. Aveva bisogno di prendere una boccata d'aria. Si sedette su una panchina. 
Intanto nella cella di Ciro, Edoardo era nel bagno a provare e riprovare a chiamare. "Risponn! Cazzo!" Urlò Edoardo. 
"Oh, a'vuò firnì?" Urlo Ciro. 
Edoardo aprì la porta del bagno, era visibilmente nervoso. 
"Vaffanculo!" Esclamò sbuffando. Prese una sigaretta e si mise seduto vicino alla finestra, rimase zitto, poi guardando fuori, vide in cortile qualcuno seduto. "Chi cazz c'è là?" Chiese Edoardo. 
Ciro che stava cercando di dormire, guardò il ragazzo. "Eduà, te vuoi sta zitt?" Chiese. 
"Cirù, in cortile c'è qualcuno!" Esclamò Edoardo. 
"E lascialo lì!" Rispose Ciro. 
Edoardo non aveva sonno, anche perché continuava a pensare alla sua Teresa, così spense la sigaretta e andò fuori dalla cella. "Eduà, che cazz fai?" Chiese Ciro. 
Edoardo si voltò verso l'amico e sorrise. "Vado a far compagnia a quello o quella in cortile." Rispose Edoardo. 
"Eduà nun fa strunzat!" Esclamò Ciro. Ma Edoardo era già fuori dalle celle, raggiunse il cortile e vide Alya seduta sulla panchina. "Uè!" Alya si voltò spaventata. 
"Edo, che ci fai qui?" Chiese la ragazzina. 
"Boh ti ho visto fuori in cortile ho deciso di raggiungerti, anche se non ti ho riconosciuta. Come mai, una ragazza brava come te, sta iniziando ad infrangere le regole?" Chiese il ragazzo. 
Alya si mise a ridere. "Non riuscivo a dormire." 
"Ah okay, e allora sei uscita in cortile di notte ... " Edoardo la guardò. "... non è che fare attività con Ciro ti fa male, anziché bene ?" Alya cessò di ridere. Era proprio a lui che stava pensando. 
"... dovrò fare la ramanzina al mio amico." Esclamò Edoardo. 
Alya lo guardò. "Edo, non... non dire nulla a ..." 
"Oh andiamo, stavo scherzando!" Esclamò Edoardo.
Intanto Ciro nella cella si era alzato dal letto per fumarsi la sigaretta, guardò fuori la finestra e vide il suo amico parlare con colui o colei che stava fuori, non aveva idea di chi fosse. Poco gli importò. Spense la sigaretta ormai finita e salì nuovamente nel letto.
Si ritrovò a pensare alla ragazzina, era un bel po' che nei suoi pensieri c'era lei.
Si sentì leggermente in colpa per come si era rivolto a lei, ma la decisione l'aveva presa.
Chiuse gli occhi, ma non prese sonno, così si alzò e ritornò alla finestra a fumarsi un'altra sigaretta.
Edoardo rientrò, era più calmo rispetto a com'era uscito.
Ciro lo guardò in silenzio. "A'guagliona ten chiù pall di quanto pensassimo." Commentò Edoardo.
Ciro non capì di chi stava parlando.
"Di chi parli ?" Chiese.
"Alya..." Inconsapevolmente Ciro fece un mezzo sorriso. Le doveva star lontano sì, ma gli piaceva quella ragazzina. Edoardo notò l'amico, che stava sorridendo. "...uè Cirú , ti piace?" Gli chiese Edoardo.
Ciro non sorrise più, lo guardò male.
"Fatt i cazz tuoi." Esclamò Ciro.
L'amico alzò le mani come segno di arresa.
Poco prima, aveva avuto la stessa conversazione con la ragazzina. Alla domanda del ragazzo, Alya arrossì come un peperone, e aveva già capito la risposta.
Alya si era rimessa a letto, per fortuna non l'aveva beccata nessuno, fece un sospiro di sollievo e pregò che non c'era nessuna telecamera di sorveglianza.
"Alya ..." Si sentì chiamare da Nad. "...dove sei stata?" Chiese la ragazza.
Ops... Pensò la ragazzina.
"Ero...ero fuori in cortile." Rispose la ragazzina. Nad fece qualche secondo di silenzio. "Ma sei pazza? E perché l'hai fatto?" Le chiese.
"Non riuscivo a dormire, avevo bisogno di una boccata d'aria." Rispose.
"Dai, ora dormi tesoro. Domani mattina mi racconti ." Esclamò Nad.
"Okay. Notte Nad."
"Notte stellina."
Finalmente si addormentò.
Il mattino arrivò in fretta, Alya si alzò comunque alla stessa ora, anche se aveva fatto le ore piccole, si preparò, svegliò le ragazze e infine andarono a far colazione. Ormai era di routine.
Si trovò nuovamente in cortile, ad aspettare la guardia e Ciro, dopo qualche minuto, arrivarono e infine uscirono per andare a fare l'attività.
Nel pomeriggio rientrarono e Alya andò dalla psicologa.
La guardia bussò alla porta dello studio della donna e la ragazzina entrò.
"Ciao Alya." Esclamò la donna .
La ragazzina le sorrise. "Ciao."
Si sedette di fronte a lei.
La ragazzina iniziò a raccontarle com'era andata la settimana. "E con Ciro, hai avuto un dialogo?" Le chiese la donna.
Alya arrossì, le raccontò in precedenza di lui, ma non così tanto. Le nascose il fatto che quando sta vicino a lui, il suo cuore inizia a batterle. "Beh, ieri abbiamo riso e schierato e ..." La donna notò il rossore della ragazzina e capì subito, ma rimase in silenzio per non farla mettere a disagio. "...sono stata bene, solo che poi ieri sera mi ha trattata male. Non...non so mai come approcciarmi a lui. Vorrei esserle amica ma ..." Alya rimase tutto il tempo con lo sguardo rivolto a terra, era palesemente in imbarazzo.
"Alya..." La ragazzina alzò lo sguardo e lo posò sulla donna. "...ti faccio una domanda un po' intima, ma non devi rispondermi per forza."
"Di...dimmi pure." Esclamò Alya.
"Ti piace Ciro?"
Alya era ancora più rossa in faccia. Si capiva perfettamente.
"Beh ecco io ..." Pensò a cosa rispondere. "...non lo so." Rispose.
Anche se nel suo cuore la risposta l'aveva già ed era un dannazione sì!
Ma c'era qualcosa che la bloccava , forse la paura di affezionarsi?
La donna sorrise.
"Alya , ti stai innamorando per caso?" Chiese la donna.
"No, no, io ...io lo vedo come un potenziale amico, ecco. Anche se la vedo ardua , perché a volte è veramente antipatico e bipolare..." La donna si mise a ridere. "...la prego, non rida di me." Esclamò Alya.
"Non sto ridendo di te, Alya ..." Sorrise. "...devi solo capire cosa vuoi davvero e imparare a lasciarti andare con le tue emozioni. Lo so che è una cosa difficile. Ma quando lo farai sarà bellissimo. Ti dò un consiglio, parlagli, ovviamente con calma."
"Gli ...gli devo dire cosa provo per lui per caso?" Le chiese terrorizzata.
"No, cerca un modo per approcciarti a lui." Esclamò la donna sorridendo.


Spazio autrice

Hola a tutti, come al solito aggiorno di notte e vi faccio disperare. Perdonatemi e che di giorno è difficile che aggiorno.
Spero vi piaccia.
Cerco di scrivere un doppio capitolo stasera, anche perché ho voglia di scrivere. Se non lo trovate e perché mi sono addormentata e vi lascio pure sotterrarmi sotto terra 👍😁.
Domani non so se riuscirò ad aggiornare, per questo che voglio fare un doppio capitolo stasera, perché domani lavoro e non so come e dove troverò il modo di aggiornare.
Vi mando un abbraccione 🥰❤️🌹

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