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"Che cazz hai visto?" Le chiese nervoso.
"Tutto...tutto quanto! Ti vuoi rovinare ancora di più la vita, Ciro?" Gli chiese la ragazzina.
"Quello che faccio io, non sono minimamente cazzi tuoi!"
Alya lo guardò negli occhi, non aveva paura di lui, ma per lui.
"Ciro ti prego non ..."
"Fatti i cazzi tuoi. E se vengo a sapere che dici qualcosa alla direttrice, ti faccio passare le pene dell'inferno." Esclamò Ciro.
"Non dirò nulla, solo se smetti di fare stronzate." Esclamò Alya.
Ciro si avvicinò pericolosamente al viso della ragazzina. "Chi cazz si tu, per dirmi cosa devo o non devo fare? Si sul na mocciosa..." Alya lo guardò negli occhi, si chiese dov'era finito quel ragazzo che giorni prima l'aveva difesa con il padre, perché cambiava sempre atteggiamento con lei? Ma la ragazzina, non trovò risposta. "...tu prova solo a dire qualcosa alla direttrice e io t'accir." Esclamò Ciro con tono duro, aveva lo sguardo freddo. In quel momento la ragazzina vide una delle sfumature di colore scuro, non era il Ciro che aveva conosciuto, quello dal cuore d'oro. Purtroppo l'aveva notato solo lei quel lato che aveva il ragazzo.
"Le tue sono solo parole, Ciro. Non mi faresti mai del male, su questo ne sono..." In quel momento bussarono alla porta del bagno.
"Voi due, ci siete?" Chiese Lino.
Ciro guardò la ragazzina per l'ultima volta e infine aprì la porta, prese il secchio e se ne andò, lasciando lì Alya.
Le ore di attività trascorrevano velocemente, i due non si parlarono più.
Ritornarono all'Ipm, Alya ritornò in cella e si buttò sul letto.
In quel momento venne chiamata dalla guardia. "Esposito, hai visite." Esclamò.
"A quest'ora ? È chi è?" Chiese Alya.
La guardia non rispose, la ragazzina senza farselo dire una seconda volta , si alzò dal letto e si recò con la guardia nella sala visite. Vide Arianna, che stava sorridendo. Alya si avvicinò alla ragazza e l'abbracciò. "Ly." Esclamò Arianna.
"Che sorpresa, gioia mia." Esclamò felice la ragazzina.
"Ti volevo vedere!"
"Come hai fatto a venire fino a qui? I tuoi non sanno niente?" Chiese la ragazzina.
Arianna guardò Alya e poi abbassò lo sguardo.
La ragazzina capì che doveva dirle qualcosa di importante.
"Ari, non farmi preoccupare. Che cosa succede?" Chiese Alya.
"Beh ecco io ..." La ragazza arrossì. Alya la guardò perplessa. "...beh vedi io, mi...mi frequento con Pietro." Esclamò l'amica.
Alya sorrise, poi capì dopo qualche minuto di chi stava parlando l'amica, così sgranò gli occhi. "Cosa?"
"Beh, vedi, lui è stato così in gamba a corteggiarmi che..." Alya non poteva credere alle sue orecchie. "...beh, mi piace!" Esclamò Arianna sorridendo.
"Sul...sul serio ti piace?" Chiese Alya.
La ragazza annuì. "È stato lui ad aiutarmi a venire di nascosto qui. Gli ho detto che desideravo tanto vederti, e alla fine mi ha aiutata." Esclamò Arianna.
Alya abbracciò l'amica. "Sono felice che sei venuta a trovarmi. Non sai quanto mi manchi, Ari."
"Anche tu, Ly. Ah, e ovviamente ti ho portato i tuoi muffin." Esclamò sorridendo Arianna.
Alya sorrise e prese la busta bianca.
"Esposito, ancora due minuti e vi dovete salutare." Esclamò la guardia.
"D'accordo ..." Alya guardò l'amica. "...se sei felice tu, di frequentare Pietro, lo sono anche io, amica mia." Esclamò Alya.
Arianna le sorrise e l'abbracciò. "Ti prometto che ti aggiornerò a come evolverà la cosa."
"Ah beh, questo è ovvio." Esclamò sorridendo Alya.
"Ci vedremo presto , Ly. Prossimo permesso, organizziamo un pigiama parti." Esclamò Arianna.
"Promesso ." Rispose Alya sorridendo.
Le due si salutarono e infine uscì dalla sala, raggiunse nuovamente la cella e posò la busta di muffin sul suo comodino.
Si era fatta ora di cena, le ragazze andarono in mensa a cenare.
Alya prese il piatto di pasta e si sedette vicino a Silvia. Notò che Naditza non c'era.
"Dov'è finita Nad?" Chiese la ragazzina.
Silvia la guardò. "È scappata con Chiattillo ..." Alya sgranò gli occhi. "...cioè , si è nascosta con lui." rispose Silvia.
"In...in che senso?"
"Ha detto che devo tenere la bocca chiusa, è nei paraggi con lui, ma nascosti." Esclamò Silvia.
"Okay, penso che ci dovrà raccontare un paio di cose." Esclamò Alya divertita.
Dopo cena, andarono per qualche oretta in sala relax, Alya vide Carmine seduto da solo sul divanetto. "Ehi..." Si sedette vicino a lui. "...come stai?" Gli chiese.
Il ragazzo la guardò e fece un mezzo sorriso. "Non male..." Ma l'espressione del ragazzo s'intuí che non era dei migliori. "...tu?" Chiese.
"Bene..." Alya sorrise. "...ma non credo che tu lo stia. Sai cosa faccio per tirarmi su di morale?" Chiese la ragazzina.
Carmine scosse la testa.
La ragazzina prese il sacchetto bianco che le aveva dato la sua migliore amica e tirò fuori un mini muffin al cioccolato.
"Mangio questi." Esclamò sorridendo Alya.
Carmine fece un mezzo sorriso.
"Sono molto invitanti."
"Straordinari! Me li ha portati la mia migliore amica. Ne vuoi uno?" Chiese Alya.
"Ti ringrazio , ma sono per te."
"Non ti preoccupare, assaggiane uno." Esclamò Alya.




Spazio autrice

Hola holaaa....
Come state, tutto bene ? Io un po' k.o. quindi mi sa che vado a nanna 😁 anche perché tra poche ore devo essere in piedi per andare a lavorare, ma ho aggiornato lo stesso. Spero vi piaccia il capitolo. Aggiornerò presto presto. ❤️❤️Un abbraccione. Robertina. ❤️🌹

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