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Il mattino arrivò in un battibaleno, Alya si alzò dal letto e uscì dalla lussuosa camera dei Ricci, scese giù e vide la signora Ricci che stava apparecchiando la tavola. Dopo un po' si accorse della ragazzina e le sorrise. "Alya tesoro, sei già sveglia?" Le chiese.
Alya fece un mezzo sorriso. "Io...io ecco, mi ...mi sveglio sempre a quest'ora." Esclamò la ragazzina.
"Siediti tesoro, ho preparato una torta per colazione."
Alya si sedette a tavola.
"Cosa prendi da bere, caffè , latte, spremuta d'arancia?" Le chiese.
"Ahm io, caffè." Esclamò imbarazzata la ragazzina.
Fece colazione, trovò tutto squisito. 
Dopo aver mangiato, si recò in uno dei tanti bagni per prepararsi. 
Una volta pronta, uscì e andò via con Pietro, andarono all'ospedale, i dottori dissero alla ragazzina che la zia poteva dimettersi il giorno stesso, Alya ne era felice. 
Così entrò in stanza dalla zia. 
La donna la vide e sorrise. "Amore mio!" Esclamò. 
"Zia ... " Alya si avvicinò a lei e l'abbracciò. "...oggi ti dimettono zia." Esclamò la ragazzina.
"Lo so amore. Ne sono felice!" Rispose la donna.
Rimasero lì, fino a quando il dottore disse che la donna poteva uscire. La donna si preparò e infine uscirono con Pietro e ritornarono alla villa dei Ricci.
Anche la zia rimase sbalordita dalla bellezza della villa, era un po' a disagio anche lei a vivere con una famiglia a lei sconosciuta , ma in qualche modo , riuscì a fidarsi.
Per Alya arrivò il momento di rientrare all'Ipm.
"Zia, ci vedremo al prossimo permesso." Esclamò la ragazzina.
"Spero sia presto, piccola mia." Esclamò la donna.
La ragazzina sorrise. "Lo spero anche io, zia." Le rispose.
L'abbracciò forte e infine uscì dalla villa con Pietro.
Entrarono in macchina e partirono.
Rimasero in silenzio per tutto il tragitto.
Una volta arrivati, l'auto si fermò, Alya guardò il ragazzo. "Pietro, ti ...ti ringrazio per ..."
"Di nulla picciré."
Alya gli fece un mezzo sorriso.
"Io...io vado ." Esclamò la ragazzina.
"Aspetta Alya..." Prese una busta da posta bianca e la porse alla ragazzina. "...dai questa a mio fratello." Esclamò Pietro.
"Po...posso chiederti che cosa c'è dentro?" Si maledí per averglielo chiesto.
Pietro si limitò a scuotere la testa.
"Ora vai." Esclamò Pietro.
"Okay." La ragazzina scese dalla macchina e si avviò all'entrata del Ipm.
La fecero entrare, la solita guardia del braccio femminile le venne incontro e la portò in cella.
Una volta arrivata, si sedette sul suo lettino. Fissò quella busta, era curiosa su ciò che c'era dentro, ma non l'aprì, anche perché il ragazzo se ne poteva accorgere. Lasciò stare.
Dato che era da sola in cella, si sdraiò e iniziò a pensare così tanto e a farsi domande su domande che si addormentò.
Non era certa di quante ore o minuti passarono, aprì gli occhi e vide che era nuovamente da sola, ma si ritrovò le coperte addosso. Era stata sicuramente Nad a coprirla con le coperte. Sorrise. Trovò il gesto molto dolce.
Si alzò dal letto e andò in bagno, si guardò allo specchio e decise di darsi una sistemata. Non sapeva che ora erano, sicuramente era sera.
Uscì dal bagno e chiamò la guardia.
"Dimmi Esposito."
"Le...le mie compagne dove sono?" Le chiese.
"In sala ricreazione." Quindi avevano già cenato.
Lo stomaco della ragazzina brontolò.
"Ahm...posso...posso andare a mangiare qualcosina?" Chiese la ragazzina.
"Non potremo farlo, ma puoi cenare con i ragazzi." Esclamò la guardia.
Alya annuì. "Okay, ma sarà solo per questa volta , Esposito." Esclamò la guardia.
"Okay."
Alya prese la busta bianca che diede Pietro e se la porto dietro. S'incamminò con la guardia fino alla mensa, lì vide tutti i ragazzi. Il comandante si avvicinò alla guardia. "Che ci fa qui, Esposito?" Chiese il comandante.
"La signorina non ha cenato e così l'ho portata ora." Rispose la guardia.
Il comandante guardò la ragazzina.
"Come mai non hai cenato?" Le chiese.
"Beh ecco io ..." Abbassò lo sguardo. "...mi sono addormentata. E ho saltato l'ora di cena." Rispose la ragazzina.
"Ja, vai a mangiare." Esclamò il comandante.
Alya prese il vassoio e prese un piatto di pasta al sugo , una mela e una bottiglietta d'acqua.
"Vieniti a sedere qui, picciré." Esclamò Totò.
Alya gli fece un mezzo sorriso e si avvicinò al tavolo dove c'erano gli amici di Ciro , compreso lui.
La ragazzina prese posto, davanti a lei c'era proprio lui, che la fissava in silenzio.
"Come stai, picciré?" Chiese Totò.
"Be...bene , grazie Totò." Rispose sorridendo.
"Come mai sei in mensa ora?" Chiese Edoardo.
"Mi...mi sono addormentata e ho saltato la cena." Esclamò la ragazzina.
Ciro in tutto ciò , decise di rimanere in silenzio e fissarla, non aveva nessuna domanda da farle.
"Non fa bene saltare i pasti, picciré." Esclamò Edoardo.
"Lo so, e che avevo sonno e non mi hanno svegliata." Rispose la ragazzina.
"Ja, mò magn. " Esclamò Totò.
Alya prese la forchetta e infine mangiò tutto il piatto, di solito il cibo della mensa lì dentro non era di buon gradimento, ma lei trovò quel piatto di pasta delizioso, forse era anche la fame.
Si sentì osservata, non solo dal resto dei ragazzi, ma anche da lui. Si ricordò che gli doveva dare la busta che aveva dato il fratello. Ma decise di dargliela dopo, sentì che quel momento era una momento sbagliato. Erano controllati a vista dalle guardie, così la ragazzina evitò.






Spazio autrice

Buon pomeriggio a tutti ❤️.
Ecco a voi il capitolo, spero vi piaccia.
Scusate per gli aggiornamenti in ritardo, volevo aggiornare ieri sera, poi mi sono distratta 🙄.
Una domanda, chi guarderà Mare fuori 3? 🤩🤩🤩 Io non vedo l'ora. Devo dire la verità , non sono un'amante della TV, non la guardo mai 🙄🙄🙄 ma sicuramente quando uscirà la terza stagione , sarò attaccata alla TV per la prima volta 😂😂😂

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