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Alya era pronta per uscire, scese in salotto e vide la signora Ricci che stava sorseggiando il caffè.
"Ciao." Esclamò sorridendo la ragazzina.
"Tesoro ..." La signora sorrise. "...Ciro arriva, si è appena svegliato e si sta facendo una doccia." Esclamò.
Alya si sedette a tavola vicino a lei. Era felice di aver a che fare con quella donna, le piaceva tanto la sua dolcezza. Certo che se Ciro fosse un po' più docile come la signora Ricci , sarei più che felice. Ha bisogno un po' di zucchero il ragazzo. Pensò la Alya.
"Ti ringrazio per aver chiesto a Ciro di accompagnarmi in giro ." Esclamò la ragazzina.
"Tesoro, non ringraziarmi di niente, avete bisogno di uscire un po'. Tra pochi giorni ritornare all'Ipm e vi meritate un po' di svago." Esclamò la signora.
Dopo qualche minuto scese il ragazzo, era imbronciato, non voleva uscire per niente , soprattutto la sua promessa stava andando a monte del tutto.
"Jammucenne." Esclamò Ciro con tono freddo.
La ragazzina si alzò da tavola, salutò la signora Ricci e infine uscì con il ragazzo.
"Dove ti devo portare?" Chiese il ragazzo.
Alya ci pensò un po' su e infine decise.
"Al mare." Esclamò la ragazzina sorridendo.
Erano settimane che non vedeva il mare.
Salirono sul motorino e infine partirono, il tragitto non fu tanto lungo, Alya era dietro di lui, lo abbracciò e posò la testa sulla schiena del ragazzo, si fece cullare dal vento.
Trovò quella sensazione così rilassante che non si accorse nemmeno del tempo.
Il motorino si fermò , così i due scesero in silenzio, Alya guardò il mare e sorrise. Era calmo, l'acqua limpida e il profumo della salsedine si sentiva ben netta.
Scesero in spiaggia, Alya si sedette e fissò le piccole onde sorridendo. Ciro non sapeva cosa fare, ma l'istinto lo fece sedere vicino a lei. "Ti piace il mare , Cí?" Chiese la ragazzina.
Il ragazzo la guardò, gli piaceva quando la ragazzina sorrideva.
"Sì." Rispose il ragazzo.
"A me rilassa tantissimo. Mi dà un senso di libertà." Esclamò Alya.
Il ragazzo rimase in silenzio, continuò a fissare la ragazzina. Era particolarmente ammaliato da lei.
Alya si alzò. "Dove vai?" Chiese il ragazzo.
"Mi è venuta una piccola idea..." Sorrise. Si tolse le scarpe e le calze. "...una volta mi hanno detto che l'acqua gelata fa bene alla circolazione del sangue. Facciamo un bagno Cí?" Chiese la ragazzina.
"Non se ne parla! I miei e soprattutto tua zia, mi ammazzano se ti riporto a casa infreddolita e con febbre!" Esclamò il ragazzo.
Alya sbuffò. "Sei un guasta feste ..." Il ragazzo la guardò male. "...allora solo i piedi, passeggiamo! Ti prego!" Ciro alzò gli occhi al cielo e per farla stare zitta, si alzò anche lui, tolse le scarpe e infine si avvicinarono alla riva, Alya mise un piede nel acqua e saltellò ridendo. "È freddissima!" Esclamò divertita.
Il ragazzo rimase in silenzio, passeggiarono vicino l'acqua, Alya si sentiva rilassata e stranamente felice di stare in quel posto, anche in compagnia di lui.
Invece il ragazzo , iniziava a pensare a cosa successe la notte prima, non sapeva il perché la bionda ce l'aveva così tanto con lui e si domandò , chi diavolo pensava mentre stava nel letto con lei.
Ritornarono indietro, si avvicinarono al motorino. Alya non voleva ancora tornare a casa, così propose di andare a bere un caffè al bar, Ciro accettò senza obbiettare, stranamente la compagnia della ragazzina non gli diede così tanto fastidio.
Arrivarono in un bar in centro, si sedettero e presero il caffè, ma i guai per il ragazzo stavano per arrivare.
"E tu che ci fai qui?" Si avvicinò la bionda, guardando male il ragazzo.
La ragazzina la guardò, ma che modi sono? Pensò.
"Sto prendendo un caffè, e allora?" Chiese con tono arrogante Ciro.
"Mi stai perseguitando Ciro?" Chiese la bionda.
Ciro si mise a ridere. "Ti pensi così importante? Non so nemmeno il tuo nome." Esclamò il ragazzo.
La bionda lo guardò male, prese la sua bottiglietta d'acqua e gliela rovesciò in testa al ragazzo. "Sei un pezzo di merda." Esclamò la bionda per poi andarsene.
La ragazzina rimase a bocca aperta, era leggermente divertita dalla faccia del ragazzo, lo trovò stranamente buffo.
Il ragazzo se ne accorse. "Ca buò?" Gli chiese con tono irritato.
"No , niente e che ..." Fece un mezzo sorriso. "...vieni , andiamo in bagno, ti asciughi i capelli." Esclamò la ragazzina.
"No, andiamo a casa."
"Ma Ciro ti ..."
Il ragazzo era nervoso. "Alya, ho detto andiamo a casa."
"Ma..."
"Finiscila di parlare ragazzina, mi hai rotto il cazzo!" Esclamò Ciro con duro.
La ragazzina si sentì ferita.
Ciro pagò i due caffè e infine uscirono dal bar, salirono in silenzio sul motorino e infine frecciarono verso casa.
Alya da sorridente e felice era diventata triste, voleva solo passare una giornata tranquilla e spensierata e invece era stata rovinata.
Arrivarono davanti la villa, Alya scese dal motorino e senza aspettare il ragazzo entrò, trovò la zia e signora Ricci in cucina che stavano cucinando. "Amore, siete tornati? Vi siete divertiti?" Chiese sua zia.
Alya fece un mezzo sorriso, non voleva che sua zia sapesse cosa era successo con il ragazzo, non voleva farla stare in pensiero. "Sì zia, tutto bene." Esclamò la ragazzina.
"Ne sono felice amore."
"Io...io vado un po' in camera, così mi riposo." Esclamò la ragazzina.
Salì in camera sua e si buttò nel letto.
Perché è così complicato quel ragazzo? Si chiese.
Chiuse gli occhi e in pochi secondi si addormentò.
Era notte fonda, Alya si svegliò.
Ma non mi hanno chiamata per cena? Si alzò piano dal letto, per non svegliare sua zia, uscì dalla camera e scese giù in cucina, il suo stomaco stava facendo un rumore assordante. Aveva fame.
Andò in cucina e prese una banana.
"Mia madre ti ha lasciato un piatto di lasagne in frigo." Alya si voltò spaventata e vide proprio lui alla soglia della cucina.
"Ciro, che ci fai sveglio a quest'ora?" Chiese Alya.
"Sono ritornato ora a casa." Esclamò il ragazzo.
La ragazzina non l'aveva ancora guardato in faccia, era in imbarazzo.
Prese il piatto di lasagne in frigo e decise di scaldarlo in microonde.
"...Alya, mi...mi dispiace per come mi sono rivolto , ero nervoso e ..." La ragazzina lo guardò in faccia e si spaventò, il ragazzo aveva un occhio viola.
"Ciro, che hai fatto all'occhio?" Chiese la ragazzina.
"Non è nulla." Rispose il ragazzo.
"Non è nulla? Accidenti Ciro! Ma che diavolo..."
"Non rompere il cazzo Alya! Ho detto che non è nulla! Fatti i cazzi tuoi."
Alya lo guardò male.
"Vedi come fai? Ti comporti sempre da stronzo! Cerco sempre di porti una mano e tu mi allontani!"
"Non ho bisogno aiuto da una mocciosa come te." Esclamò il ragazzo guardandola male.
Alya venne ferita per la seconda volta.
Abbassò lo sguardo e rimase in silenzio. L'era passata anche la fame.
"Io ...io me ne vado su." Esclamò la ragazzina.
Fece per andare, ma il ragazzo le prese il braccio. "Aspetta, devi mangiare." Esclamò il ragazzo.
La ragazzina lo guardò, tolse le sue mani dal suo esile braccio e se ne andò senza dire nulla.

Spazio autrice

Ciao a tutti, scusate se ho aggiornato in ritardo... Ho brutte notizie, ho il covid, la notizia buona è che è in forma lieve, non ho febbre, ma solo mal di testa, stanchezza e non sento gli odori (lo trovo orribile.). Cercherò comunque di aggiornare.
Dolce notte a tutti. ❤️🌹

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