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Come tutte le mattine, Alya si alzò dal letto prima delle altre due ragazze, andò in bagno e si fece una doccia.
Entrò in doccia e rimase lì per qualche minuto, chiuse gli occhi e iniziò a rilassarsi. Poche ore e doveva affrontare la giornata insieme a quello strano ragazzo. Proprio lui? Ma perché? Si chiese per la millesima volta ma la risposta non la trovò.
Uscì dalla doccia, si asciugò e infine si vestí con un semplice jeans chiaro e una t-shirt bianca con sopra una felpa rosa. Si legò i capelli a coda di cavallo ed era pronta. Uscì dal bagno , e trovò come sempre le ragazze che stavano ancora nel mondo dei sogni.
La ragazzina andò piano piano vicino al letto di Naditza. Si sedette vicino e le accarezzò il braccio. "Nad..." Era la prima volta che la svegliava lei. "...ehi Nad, svegliati." Esclamò la ragazzina.
Naditza si mosse leggermente e si lamentò. "Ancora cinque minuti, vi prego!" Esclamò la ragazza ancora con gli occhi chiusi.
"Nad è mattina , bisogna svegliarci." Naditza aprì gli occhi e si girò verso la ragazzina e sorrise.
"Mi hai svegliata tu?" Le chiese.
Alya sorrise e annuì.
"Beh, direi che lo fai molto dolcemente! No come quella stronza della guardia." Esclamò Nad.
La ragazzina si mise a ridere.
"Dai, vatti a preparare, così andiamo a fare colazione tutte insieme. Io intanto sveglio Silvia." Esclamò Alya.
"Sono già sveglia." Rispose Silvia.
Le due ragazze la guardarono. "Ma..."
"Sono sveglia dalle sei del mattino, credo..." Silvia si alzò in piedi. "...stanotte ho dormito poco. Dopo che la direttrice ha dato la notizia che dobbiamo fare le attività in coppia con i ragazzi , ero euforica. Ho chiesto se posso fare delle attività con Milos ." Esclamò Silvia sorridendo.
"Ha accettato?" Chiese Nad.
"Non so ancora, dopo colazione vado a parlarle." Rispose Silvia .
Nad si alzò dal letto e andò in bagno a prepararsi, infine, dopo che si erano preparate tutte, andarono come tutte le mattine in mensa a fare colazione.
Alya prese il suo solito bicchiere di latte e qualche biscotto e un frutto. Le ragazze mangiarono e infine ritornarono in cella.
"Non vedo l'ora che inizi la giornata! Sono felice." Esclamò euforica Silvia.
Alya per un attimo la invidiò, almeno Silvia passava la giornata con il ragazzo che le piaceva.
Alya non sapeva esattamente cosa provava nei confronti di Ciro, non lo conosceva abbastanza bene. Erano emozioni contrastanti, avvia dei comportamenti del ragazzo, a volte lo trovava distaccato, altre protettivo, la confondevano.
Nad entrò in cella con un sorriso fino alle orecchie. "Uè belle, la direttrice mi ha appena detto che farò attività insieme a Filippo..." Alya la guardò e sorrise. "...andremo per gli ospedali a suonare per i bambini. Sono emozionata." Esclamò euforica Naditza.
"Sono felice per te Nad, vedrai che suonerete da dio!" Commentò la ragazzina.
"Finalmente puoi stare un po' di più con il Chiattillo, Nad. " Esclamò Silvia .
La guardia chiamò la ragazzina, salutò le due ragazze e seguì la guardia.
Si recarono nello studio della direttrice.
La guardia bussò alla porta e infine entrarono. "Direttrice, Esposito è qui." Esclamò la guardia.
"Bene, la faccia entrate."
Alya si sedette difronte a Paola.
"Esposito, come le ho detto, farà attività insieme a Ricci. Oggi andrete in una pizzeria ad aiutare i pizzaioli, in cambio avrete un piccolo contributo. Mi raccomando, fate gli educati..." Alya la guardò perplessa. Perché ci chiede di fare gli educati, io sono educata! Ma per chi mi ha preso? Si chiese mentalmente la ragazzina. "...ora vada in cortile, che Lino l'aspetta." Esclamò Paola.
"Grazie direttrice ." Esclamò la ragazzina.
Si alzò e si recò alla porta dello studio per uscire, si avviò in silenzio con la guardia.
Ciro ebbe lo stesso dialogo con la direttrice, leggermente diverso, dato che aveva sempre la risposta pronta.
"Direttrí, io sono educato! Tratto come mi trattano loro." Rispose il ragazzo.
Paola lo guardò preoccupata.
"Ricci, vi sto dando una bella opportunità, non me ne fate pentire." Esclamò Paola.
"Vabbuò."
"Ora vada, Lino vi aspetta in cortile."
I due si trovarono in cortile con la guardia, entrarono in auto in silenzio, al posto del guidatore c'era Lino e dietro i due che non si guardarono in faccia, Alya perché era in imbarazzo e Ciro perché era nervoso, voleva solo che passasse in fretta quella benedetta giornata.
Arrivarono davanti alla pizzeria, Lino li fece uscire dall'auto, i due non avevano spiaccicato una parola.
Entrarono in pizzeria, il titolare si presentò e infine spiegò come si svolgeva la giornata.
Dopo qualche ora, arrivò il pizzaiolo, un ragazzo di quasi venti anni, molto carino agli occhi della ragazzina.
Ciro lo guardava con quasi disprezzo.
Passarono le ore, Ciro sbuffava ogni minuto, invece la ragazzina si divertí e si mangiò con gusto la pizza da lei preparata.
Si sedette vicino al pizzaiolo, avevano mezz'ora di pausa. Invece Ciro se la svignò per fumarsi una sigaretta.
"Per essere la tua prima pizza, è venuta veramente bene! Complimenti Alya." Esclamò il ragazzo.
La ragazzina sorrise.
"Ne sono felice. Amo la pizza, è uno dei miei piatti preferiti." Commentò la ragazzina.
Il ragazzo le sorrise.
In quel momento rientrò Ciro.
"Ciro, assaggia la pizza che ha fatto Alya, è veramente buona." Esclamò il pizzaiolo.
Ciro lo guardò per lunghi secondi.
"Nun teng fam!" Esclamò con tono freddo.
Se ne andò in disparte.
Il pizzaiolo guardò la ragazzina.
"Un ragazzo solitario, a quanto pare." Commentò il pizzaiolo.
Alya non rispose, non sapeva che rispondere.
Finì la sua pizza e infine continuò l'attività, fino al tardo pomeriggio e infine ritornarono all'Ipm.
Come primo giorno non era andato male, come immaginava Alya, anche se voleva interagire un po' di più con Ciro, ma il ragazzo aveva deciso di stare praticamente in silenzio e non parlare con nessuno.
Il ragazzo si era fatto una promessa e la doveva mantenere, non voleva aver a che fare con lei, non voleva che Alya si facesse male a causa sua. Per la prima volta, il ragazzo gli importava del bene altrui, e su questo riguardava esclusivamente la ragazzina. Ma non era consapevole che ben presto, i suoi sentimenti per quell'anima diventarono ben saldi.


Spazio autrice:

Buona sera... Cioè volevo dire buongiorno a tutti, dato che sono le 4.18 del mattino 😥😥😥 e tra poche ore mi devo alzare dal mio amato letto 🥴, ma ho deciso di farvi felici e così dopo tanto tempo (perdonatemi, non ho avuto il tempo.) ho aggiornato. Devo comunque aggiustare un paio di cose, quindi è tipo una bozza non bozza 🙄🙄🙄 okay, gioco di parole, perdonatemi ma, sono un po' k.o. 😁😁😁. Spero vi piaccia comunque. Cercherò di aggiornare presto. Un abbraccione , Robertina.

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