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Alya era distrutta nuovamente, erano giorni che non parlava nemmeno con Nad e Silvia, le due ragazze cercarono di starle vicino, ma la ragazzina le allontanava con il suo pessimo umore.
Alya si trovava nel letto della sua cella, aveva appena smesso di piangere, si continuava a chiedere come diavolo aveva fatto a fidarsi totalmente di uno come Ciro. Ne era perdutamente innamorata e si era concessa a lui. Ma di una cosa era certa, che non si sentiva affatto in colpa, di essersi concessa a lui.
"Fanciulla ..." La guardia era davanti alla cella della ragazzina. "...a cena, forza!" Esclamò la guardia.
"Nunzia, non ho fame!" Esclamò la ragazzina.
"Non importa, devi esserci! Oggi c'è la pizza. Magari un po' di fame di verrà." Esclamò la guardia.
Alya si alzò dal letto sbuffando.
Si mise le scarpe ai piedi e infine venne accompagnata in mensa.

Dopo cena, le ragazze vennero accompagnate nella sala ricreativa, Alya non voleva andarci, ma la guardia l'aveva praticamente trascinata.
Così si sedette sul divanetto, con le braccia conserte e fissare il vuoto per qualche minuto.
Intanto i ragazzi entrarono, Ciro guardo subito la ragazzina, stava male anche lui, ma si era obbligato da solo di star lontano da lei.
Così si avvicinò alla rossa, le do un bacio a stampo, cosa che la ragazzina notò tutto e le si spezzò il resto del suo fragile cuore.
Voleva andare via da lì.
Si alzò e uscì fuori in cortile.
"Che ci fai qui?" Chiese Carmine.
La ragazzina lo guardò, aveva gli occhi lucidi e scoppiò a piangere.
"...ehi, ho detto qualcosa che non va?" Chiese il ragazzo.
Alya scosse la testa.
"Non c'entri nulla tu, io ...io ecco non ..."
Carmine l'abbracciò.
"Tutto quello che sta facendo quel ragazzo, lo fa per il tuo bene..." La ragazzina lo guardò negli occhi, non capendo di cosa stava parlando il ragazzo. "...lui ha una vita diversa dalla tua Alya, ti ama! Per questo che si è voluto allontanarsi da te." Esclamò il ragazzo.
"Co..come fai a ..."
Il ragazzo sorrise malinconico.
"Perché ho avuto lo stesso atteggiamento con Nina, poi è rimasta incinta e ho visto una speranza. Io vedo come ti guarda Ciro, ma deve essere lui a capire che tu non sei di intralcio ma una salvezza." Esclamò Carmine.
Alya guardò il ragazzo negli occhi, era una bella anima Carmine, si era sporcato le mani di sangue proprio come lei, ma non lo vedeva affatto un maligno. Completamente diverso dagli altri.
Poi le venne in mente del piano di Ciro, che voleva uccidere sia Carmine che Filippo e stava iniziando a pensare che forse il ragazzo aveva ragione, doveva salvarlo.
Alya gli sorrise e lo abbracciò.
"Ti ringrazio Carmine. Sei un buon amico." Esclamò la ragazzina.
Ma sentì comunque un peso, sapendo cosa voleva fare l'amore della sua vita.
Stava iniziando a pensare che doveva escogitare un piano per non far fare stronzate a Ciro, ma non le venne nessuna idea.
I due rientrarono in sala ricreativa, sotto lo sguardo di Ciro.
"Ti sta guardando." Esclamò Carmine, facendolo notare alla ragazzina.
Alya incrociò lo sguardo di Ciro, non prometteva nulla di buono, era furioso ma sapeva bene che non poteva avvicinarsi a lei, così si avvicinò a Viola e la baciò nuovamente davanti agli occhi della ragazzina.
"Sai che ti dico? Se è ancora più incazzato con me, che si fotta!" Esclamò Alya furiosa.
Si sedette nuovamente sui divanetti, con lei c'era ancora Carmine.
"Aah, l'amore." Esclamò Carmine sorridendo.
Alya lo guardò male. "Sai, pensavo di capirne qualcosa dell'amore, ma sto iniziando a pensare che non ne so un bel niente!" Esclamò la ragazzina.
Carmine sorrise. "È un bellissimo sentimento ... " La ragazzina aveva gli occhi lucidi, guardando ancora Ciro che si stava mangiando la faccia di baci della rossa. "...ma può anche distruggerti l'anima." Esclamò Carmine.

                                   ***
I giorni passarono, Alya era più vicina a Carmine. Stava iniziando a pensare che forse doveva dirglielo al ragazzo che Ciro aveva un piano per ucciderlo, ma non sapeva ancora come dirglielo.
Erano tutti in cortile riuniti dalla direttrice, aveva una comunicazione ai ragazzi.
"Arriva punto e virgola, guagliò." Esclamò Pino, facendo ridere i ragazzi.
"Ciao a tutti, ho un qualcosa da dirvi ragazzi. Da oggi , riprendono le attività fuori dal istituto. Inizierete tra un ora. Vi prego di fare i bravi e rispettare come sempre. Ora vi lascio." Esclamò la direttrice. 



       

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