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Alya salì le scale ma Ciro le andò dietro.
"Alya!"
La ragazzina alzò lo sguardo, decise di non rispodergli. "...cazzo, rispondimi quando..."
"Ssh , stai zitto! Svegli mezza casa." Esclamò sussurrando la ragazzina.
Ciro la guardò e fece un mezzo sorriso.
"Se non vieni a mangiare , mi metto ad urlarle e sveglierò tutti quanti." Esclamò il ragazzo.
"Poi sarei io la mocciosa?" Chiese la ragazzina guardandolo con un sopracciglio alzato e le braccia conserte.
Ciro la guardò e si mise a ridere.
"Muoviti, vai a mangiare." Esclamò Ciro.
"Non ho più fame." Esclamò la ragazzina. Grazie a te, stronzo! Pensò.
"Devi mangiare."
"Mangio domani mattina."
"No, tu mangi ora!"
"Smettila di dirmi cosa devo fare Ciro!"
Il ragazzo perse la pazienza, la prese di peso e la riportò in cucina. "...mettimi giù." Esclamò la ragazzina dimenandosi.
Arrivò nuovamente in cucina e la fece sedere sulla sedia. Alya incrociò le braccia e mise il broncio. "Tanto non mangio." Esclamò la ragazzina .
Ciro la guardò male, si chiese il perché si era sentito nuovamente in colpa di aver trattato male quella ragazzina. Di solito godeva far del male altrui, invece con lei era diverso.
Le mise il piatto davanti, la ragazzina lo guardò con le braccia incrociate, mentre il suo stomaco stava brontolando. Il ragazzo fece un mezzo sorriso. "Non hai fame, eh?" Le chiese.
Alya scosse la testa, anche se non era affatto vero, stava morendo dalla fame, e quel delizioso profumo che emanava da quel piatto di lasagne non aiutava per niente. "Ho sonno e voglio andare a dormire." Esclamò la ragazzina.
Ciro aveva perso completamente la pazienza. "Si proprio na creatura..." Si alzò dalla sedia. "...me ne vado a cuccá." Esclamò il ragazzo.
La ragazzina lo seguì con lo sguardo, si sentì subito in colpa, infondo il ragazzo per non so quale volta, forse la centesima, si era preoccupato di lei.
"D'accordo, mangio ..." Il ragazzo si voltò. "...mi...mi fai compagnia?" Chiese la ragazzina.
"Alya ho sonno!"
"Ti prego, non riuscirò a finirla tutta! Tu hai fame?" Chiese Alya facendogli un mezzo sorriso.
Ciro la guardò, pensò che la ragazzina fosse peggio di lui in questione di bipolarità.
Non sapeva il perché, ma aveva accettato la proposta della ragazzina, si era seduto di fronte a lei, prese un altro piatto e iniziarono a mangiare insieme.
Rimasero tutti e due.
Alya ogni boccone chiuse gli occhi, trovava le lasagne straordinarie.
Ciro la fissò in silenzio, sorrise tra sé.
"Ti piacciono?" Chiese il ragazzo, smorzando il disagio del loro silenzio.
"Meravigliose!" Commentò la ragazzina per poi imboccare l'ultima forchettata.
Finirono tutti e due di mangiare, Alya prese i piatti e li mise nel lavello, prese la spugna e iniziò a lavarli. "Non ce n'è bisogno, Alya! Abbiamo la signora delle pulizie." Commentò Ciro.
"Sono solo due piatti, Cí." Replicò la ragazzina.
Ciro la guardò per lunghi secondi, poi decise di non aver più nulla a che fare con lei, almeno per quella sera. "Vabbuò, io me ne vado a dormire." Esclamò il ragazzo.
Alya si voltò verso di lui e fece un mezzo sorriso. "Ciro."
"Che c'è ?"
"Grazie, per avermi fatto compagnia." Esclamò la ragazzina.
Ciro la guardò per l'ultima volta e infine se ne ritornò su.
Entrò nella sua stanza e si buttò nel letto, iniziò a pensare, non aveva per niente sonno, così rimase lì, sdraiato in mobile a pensare alla persona che gli tormentava la mente e il cuore.
Si chiese il perché quella ragazzina dagli occhi così belli, quando li posava su di lui, gli faceva uno strano effetto? Un effetto di calore e tenerezza. Che di occhi belli ne aveva incontrati, aveva incontrato talmente tante belle ragazze , che però non gli faceva lo stesso effetto che gli faceva quella strana ragazzina.
Con lei si sentiva completamente diverso, un Ciro migliore.
Ah ma che penso? Io non sono una brava persona! Amo vedere le persone soffrire. Io devo diventare il re di Napoli e niente e nessuno me lo può impedire, nemmeno una mocciosa dagli occhi di un angelo meraviglioso.
Si mise di fianco e cercò di dormire.
Mentre di sotto, la ragazzina non aveva per niente sonno, così decise di mettersi sul divano a guardare la TV, magari lì avrebbe trovato il suo Morfeo da abbracciare e addormentarsi nuovamente.
Prese il telecomando e iniziò a girare canali a raffica, poi si imbattò nel canale di video musicali, ancora esistono? Un po' di musica non fa male. Pensò. Posò il telecomando e infine fisso la TV, i suoi occhi diventarono pensanti fino a quando si addormentò.
Quella notte, sognò il suo ex fidanzato, stava facendo un incubo, il cuore della ragazzina era a tre mila per la paura, non riuscì a svegliarsi.
Nella camera di del ragazzo c'era silenzio, sbuffò perché non riuscì a prendere sonno, come al suo solito, si alzò e infine andò in bagno, ma qualcosa o almeno qualcuno lo fece voltare, erano i lamenti della ragazzina che provenivano dalla sala di sotto, il ragazzo scese, la trovò sdraiata sul divano ad occhi chiusi e stava tremando.
"Alya..." La chiamò, ma la ragazzina non si svegliò, si mosse solo leggermente. "...Alya svegliati."
"Non volevo ucciderti Marco, io non..."
Ciro ascoltò le parole della ragazzina. "...io mi sento uno schifo..." Pianse. "...ho bisogno che mi perdoni!"

Spazio autrice

Hola holaaa, come state?
Io meglio, molto meglio. Pochi giorni e rifarò il tampone, spero di essere negativa, perché stare in casa mi sto annoiando! 😭😭😭.
Un bacione ❤️🥰🤍🌹

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