Dean e io continuammo a camminare per i corridoi dell'ospedale, avanzando teorie che ci avrebbero fatti svegliare.
Improvvisamente mi fermai zittendomi. Lui si girò confuso, per poi seguire la direzione del mio sguardo triste e preoccupato.
<Chi è?> chiese indicando il ragazzo appena entrato nella mia stanza.
<Chris, il mio gemello> risposi andandogli in contro.
Mio fratello si sedette sulla sedia affianco al letto emanando un lungo sospiro. Si mise le mani nei capelli scuotendo la testa disperato.
<Mi dispiace così tanto Claire. Non sappiamo più dove mettere le mani>. Mi avvicinai a lui, mettendogli una mano sulla spalla che ovviamente non poteva sentire.
<Fa niente, davvero. Non ti devi preoccupare. Mi risveglierò e ti darò di nuovo fastidio. L'ho promesso, ricordi?> provai a rincuorarlo mentre si rimetteva composto per non farsi vedere a pezzi.
Sorrisi amaramente.
<Sono questi i momenti in cui vorrei solo che mi sentisse>.
Sentii una mano salda sulla spalla.
<Hai ragione. Tu ti sveglierai. E anch'io. E tutto andrà finalmente per il meglio> disse sorridendo speranzoso.
<Oh si. Non sai quanto mi manca andare a caccia> esclamai estasiata.<Ti posso fare una domanda?> disse dopo un po' il ragazzo.
<Vai>.
<Come siete diventati dei cacciatori tu e tuo fratello?> mi chiese ed io scrollai le spalle.
<Una notte, quando eravamo ragazzini, sentii un rumore e andai a controllare. Vidi un uomo spingere mio padre al muro e trapassargli la cassa toracica con le mani, prendendogli il cuore> mi fermai per prendere un respiro, <Aveva gli occhi gialli, artigli e denti affilati. Poi il lupo mannaro scappò via, mentre mio padre cadeva in una pozza di sangue. Quando mia madre e mio fratello accorsero, dissi solamente di averlo trovato così. Il giorno dopo arrivò un agente dell'FBI che ci fece molte domande strane. Non fidandomi, lo seguii. Lui mi scoprì a frugare tra le sue cose ed io gli chiesi il perché di tutti quegli strani oggetti. Lui si inventò una scusa, ma io gli raccontai come era andata davvero quella notte e gli chiesi di addestrarmi per poter uccidere il mostro. Lui rifiutò, ma dopo vari tentativi mi insegnò alcuni trucchi. Mio fratello ci scoprì e diventammo una squadra. Uccidemmo quel figlio di puttana e ci appassionammo alla caccia. Alla fine scappammo con il cacciatore>.
<Avresti potuto non raccontarmi la tua storia e quella di tuo fratello, eppure l'hai fatto. Perché? In fondo io sono solo uno sconosciuto. Non ti dovresti fidare troppo> commentò Dean facendomi sghignazzare.
<Oh Dean, io non mi fido affatto. Ma non mi interessa, perché quando ti risveglierai non ricorderai niente. Né delle nostre chiacchierate né di me né di tutto quello che sarà successo> risposi e lui mi guardò confuso.
<E come ne fai ad essere sicura?>.
<Perché non sei il primo con cui ho parlato> scrollai le spalle.
<Beh, sarà davvero un peccato dimenticarti> disse alzando un angolo della bocca in un sorrisetto beffardo e adulatore. Alzai gli occhi al cielo.
<Dean, siamo due quasi morti in coma e tu ti metti a flirtare?-> cambiai la mia espressione copiando il suo sorrisetto, <Devo dire che non mi dispiace affatto> sussurrai, mentre lui assumeva un'espressione compiaciuta.
<Non saresti la prima>.
<Oh tesoro, nemmeno tu> risposi ammiccando.
<Lo immaginavo> disse ammiccando anche lui.La conversazione fu interrotta dalla figura di un uomo che ci passò accanto, attirando l'attenzione del ragazzo, che subito assunse una faccia seria.
<Chi è?> chiesi indicando l'uomo.
<Mio padre> rispose per poi seguirlo.
L'uomo andò nella stanza del ragazzo, si sedette sulla sedia affianco al letto e si mise a guardare il figlio.
Senza dire una parola.
In silenzio.
Dean gli si avvicinò.
<Papà avanti! Devi aiutarmi. Devo stare meglio, devo tornare in piedi. Non hai chiesto aiuto a nessuno. Neanche ci hai provato. Non farai niente? Non dici neanche una parola?!> esclamò Dean irritato dal silenzio del padre. Gli si mise davanti.
<Ho sempre fatto tutto quello che mi hai chiesto. Tutto. Ho dato sempre tutto quello che avevo!> esclamò ancora alzando la voce. Gli occhi gli diventarono lucidi.
<Io muoio e tu stai lì a guardarmi?! Insomma, che razza di padre sei?!> ormai stava urlando, ma il padre continuava a fissare il corpo dormiente del figlio.
Poggiai una mano sulla spalla del ragazzo.
<Dai Dean, andiamo-> un rumore strano mi interruppe, facendo girare stranito Dean.
<Cos'è stato?>.Uscimmo dalla stanza e un fantasma ci tagliò la strada. Ci guardammo e, in tacito accordo, decidemmo di seguirlo.
Entrammo in una stanza e trovammo una donna a terra ansimante.
Provammo a chiedere aiuto, ma nessuno ci sentì. Corremmo al capezzale della donna, che esalò il suo ultimo respiro.
<Cosa diavolo è appena successo?!>.
<Non ne ho idea, ma qui sta accadendo qualcosa di strano>.
STAI LEGGENDO
-Heroes don't wear capes-
FanfictionPrima parte Un rumore al piano di sotto mi fece svegliare di scatto. Guardai alle mie spalle se anche mio fratello si fosse svegliato, ma ovviamente non sentì nulla. Decisi di andare a controllare. Sentii dei vocii dalla cucina, così rimasi nascos...