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Sentimmo delle sirene della polizia e mi girai a dare un'occhiata.
Una volante ci stava dietro.
<Perché ci ferma?> chiesi confusa ai due.
<Sarà un semplice controllo, anche se non andavamo molto veloci> ipotizzò Dean fermandosi al lato della strada.
Il minore prese il libretto della macchina, passandolo al fratello che intanto aveva abbassato il finestrino.
Un poliziotto ci si avvicinò.
<Problemi agente?> chiese il maggiore.
<Patente e libretto prego> ordinò l'uomo e il ragazzo glieli porse.
<Sa che ha un fanalino spento, signor Hagard?> gli chiese l'ufficiale.
<Si, si signore, domani lo metterò a posto. Adesso è tardi, anche se in effetti-> si interruppe aprendo di scatto la portiera, facendo cadere l'agente.
Lo incominciò a prendere a pugni.
Si sfilò il pugnale demoniaco dalla tasca e lo conficcò nella gola del tizio, che si illuminò, per poi cadere a terra morto.
Bobby ci corse in contro.
<Che avete combinato?> ci chiese.
<Dean ha appena ucciso un demone! Come facevi a saperlo?> gli chiese Sam.
<Non lo so. L'ho visto all'improvviso. Mi è apparsa la sua faccia all'improvviso> rispose lui.
Ci rimboccammo le maniche e spingemmo la vettura nel bosco, in modo da nasconderla.
<Da quanto è che riconosci i demoni?> chiesi al ragazzo.
<Ultimamente ho visto di tutto. Ma mai questo> rispose lui ancora sotto shock.
<Secondo me non è così pazzesco> smentì Bobby.
<Come fai a dirlo?>.
<Ormai ti restano solo poche ore da vivere. Stai per andare di là, Dean. Fra poco vedrai il lato B> rispose quello.
<Niente stronzate new-age>.
<Stai per diventare un'anima dell'inferno. È per questo che puoi vedere altri demoni> sintetizzò il vecchio.
<Beh, comunque ci è stato utile> Sam tentò di risollevare la conversazione.
<Sono felice che la mia anima sia utile a qualcosa> commentò Dean in tono sarcastico.
<Altroché se lo è! Lilith avrà riempito tutta la città di demoni. Non deve sapere che stiamo arrivando. Altrimenti siamo morti prima di iniziare> esclamò Bobby.
<È un piano davvero fantastico! Mi eccita vedere i demoni!> commentò ancora il maggiore.

Ci appostammo dietro una casa, spiando una finestra con un cannocchiale.
<È la bambina. Il suo viso è orribile> esclamò Dean guardando meglio la piccola ragazzina bionda circondata dai parenti.
Sul tavolo da pranzo c'era un anziano con la faccia nel piatto e gli occhi senza anima.
<Andiamo, non perdiamo altro tempo> disse Sam facendo per andare.
<Aspetta!> lo fermò il fratello.
<Che cosa? Che li uccida tutti?!> sbottò l'altro.
<Ucciderà anche noi se non stiamo attenti> rispose il maggiore, per poi indicare di nuovo l'abitazione <È prevista una consegna alle nove di questa sera al signor Rogers>.
<Tutti demoni?> gli chiesi guardando l'uomo che leggeva un libro e il maggiore annuì.
<Allora approfittiamone per entrare là dentro> propose il minore.
<E intanto sgozziamo una bambina di dieci anni?!> esclamò Dean girandosi.
<Lo so che è orribile->.
<Non mi dire!>.
<Senti, qui non si tratta solo di salvare te, ma di riuscire a salvare tutti>.
<Deve essere fermata, figliolo> aggiunse Bobby.
Dean annuì concorde.
<Beh, sarà un bel modo di andarsene> commentai.

Dean attirò a sé il demone-postino e Sam gli conficcò la lama nel petto, mentre io gli tappavo la bocca.
Facemmo la stessa operazione con il signor Rogers, uscito a controllare, mentre Bobby santificava l'impianto idrico con un crocifisso.
Andammo davanti la recinzione che circondava la casa, ma un demone spinse la faccia di Dean al muro.
<Ridammi subito il mio coltello. Oppure ti tiro il collo come una gallina> lo minacciò Ruby.
Sam le arrivò da dietro, puntandole la sua lama alla gola, facendola indietreggiare.
<Come hai fatto a liberarti?> le chiesi.
<Con chi credete di avere a che fare?!> esclamò lei di rimando.
Dean sbarrò gli occhi guardandola, per poi distogliere lo sguardo.
<Che c'è?> gli chiese il demone.
<Niente, è solo che prima non potevo vederlo, ma sei davvero brutta> rispose lui.
<Ti direi di essere gentile con una ragazza, ma lei non lo è, quindi> commentai.
<Sam, avanti, ridammi subito il coltello!> esclamò il demone girandosi verso il ragazzo.
<Solo quando sarà finita>.
<Ma non capisci che è finita?! Ti ho dato la possibilità di salvare Dean e tu mi hai scaricata. Lui è morto. È inutile che ti sacrifichi> esclamò lei.
<Prova a fermarmi e ti uccido...puttana> la minacciò Sam di rimando.
Mi misi una mano sul cuore colpita da quelle parole.
<Ti consiglio di farlo al primo colpo->.
<Basta ragazzi! Perché non litigate più tardi?> li fermò Dean, poi poi fare un cenno all'entrata della casa.
Tutti i demoni erano usciti dalle proprie case, rimanendo in piedi davanti la porta.
Aprimmo subito il cancello della recinzione, correndo verso l'interno.
La porta era bloccata.
I demoni ci inseguirono.
<Ma che cosa aspetta Bobby?!> esclamò Dean, mentre Sam cercava di forzare la serratura.
<Sam! Sbrigati!> dissi a gran voce.
<Ho quasi fatto!>.
I demoni si stavano avvicinando.
Sempre di più.
Gli irrigatori partirono e i bastardi vennero colpiti con l'acqua santa.
Riuscimmo ad entrare nella casa, ma non prima di aver rivolto ai demoni dei gesti molto poco gentili.

-Heroes don't wear capes-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora